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  • 04 novembre 2022
  • Cella Monte

Nel fine settimana

In visita ai borghi con “Genius Loci” e viaggio tra i fossili a Cella Monte

Domenica tour a Fubine

Corrado Calvo davanti ai nuovi pannelli dedicati alle ere geologiche

Riparte la stagione autunno-inverno della Fondazione Ecomuseo Pietra da Cantoni con nuovi appuntamenti e importanti occasioni culturali da spendersi sia a Palazzo Volta (Cella Monte) sia sul territorio monferrino. Tra le prime date, il ritorno di “Genius Loci – Pomeriggi nei borghi monferrini”, la narrazione dello spirito di un luogo custodito nel patrimonio culturale della terra, attraverso percorsi guidati e visita degli angoli più suggestivi della storia e dei suoi personaggi, e, su prenotazione, la visita della nuova sala dei Fossili contenente una preziosa raccolta di cimeli risalenti ai diversi periodi geologici dell’era Cenozoica, con tanto di pannelli esplicativi bilingue.   

Cinque gli appuntamenti di Genius Loci messi a calendario tra novembre e marzo col contributo della Fondazione CRT e guidati da Anna Maria Bruno. Si parte domenica 6 novembre da Fubine, per poi proseguire a Conzano (dicembre), Frassinello Monferrato (gennaio), Ozzano Monferrato (febbraio) e Vignale Monferrato (marzo).

Questo il programma di Fubine: ritrovo alle ore 15 presso la Chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta (piazza Cristoforo Colombo); per chi lo desidera, già dalle 14,30 sarà possibile salire sul campanile della parrocchiale per godere di un ampio panorama sulle colline monferrine e sulla pianura alessandrina. Contestualmente, si potrà altresì accedere all’infernot custodito nel Palazzo Municipale.

 Il nuovo viaggio di Genius Loci prenderà il via, dalla parrocchiale dedicata alla Vergine Assunta, nel cui interno è conservata la Via Crucis del pittore Paolo Gaidano, giunta grazie all’intercessione dell’architetto Crescentino Caselli, archistar dell’Ottocento monferrino, di cui parlerà l’assessore alla Cultura Stefano Barbero, durante la passeggiata lungo lo spalto situato entro le antiche mura difensive. A seguire si accederà al Teatro dei Batù (ex chiesa del Ponte), dove Marina Roncati introdurrà la storia del conte Emanuele Cacherano di Bricherasio, a cui la Compagnia Teatrale Fubinese ha dedicato un breve video intitolato “Il mistero della cripta”.Conclusione golosa con una piccola degustazione della cioccolata di Luigia Belperio, presso la cioccolateria Profumi di cioccolato.Partecipazione libera e gratuita. Info: 348 2211219 – chebisa@virgilio.it.

Oltre al suggestivo Infernot, alla sala multimediale immersiva tridimensionale e ai gradevoli spazi aperti, da qualche giorno, al primo piano di Palazzo Volta è anche apprezzabile la nuova sala dei Fossili arricchita da pannelli esplicativi curati dal sedimentologo e geologo Alfredo Frixa, dalla micropaleontologa Donata Violanti e dal geologo Paolo Sassone, con traduzione in inglese di Cristina Iuli e il sostegno della Fondazione CRAL.

Un viaggio attraverso l’era Cenozoica, partendo dal Paleocene (da 66 a 59,2 milioni di anni fa), per proseguire lungo l’Eocene (da 56 a 37,8 Ma), l’Oligocene (da 33,9 a 28,1 Ma), il Miocene (da 33,3 a 7,2 Ma) e il Pliocene (da 5,3 a 3,6 Ma) per raggiungere il Pleistocene (da 2,58 a 0,126 Ma) fino all’Olocene (periodo attuale da 0.0117 a 0,0042 Ma), con tanto di reperti a corredo contenuti in luminose teche.

 “Nell’Oligocene il mare ricopriva gran parte dell’Italia, le cui Alpi si erano formate da pochi milioni di anni e gli Appennini non esistevano ancora – spiega Frixa. -Il distacco della Corsica e della Sardegna dal continente europeo stava aprendo il Mar Ligure e iniziava a delinearsi il Bacino Terziario Piemontese, i cui sedimenti affiorano estesamente tra Liguria, Collina di Torino e Monferrato. I fiumi e torrenti trasportarono in mare grandi quantità di sabbie, silt e clasti (ora arenarie, siltiti e conglomerati), formando il delta. Successivamente il mare si approfondì e questi depositi furono ricoperti da sedimenti marini più fini, formati da sottili intercalazioni di marne, silt e sabbie silicee. 

Ne derivarono le rocce della Formazione di Cardona che affiora nelle cave di Cardona ad Alfiano Natta, Villadeati e Ottiglio, in molti infernot a Camagna Monferrato, Frassinello, Olivola e Mombello Monferrato e sulle colline di Ponzano Monferrato. Verso la fine dell’Oligocene, poi, il mare si approfondì ulteriormente raggiungendo profondità superiori ai 200 metri. Sui fondali aumentarono le marne e si depositò la Formazione di Antognola, affiorante in molti fondovalle monferrini”.Altri pannelli esplicativi narrano i diversi periodi geologici. Prenotazioni: info@ecomuseopietradacantoni.it

A breve, inoltre, saranno visitabili anche: la sala immersiva dei cavatori, la sala dei proverbi, la ricostruzione dello studio-museo dell’architetto Teresa (Lucia) Rossi e la mostra fotografica sugli Infernot con scatti d’autore di: Luciano Bobba, Ilenio Celoria, Gabriele Coppi, Maurizio Galimberti, Cosimo Maffione, Jacques Pion e  Nicola Sacco. «Ripartiamo con un nutrito programma alla riscoperta del Genius Loci, custodito nei nostri meravigliosi borghi monferrini, e della storia geologica di questa terra – apprezza il presidente Corrado Calvo. – Tante occasioni per entrare nell’intima relazione con l’intangibile componente culturale del territorio, vero plus caratterizzante identità e vocazioni che contraddistinguono le diverse sfaccettature del Monferrato nella sua componente artistica, storica, paesaggistica ed, ora, anche geologica».


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Sabine Ehrmann

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