A Corfù per Sissi e San Spiridione - Commozione a Cefalonia davanti al monumento dell'eccidio (Taccuino due)
di Luigi Angelino
TACCUINO DI BORDO (DUE)
Tutti sui ponti più alti della Costa Classica martedì 23 ottobre per seguire l’attracco a Corfù, a due chilometri dall’Albania, la fertile terra dei Feaci (ricordate Alcinoo), come pure luogo di sosta per Giasone e gli Argonauti nelle loro imprese di conquista del Vello d’Oro.
C’è anche chi filma l’imbarco del pilota (all’Isola di Vido) dai bordi della piscina grazie al sole estivo. La nave Costa attracca nell'area portuale di Kerkyra, a circa 2 kilometri dal centro (navetta, anzi due, prima c'è un bussino gratuito che ti porta fuori dal porto).
Corfù
L’escursione più seguita, il pullman può fregiarsi del logo “Il Monferrato”, porta in visita all'Achilleion, a 9 km. da Corfù; circondata da meravigliosi giardini digradanti verso il mare, è la villa bianco-crema dove si rifugiava volentieri l’Imperatrice Elisabetta d’Austria (Sissi), lontana dagli obblighi della corte asburgica,
Ci han pure girato parte dei film di OO7 'Solo per i tuoi occhi' del 1981 (scene del Casinò, Bond era Roger Moore).
Tour approfondito.
Foto di gruppo davanti all'Achille morente (1884),opera dello scultore tedesco Hernst Herter. La statua dà le spalle alla villa, in modo che Sissi potesse vedere solo le parti 'decenti' del suo eroe preferito...
Dopo l'assassinio di Sissi (1898), il nuovo proprietario, l'Imperatore tedesco Guglielmo II° fece qualche miglioria sul piano igienico-sanitario e commissionò anche una statua più grande di Achille con l'immodesta dedica 'Al più grande tra i Greci dal più grande tra i Tedeschi'.
La guida (Maria) è brava anche nella storia e nell'economia dell'isola (ha una laurea in paleontologia).
Poi a Kanoni: paesaggio da cartolina con isolotto che ospita un bianco monastero (la nostra disegnatrice vorrebbe scendere....). Noi guardiamo sulla destra l'aeroporto (Internazionale Ioannis Kapodistrias) e vorremmo scenderci un giorno magari col bimotore di Stefano Bragato.
Paolo Pia si esibisce come fotografo prima di moglie e nipote, poi su richiesta del suo addetto stampa Alberto, di chi scrive queste note e disegnatrice annessa.
Infine siamo alla capitale dominata da forte veneziano, e coi portici (Liston) dagli affollati caffè; puntiamo alla chiesa di San Spiridione tra la piazza di Spianada e la via Kaloheretis.
Vi si venerano le reliquie di San Spiridione di Trimithonte, vescovo di Trimythous (Tremitonte sull'isola di Cipro), patrono di Corfù e noi aggiungiamo, per l'amico Cravino, anche di Frassinello Monferrato. Breve video ricordo. E stata costruita nel 1596 e il corpo di San Spiridione è venerato nella chiesa dopo esser arrivato a Corfù nel 1456. Le decorazioni del tetto originalmente si componevono di un legno placcato d’oro intagliato da P. Doxaras.
Il campanile è stato costruito nel 1590 con lo stesso orologio di quello della chiesa di San Giorgio dei Greci a Venezia (v. note al termine).
Giro per negozi e negozietti (non manca l'acquisto dell'icona del patrono). Non male una galleria d'arte dove però si lamentano per la crisi ("Ad acquistare son rimasti più solo i russi")
Ritorno in nave, a cena rito dei “ tanti Auguri”, top per i 55 anni di matrimonio di Ugo Gallo ( che compie pure gli anni ) e di Rosina Rota.
Varietà musicale a teatro, grande emiciclo impreziosito da mosaici su disegno di di Emilio Tadini ( (Milano, 1927 – Milano, 25 settembre 2002).
La grande Cefalonia - Il ricordo dell'eccidio
Non solo turismo mercoledì.
Sbarco a Cefalonia. In consegna alla guida Irene Daskazakasis (molto brava) e all’autista Dionisio; le curve non mancano ricambiate da un panorama vario ed incontaminato.
