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Nella Biblioteca Civica
VIDEO - “Un due tre Stella!” di Fabrizio Meni apre la stagione dell'emeroteca comunale
L'autore ha dialogato con Silvana Mossano. Ad intervallare il racconto i contributi di Virginia, Giulia, Gaia, Arianna, e Sabina
E’ stato un evento nell’evento quello ospitato, sabato scorso, all’interno della restaurata emeroteca comunale, fresca di restyling e rinnovata nell’offerta. Ad aprire la prima data di un lungo cartellone di attività culturali e letterarie è stata la presentazione del romanzo storico “Un due tre Stella!” di Fabrizio Meni, apprezzato docente di Filosofia e Storia all’IIS Cesare Balbo, nonché scrittore e fondatore della Colibrì Band in seno al Balbo stesso.
Un evento nell’evento a partire dalla spettacolare riproposizione del Salone del Senato, importante cornice e contenitore culturale, tutt’oggi, trasudante di storia e letteratura, così come ha ricordato il sindaco Federico Riboldi, grato a quanti si sono spesi “per far rivivere il tempio della conoscenza della comunità che, oggi, conta oltre 330mila volumi raccolti dal 1917 e occupa il secondo gradino per importanza a livello regionale”.
Un evento nell’evento, proseguito con la dialogica narrazione, tra l’autore e la giornalista/scrittrice Silvana Mossano, dei contenuti salienti del volume, scrigno di uno o più vissuti, idealmente identificabili in ogni dove. Una narrazione scaturita dagli occhi di un bambino che, tra fantasia e realtà, ha intrecciato affetti, personaggi, giochi, società e personaggi del Novecento; una narrazione ricorsa alla memoria per produrre teoria, critica sociale, riflessione, politica e letteratura antropologica. Uno strumento per riflettere e muovere, o rafforzare, le convinzioni, partendo dai ricordi e da quelle sfumature che, inevitabilmente, spostano sguardi e prospettive, per ragionare e comprendere oltre le parole, le figure e i ricordi stessi. Al centro gli anni Settanta, come avrebbe potuto essere l’oggi e cosa oggi abbiamo dimenticato e perduto.
Ad intervallare il racconto, le parole, ora intonate da Virginia ora recitate da Giulia, Gaia e Arianna, e le note suonate da Sabina e, ancora, da Virginia; carezze musicali e poetiche, capaci di rafforzare concetti e pathos.
Tra i presenti, anche l’assessore alla cultura Gigliola Fracchia e il Responsabile della Biblioteca Civica Luigi Mantovani, così come Ernestina, Eusebia, Ilenia, Elisa e Gianni (collaboratori della Biblioteca) e le ragazze del servizio civile. “Sono certo” ha concluso Mantovani, “che il libri non sopravviveranno, ma continueranno a vivere e a far vivere”.