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Assistenza Domiciliare over 65: «La casa come primo luogo di cura e telemedicina»
Interviene l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi
«Le principali azioni legate alla missione 6 del Pnrr “Casa come primo luogo di cura e telemedicina” sono state l’istituzione di un gruppo di lavoro interaziendale di “buone pratiche per la gestione delle cure domiciliari" con il compito di potenziare e sviluppare linee strategiche di attività e di monitoraggio dell’indicatore 5 bis (assistiti over 65 in ADI/assistiti residenti * 100), la definizione degli obiettivi e condivisione dei traguardi definiti per ogni Asl e la trasmissione del piano attuativo a tutte le Aziende sanitarie regionali per l’assistenza domiciliare».
Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta all’interrogazione consiliare in cui si chiede quali misure la Regione abbia messo in atto sui fondi del Pnrr per il potenziamento e lo sviluppo delle cure domiciliari in Piemonte.
«La Regione – continua Icardi - ha previsto l’identificazione di un cruscotto di monitoraggio per la consultazione, da parte delle Aziende sanitarie regionali, dei dati aggiornati quotidianamente. È inoltre stata prevista l’attivazione dei Servizi infermieristici domiciliari semplici da parte del medico del Distretto, previo coinvolgimento del medico curante dell’assistito».
«Il documento di buone pratiche - conclude l’assessore Icardi - prevede azioni generali sullo sviluppo della componente multiprofessionale per la presa in carico territoriale dei soggetti cronico-fragili, criteri di inclusione dei pazienti eleggibili per l’assistenza domiciliare, modalità di attivazione delle cure domiciliari di base, predisposizione di una griglia di monitoraggio delle singole azioni sviluppate dalle Asl ed azioni per facilitare il caricamento dei dati sul sistema di rendicontazione del Servizio infermieristico assistenza domiciliare».
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