Primo stop al lago di Melissani. Sotterraneo, le stalattiti son viste da vicino grazie alla salita sulle barche mentre la luce filtra da una apertura sulla volta (geologicamente un cenote). Il negozietto dei souvenir ha pure (caso raro) la buca delle lettere.
Poi piano piano raggiungiano il villaggetto di Assos, dall’alto, ti da l’impressione di una verdissima foglia che lotta per staccarsi dal corpo di Erissou (citazione beccata da google).
In molti stanno facendo il bagno protetti dal castello veneziano sulla penisola di fronte, castello, costruito nel 1593 per proteggere gli abitanti dalle continue invasioni dei pirati e conquistatori.
Un caffè sulla spiagga tra le bouganville fiorite mentre leggiamo un menù che avrebbe bisogno qualche correzione (Club sandwish, burgers, spagghetti...)
Altro stop alla spiaggia di Mirtos (guida:” è tra le 3 più belle del mondo”, sarà per quello che quasi si sfracella per autofotografarsi).
Infine attraversando la piccola capitale Argostoli, sulla cima di una collina di Lassi, rendiamo omaggio al monumento, luogo discreto tra il verde che ricorda l’eccidio della divisione Acqui.
Siamo dopo l’8 Settembre 1943, questi militari, quasi tutti ventenni, non vollero arrendersi ai tedeschi. Dopo giorni di combattimento, 5000 vennero trucidati ed altri 3000, prigionieri, dispersi in mare.
Davanti alla cancellata leggiamo i nomi dei caduti monferrini che sono simbolicamente guidati dal luese generale Luigi Edoardo Gherzi, vice comandante della Acqui l’unica divisione ad opporsi ai tedeschi. In totale i Caduti della Divisione 'Acqui' a Cefalonia furono 9.640 tra ufficiali, sottoufficiali e uomini di truppa (a Corfù altri 600).
Portiamo con Paolo Pia, tra la commozione generale, un mazzo di nostri fiori sotto la croce al centro del monumento.
PER SAPERNE DI PIU'Elisabetta-Sissi
Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach (Monaco di Baviera, 24 dicembre 1837 – Ginevra, 10 settembre 1898) nata duchessa in[1] Baviera, fu imperatrice d'Austria, regina apostolica d'Ungheria e regina di Boemia e di Croazia come consorte di Francesco Giuseppe d'Austria.
Nel XX secolo, grazie al successo della trilogia di film diretti negli anni cinquanta da Ernst Marischka, divenne celebre con il nome di principessa Sissi, con Romy Schneider nel ruolo di Sissi e Karlheinz Böhm in quello dell'imperatore Francesco Giuseppe.
A Mayerling, nel 1889, il figlio Rodolfo, l'erede al trono (Kronprinz), morì suicida insieme all'amante, la baronessa Maria Vetsera. Elisabetta non si riprese mai interamente da quest'ultimo colpo, portando fino all'ultimo giorno della sua vita un lutto strettissimo e, sempre in preda a esaurimenti nervosi, continuò a viaggiare per l'Europa.
Nel 1898, mentre passeggiava sul lungolago di Ginevra per imbarcarsi su un battello, venne uccisa da una stilettata dell'anarchico italiano Luigi Lucheni, che aveva ripiegato sull'Imperatrice d'Austria dopo che il progettato attentato al duca d'Orléans era fallito.
Tanto erano strette le vesti dell'Imperatrice che, dopo l'urto subìto, lei riprese a camminare, non sentendo inizialmente alcun dolore. La morte avvenne venti minuti dopo la stilettata al ventricolo sinistro, per emorragia interna, poiché il sangue non riusciva a uscire.
La sua tomba si trova a Vienna, nella Kapuzinergruft (Cripta dei Cappuccini), accanto a quella del marito Francesco Giuseppe e del figlio.
San Spiridione
Uno dei più importanti monumenti post-bizantini di Corfù è la chiesa è dedicata a S. Spiridione, santo patrone dell' isola. St Spyridon (270-350m.Ch.) è stato il Vescovo Trimithountos di Cipro e ha partecipato al Concilio di Nicea nel 325.
