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VIDEO - Volano i pappagalli in vigna: «Dobbiamo aprire il nostro territorio al mondo»
L’insolita courmà della Vicara di Rosignano: «Il Monferrato deve imparare ad accogliere»
Arrivare in cima ad un colle e assistere al volo di una magnifica coppia di pappagalli sulle vigne di barbera e grignolino. No, non è il risultato di una bella bevuta, ma la scelta stravagante, divertente e consapevole della Vicara, azienda vitivinicola di Rosignano.
Giuseppe Visconti, Carlo Cassinis e Domenico Ravizza, domenica, hanno portato colore e un pizzico di esoticità nelle loro vigne per festeggiare la courmà, evento della tradizione monferrina che conclude il periodo della vendemmia. Una ventina di bellissimi pappagalli (tra i quali diverse coppie di Ara Chloropterus) hanno passato la giornata tra i filari di barbera e grignolino e sulle spalle di bambini e curiosi che si sono susseguiti alla Vicara e lungo la strada che porta alla Panchina Gigante, la prima in Monferrato del circuito Big Bench. «Già, abbiamo proprio portato dei pappagalli sudamericani in vigna - ha spiegato Giuseppe Visconti - Per noi è un gioco, una provocazione: l’idea è stata quella di proporre qualcosa di diverso, di esotico. L’obiettivo di questa iniziativa (ma anche di quelle già svolte e di quelle che abbiamo in programma) è di attrarre persone “da fuori”, gente “esotica” rispetto al Monferrato. Portare sempre più persone a scoprire questo territorio è nell’interesse di tutti coloro che qui ci vivono». I pappagalli, dicevamo, volavano in libertà sulle vigne, sulle cascine e sui boschi: «Sì, sono liberi. È un altro messaggio che solitamente trasmettiamo durante le nostre attività: il rapporto tra uomo, natura e animali deve necessariamente cambiare e ammodernarsi».
Una courmà insolita che fa seguito a quella dello scorso anno quando i protagonisti furono gli animali da cortile: «Chiudiamo così, con il colore dei pappagalli, una vendemmia che da un punto di vista quantitativo non ci ha dato tantissimo, ma che sul versante qualitativo, invece, si farà ricordare per molti anni». Dalla Big Bench (realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Madonna delle Grazie) agli eventi «esotici» in vigna: «Questa nostra attività - ha chiosato Carlo Cassinis - serve ad aprire questo territorio al mondo. Io sono un monferrino adottato e mi rendo conto che troppo spesso siamo chiusi e precludiamo al prossimo la possibilità di godere di questo splendido e unico patrimonio che è il Monferrato».