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Collettiva

"Push Up": inclusione e arte di solidarietà al femminile

Nella suggestiva cornice dell’ex chiesa di San Michele già Oratorio degli Angeli

Collettivo Quellel’Art. Nella ex chiesa di San Michele a Murisengo

Vernissage con performance poetica della mostra d’arte contemporanea “Push-up” del Collettivo Quellel’Art, sabato 12 ottobre a Murisengo, nella suggestiva cornice dell’ex chiesa di San Michele già Oratorio degli Angeli.

Firmata dalle artiste Lidia Calzolari, Silvia Favaro, Anna Maura Alvoni, Elisa De Florio, Ilaria Davanzo e Daniela Cecere Dura, l’esposizione è stata un evento nell’evento che, ruotando intorno al reggiseno, simbolo per eccellenza della femminilità, ha mosso sensazioni, riflessioni, stati d’animo ed emozioni nella cornice di tangibile bellezza originata dall’arte nelle sue diverse e forme ed espressioni. 

“Push-up”, ergo, “tenersi su”, nel corpo e nella mente, oltre che nell’anima, evoca e stimola anche sentimenti di solidarietà, di sorellanza e di partecipazione, di inclusione e di attivismo intangibile, quello che genera responsabilità, che si fa tangibile operato, azione e attenzione. Tante forme per sostenere l’animo femminile con sensibilità, carattere ed ironia.

Diverse per origine (Ferrara, Bologna, Padova, Como e Serralunga di Crea), per formazione, per sensibilità e per estro artistico, le sei donne del collettivo hanno interpretato ed espresso il loro “push-up” attraverso poesie, disegni, dipinti, installazioni, sculture, videoproiezioni, performance, immagini fotografiche e creazioni che sono state trasposizione del loro intimo sentire, per concludere col mandala. Al centro della navata, infatti, è stato sistemato tavolo rotondo sul quale ha trovato collocazione, al centro, una composizione floreale; tutt’intorno, un anello di reggiseni a chiudere il secondo cerchio del mandala. Poi, ad uno ad uno, i presenti hanno potuto sistemare una foglia all’interno della geometria, in un rituale tra la meditazione e la contemplazione di un gesto, di un messaggio di un sentimento per ognuno diverso e per tutti unito e commisto in un solo, silenzioso e simbolico abbraccio.

Quindi, la poetica orale per introdurre, ad una ad una, le sei artiste. Una poetica soave, puntuale, delicata e avvolgente. Una poetica ora libera ora in rima che ha legato i presenti nel viaggio immaginario e reale dell’arte, mezzo e non destinazione, percorso endogeno/esogeno e metafisico proiettato oltre l’oltre, per poi fare ritorno e arricchire l’anima di rinnovata linfa e bellezza spirituale.

“Dedicato alle donne discinte, convinte e non finte, che si interrogano; dedicato agli uomini che si interrogano sull’infinito e che sanno raggiungerlo con un dito, semplicemente, indicandolo…”. “La poesia è purezza, che vive di sangue e di pugni sbattuti al muro… . La poesia reggeva me, nel mio distrarmi in ogni dove mi teneva la mano come una mamma, come una ninna nanna. Se la trovate ascoltate quel che ha da dire, non si può mai sapere dove andreste a finire …”.

Evento promosso dal Comune di Murisengo nell’ambito del Cartellone “Murisen-Go!!!” in occasione della Giornata Internazionale di prevenzione del cancro al seno e in adesione a “La Regione si colora di Rosa”.


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Paolo Pensa

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