Le sue reliquie sono state trasferite a Corfù dopo la caduta di Costantinopoli al 1453, insieme alle reliquie dell’ imperatrice e sant Teodora, che oggi si trovano nella chiesa Panagia Spilaiotissa. Si salvano tuttora in un reliquiario d'argento del 1867.
La chiesa è una grande basilica allo stile dell’ Eptanissos, costruita intorno al 1589. Il grande campanile a forma di torre fu costruito nel 1590 ed è simile a quello della chiesa di San Giorgio dei Greci a Venezia. L’iconostasi di marmo e’ del 1864 ed e’ una copia di S. Antonio. I dipinti ad olio che decorano il soffitto sono opera del pittore Nikolaos. Aspiotis del 1851/52, la quale ha sostituito la decorazione precedente di Panagiotis Doxaras del 1727.
CORFU IN NUMERI
Estensione Prefettura di Corfu640 Km² (sono incluse le isole di: Paxi, Antipaxi, Othoni, Erikoussa e Mathraki).
Estensione Corfu isola 580 km
Lunghezza 65 km
Larghezza tra i 4 e i 30 km
Superficie costiera 217 km
Vetta più alta 911 m (Monte Pantokratoras)
Popolazione 111.975 abitanti
Numero dei villaggi 209
Ufficio di informazione turistica: 37520
Taxi: 33811.
Facilmente raggiungibile da Atene con voli giornalieri della durata di un'ora. Inoltre, durante il periodo estivo, l’isola di Corfù è collegata direttamente con molte città europee tramite voli charter giornalieri. Alcune fra le compagnie aeree che coprono questa tratta sono: British Airways, Air France, Alitalia, Austrian Airlines, Lufthansa, Swissair, KLT, LOT, Malev...
Corfù è servita sulla rotta Italia-Grecia da molte Compagnie di Navigazione, sia Greche che Italiane (Minoan, Hellenic, Anek, Superfast, Blue Star, Ventouris...) con partenza da Venezia, Ancona, Bari e Brindisi.
CEFALONIA
L'eccidio di Cefalonia fu compiuto da reparti dell'esercito tedesco a danno dei soldati italiani presenti su quelle isole alla data dell'8 settembre 1943, giorno in cui fu reso pubblico l'armistizio di Cassibile che sanciva la cessazione delle ostilità tra l'Italia e gli anglo-americani.
In massima parte i soldati presenti facevano parte della divisione Acqui, oltre a finanzieri, carabinieri ed elementi della Regia Marina.
Analoghi avvenimenti si verificarono a Corfù che ospitava un presidio della stessa divisione Acqui.
La guarnigione italiana di stanza nell'isola greca si oppose al tentativo di disarmo tedesco, combattendo sul campo per vari giorni con pesanti perdite, fino alla resa, alla quale fecero seguito massacri e rappresaglie. Arrigo Petacco stima i caduti di Cefalonia in oltre 400 ufficiali e 5.000 soldati.
Non è finita. Il 28 settembre il primo piroscafo, Ardena, carico di prigionieri oltre ogni limite di sicurezza (secondo precisi ordini di Hitler e del gen. Lanz) affondò su una mina poco a sud di Argostoli, a 800 metri da riva. Si salvarono tutti e 60 i tedeschi imbarcati, ma soltanto 120 degli 840 prigionieri chiusi nelle stive. Il 13 ottobre un secondo piroscafo, Marguerita, fu affondato in alto mare da una mina con la morte di 544 dei 900 prigionieri imbarcati (e di 5 dei 25 tedeschi). Riuscirono invece a raggiungere il porto di Atene altri quattro piroscafi con quasi 4.500 uomini, partiti da Argostoli tra il 13 ottobre e il 2 novembre, e due motovelieri con 102 uomini a fine anno. Un terzo e ultimo affondamento si ebbe il 6 gennaio con un numero imprecisato di morti, certamente meno di cento, poiché si trattava del motoveliero Alma di limitate capacità di carico.
Cefalonia viene considerato il primo episodio di Resistenza nella lotta di Liberazione.
Tra i trucidati il generale di brigata Luigi Edoardo Gherzi nato a Lu Monferrato nel 1898: era al comando della fanteria divisionale della “Acqui” (e vice del gen. Gandin).
