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Radiografia di un territorio
Moncalvo: uno studio per progettare il futuro
La ricerca di Evasio Soraci
“Comune di Moncalvo (Asti): un esempio di contributo della geografia alla stesura del Piano Regolatore Generale Comunale”.Così si intitola lo studio di Evasio Soraci, noto geografo casalese, che abbiamo il piacere di presentare e di rendere scaricabile gratuitamente a tutti i lettori.
“Comune di Moncalvo (Asti): un esempio di contributo della geografia alla stesura del Piano Regolatore Generale Comunale”.Così si intitola lo studio di Evasio Soraci, noto geografo casalese, che abbiamo il piacere di presentare e di rendere scaricabile gratuitamente a tutti i lettori.
Un’opera che fotografa il territorio di uno dei Comuni più rappresentativi del nostro Monferrato: Moncalvo agli inizi degli anni ‘80 del secolo scorso. Un lavoro finalizzato alla stesura del Piano Regolatore Generale Comunale. In questo caso è utile ricordare che per realizzare un progetto è indispensabile prima fare il punto della situazione, radiografare lo stato dell’arte per poterlo migliorare e fornire il giusto indirizzo. Chi meglio di un geografo può scattare questa istantanea? Ed ecco il motivo della ricerca: conoscere il proprio territorio prima di prendere importanti decisioni per lo sviluppo guidato del Comune.
Dice Soraci: «Per Moncalvo era un periodo (anni ‘80 del XX secolo) in cui non mancavano i problemi, ma v’erano anche, nella cittadina, fermenti positivi che lasciavano ben sperare, nell’agricoltura, ma anche negli altri settori produttivi. Particolarmente per il turismo, mentre da un lato si evidenziava la carenza di adeguate strutture ricettive, d’altro lato si intravedevano significative potenzialità legate soprattutto al clima, al paesaggio, alle attrattive dei luoghi. So che da allora numerose iniziative sono state prese, attuate, continuate: il completamento della costruzione del Teatro Comunale, sempre molto attivo, fiere e mercati, feste, corsi e spettacoli di danza e musica, creazione di itinerari, visite e vedute di case medioevali, di palazzi storici (palazzo Testafochi), della Sinagoga, delle chiese e pievi, dei dipinti di Guglielmo e Orsola Caccia. Ma sarebbe interessante confrontare la situazione di allora con quella di oggi; verificare se fermenti positivi di allora si sono sviluppati, se speranze e aspettative si sono realizzate, se permangono punti di criticità».
Pubblicata a circa quarant’anni di distanza, crediamo che la ricerca sia ancora oggi un modello per tutti coloro che, chiamati a compiere scelte, vogliono approfondire la conoscenza della loro terra.