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La decisione del Ministero.
Casale non sarà Capitale Italiana della Cultura 2020. Il titolo va a Parma
L'annuncio durante un incontro a Roma a cui hanno preso parte il sindaco Titti Palazzetti e l’assessore Daria Carmi.
Casale non sarà Capitale Italiana della Cultura 2020. Il titolo va alla città di Parma. Lo ha decretato oggi, venerdì, il Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) durante un incontro a Roma a cui hanno preso parte il sindaco Titti Palazzetti e l’assessore Daria Carmi.
Tutti i monferrini ci avevano sperato fino all’ultimo, ben consapevoli di dover lottare contro città che, come grandezza e patrimonio artistico, sono di tutt’altro livello. Ma Casale non si è fatta scoraggiare e impaurire: tanto che una volta entrata nella top ten (le dieci finaliste) ha sfoderato iniziative e progetti che, siamo sicuri, hanno suscitato notevole interesse nella Commissione ministeriale deputata alla scelta. Oltre a Casale e Parma le altre concorrenti erano Agrigento, Bitonto, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso.
La proclamazione è stata introdotta da un lungo excursus del presidente della commissione giudicatrice Stefano Baia Curioni che per quanto riguarda Casale ha parlato di un messaggio in bottiglia arrivato attraverso la presentazione di un grosso lavoro "che ha dimostrato una capacità esemplare - portata con efficacia commovente- di prendere tra le mani il dolore personale provocato da una crisi ambientale di proporzioni tragiche per renderlo sorgento di un progetto orientato al bene comune".
Adesso, come è stato annunciato nei giorni scorsi, si fa comunque festa: dalle ore 18 al Castello del Monferrato tutti i cittadini sono invitati a brindare a questa avventura che ha fatto sognare, per diversi mesi, i monferrini.
«Oggi ci sentiamo vincitori morali. Siamo certi che lo spirito con cui abbiamo vissuto questi mesi sarà lo stesso con cui porteremo avanti i nostri progetti di territorio e di comunità. - commenta il sindaco Titti Palazzetti - Sono orgogliosa della mia città che saprà continuare il suo percorso di rinascita».
Il presidente Baia Curioni infatti ha iniziato il suo intervento menzionando proprio la Resilienza come caratteristica di una grammatica culturale che risponde alla necessità di un'Italia che vuole riscattare i territori: «Oggi non abbiamo perso, oggi abbiamo affrontato la nostra sfida. Non apparteniamo alla stessa categoria di Parma, la nostra è una altra strada. Una strada fatta di memoria, di consapevolezza e di coraggio. Abbiamo osato e siamo entrati fra le prime dieci, fra le bellissime dieci, e questo è un traguardo che abbiamo guadagnato per sempre. E a questo stasera brinderemo insieme!» prosegue l’assessore Daria Carmi.