Dopo le elezioni, cari sindaci, intervenite insieme per risolvere il problema trasporti
di Carla Rondano, Mauro Bosco e Riccardo Calvo
Stimatissimo Direttore, la bella intervista al suo bisettimanale dell’Amministratore delegato del Gruppo STAT, dott. Paolo Pia, e in modo particolare alcuni contenuti della stessa
“…Le dico ciò che c’è scritto nel bando: il taglio di tutte le corse scolastiche del sabato e la riduzione del 60 % della linea diretta Casale-Vercelli (sostitutiva del treno, ndr), dal 9 giugno passeremo da 24 a 10 corse giornaliere. Per altro non le nascondo che abbiamo riscontrato che alcune corse soppresse sono solitamente piene con gente che deve accontentarsi di stare in piedi…”
spingono tutti noi a cercare di prevenire in tutti i modi ciò che è prefigurato nella simpatica vignetta dell’amico Max Ramezzana.
Il tempo passa inesorabile e il 9 giugno si concretizzerà, ahinoi !, un taglio pesantissimo dei servizi di autotrasporto su gomma: non soltanto impedirà ai cittadini di Casale di recarsi a Vercelli per le attività connesse al Tribunale e per le coincidenze ferroviarie in direzione di Milano, ma costringerà le scuole casalesi a fare i conti con il taglio radicale dei trasporti di sabato mattina.
E se è vero che ancora sarà possibile utilizzare i pullman sostitutivi alle corse di Trenitalia anche per il prossimo anno, come ha annunciato l’Assessorato ai trasporti regionale, per un altro sostanzioso gruppo di almeno 150 nostri allievi che si servono da sempre dei trasporti su gomma finanziati dalla Provincia di Vercelli non ci sarà altro modo di raggiungere Casale se non forme fantasiose e autogestite, tipo quello dell’autostop, di memoria sessantottina….
Ribadiamo, perciò, quanto scritto al Prefetto e al Presidente della giunta regionale nei giorni scorsi: le scuole non possono essere costrette da scelte illogiche e miopi di altre istituzioni a modificare orari e modelli organizzativi che sono in molti casi obbligati anche dalle circostanze e dalle coordinate territoriali.
Ma, in conclusione, vorremmo anche ricordare a tutti che il crollo del sistema scolastico casalesi non sarebbe solo un problema nostro e che adesso è il momento – dopo le elezioni – che entrino in scena e in campo i sindaci e tutti coloro che lamentano il venir meno della centralità della nostra città, ma qualche volta dimenticano il sistema scolastico che troppe volte rimane in secondo piano nel dibattito politico economico e sociale italiano e cittadino.