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FOTORACCONTO - Cavagnolo: il Venerabile Casimiro Barello
Tante belle chiese e un parroco diventato Vicario
Il comune di Cavagnolo dista oltre quaranta chilometri da Casale, ma appartiene fin dall’erezione nel 1474 alla diocesi monferrina, tranne una breve parentesi di appartenenza all’arcidiocesi di Torino dal 1803 al 1817. La prima chiesa parrocchiale, dedicata a S. Eusebio in ricordo della primitiva appartenenza alla diocesi vercellese, fu sostituita da quella di S. Secondo, nella parte alta del paese. Sottoposta nel Settecento a diversi ampliamenti e trasformazioni all’interno e all’esterno, venne consacrata a metà del secolo. Nel fonte battesimale ricevette il battesimo il venerabile Casimiro Barello, un vero pellegrino di Dio.
Nella nuova parrocchiale siamo ricevuti dal parroco don Desirè Azogou Koffi Teh. Proviene dal Togo (classe 1973), è cittadino italiano dal 2014. E’ canonico e membro del consiglio presbiterale, soprattutto, è stato recentemente nominato vicario generale della Diocesi e parroco delle due chiese è più importanti di Casale: Duomo e San Domenico.
A Cavagnolo la parrocchiale è luminosa, ben tenuta, curiosi i matronei. Da ammirare subito la tela settecentesca della «Madonna di Pomaretto», in navata destra (proviene dalla vecchia parrocchiale) e un grande «Crocifisso» centrale, ligneo. All’entrata, a sinistra, una statua di Sant’Eusebio ricorda la prima dedicazione. In sacrestia si conserva un grande reliquiario dedicato a Barello che conserva il suo rosario, un pezzo di tonaca, un crocifisso e un cingolo (cordone). A Cavagnolo sono numerose le chiese e le cappelle: S. Maria, S. Lorenzo, S. Orsola, S. Liberata, S. Defendente, S. Rocco, la Madonna della Concezione e l’abbazia benedettina di Santa Fede, dipendente da quella francese di Saint-Foy-de-Conques.