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Venerdì 27 gennaio
Giornata della memoria allo storico ghetto di Casale
Diversi gli interventi di fronte ad un numeroso pubblico
Giornata della memoria: larga partecipazione stamattina, venerdì 27 gennaio, a Casale in via Alessandria alla cerimonia della deposizione di una corona al cardine del cancello del vecchio ghetto ebraico, in ricordo di tutte le vittime della Shoah.
Coordinato da Gian Luigi Ravera l’evento si è aperto con il saluto del sindaco Federico Riboldi e con un'analisi storica di riflessione (“pochi si ribellarono anche se molti aiutarono”) per arrivare al senso di impotenza di fronte agli eventi odierni.
Quindi la testimonianza di Adriana Ottolenghi con il ringraziamento per la partecipazione e il ricordo dell'aiuto avuto per scampare all’eccidio durante l’occupazione tedesca in un piccolo comune della val Cannobina.
A nome della Comunità ebraica Diletta Carmi ha messo in luce il significato europeo e odierno della Giornata. Infine mons. Francesco Mancinelli, rettore di Crea, nel portare la solidarietà della diocesi ha fatto appello ai giovani: “dalle memorie di tanta morte scaturisca la vita… Non siate indifferenti!".
Da aggiungere che al termine della cerimonia una delegazione si è recata al Cimitero Urbano di Casale per deporre una corona di alloro al Famedio Imi in memoria degli Internati Militari Italiani di origine monferrina rimpatriati dai cimiteri militari della Germania con la presenza dei parenti, della Associazione “Li riporteremo a casa in Monferrato”, degli Alpini, con la deposizione di una corona e la lettura della Preghiera dell’Internato Militare a cura di Giorgio Milani. Sempre oggi, venerdì allle ore 16 a Moncalvo in collaborazione con il Comune astigiano accensione, in vicolo 27 Gennaio, di un lume in ricordo delle vittime della Shoah.
Domenica 29 gennaio ore 16 nell’androne della Comunità israelitica di Casale (vicolo Salomone Olper) si darà lettura dei nomi degli ebrei deportati da Casale e da Moncalvo, e saranno accesi i 6 lumi + 1 in ricordo dei milioni di vittime della Shoah. A seguire riflessioni nel contesto del Giorno della Memoria sulla Mostra “Instabile come la Speranza” a cura di Daria Carmi.