Oltre a Gherzi negli elenchi troviamo il soldato BOZZO Teresio nato il 19.4.914 a Casale Monferrato morto a Cefalonia, 23.9.43; il cap. BIANCHINI Giannino nato il 4.10.908 a S. Giorgio Monf. morto a Cefalonia il 22.9.43; il soldato BONATTO Marcello nato il 7.8.916 a Frassineto morto a Cefalonia il 2.9.43 e il soldato BERTAZZO Giuseppe 3.12.923 Casale M. e morto a Cefalonia il 23.9.43.
Da ricordare anche Gino Pozzi, capitano commissario della Marina, nato il 19 febbraio 1915 nella Casa delle ortensie di Portacomaro d'Asti e su cui il giornalista Carlo Cerrato ha scritto 'L'ulivo di Argostoli, lettere di un marinaio di collina'.
Tra i superstiti invece il noto pittore casalese Tassisto.
La medaglia di Gherzi
Prima della seconda guerra mondiale Gherzi abitava a Novara in casa Tosi, via Magnani Ricotti, vicino alla caserma del 68° Reggimento fanteria, del quale era colonnello comandante. Sposato, con due figli, Nanda e Mario (classe 1922) ingegnere il 4 novembre 2011 Mario Gherzi ha consegnato la medaglia d’oro al Valor Militare conferita al padre, al prefetto Giuseppe Amelio per arricchire il patrimonio di cimeli del “Museo Storico della Fanteria” di Roma.
Del gen. Gherzi a Novara, restano un busto e una lapide a ricordo (via Internati) e le spoglie esumate a Cefalonia e inumate, nel 1965, nel Famedio. Un'altra bella lapide con altorilievo in tondo è nella piazza principale di Lu ''cittadino luese, fedele al suo dovere di soldato combattè a Cefalonia la prima grande battaglia della Resistenza...''.
ULTIME. Apprendiamo che Mario Gherzi è scomparso a Novara il 13 novembre 2012. I figli Marcella ed Edoardo nel volerne perpetuare la memoria, hanno l'intenzione di traslare le ceneri del padre a Lu; si potrebbe organizzare la cerimonia in settembre (in questo mese il paese monferrino ha già calendarizzato eventi in ricordo di Gherzi suo illustre compaesano e Cefalonia)
Il ricordo di Ciampi
Ricordiamo anche una sintesi del discorso che il Presidente della Repubblica Carlo Aurelio Ciampi tenne a Cefalonia il 1° marzo 2001 alla presenza del Presidente della Repubblica ellenica.
'...Decisero di non cedere le armi. Preferirono combattere e morire per la patria. Tennero fede al giuramento.
Noi ricordiamo oggi la tragedia e la gloria della Divisione "Acqui". Il cuore è gonfio di pena per la sorte di quelli che ci furono compagni della giovinezza; di orgoglio per la loro condotta.
La loro scelta consapevole fu il primo atto della Resistenza, di un'Italia libera dal fascismo.
La Sua presenza, Signor Presidente, è per me, per tutti noi Italiani, motivo di gratitudine. E' anche motivo di riflessione. Rappresentiamo due popoli uniti nella grande impresa di costruire un'Europa di pace, una nuova patria comune di nazioni sorelle, che si sono lasciate alle spalle secoli di barbari conflitti.
La storia, con le sue tragedie, ci ha ammaestrato.
Molti sentimenti si affiancano, nel nostro animo, al dolore per i tanti morti di Cefalonia: morti in combattimento, o trucidati, in violazione di tutte le leggi della guerra e dell'umanità. L'inaudito eccidio di massa, di cui furono vittime migliaia di soldati italiani, denota quanto profonda fosse la corruzione degli animi prodotta dall'ideologia nazista.
Non dimentichiamo le tremende sofferenze della popolazione di Cefalonia e di tutta la Grecia, vittima di una guerra di aggressione....
Si leggono, con orrore, i resoconti degli eccidi; con commozione, le testimonianze univoche sulla dignità, sulla compostezza, sulla fierezza di coloro che erano in procinto di essere giustiziati.
Dove trovarono tanto coraggio ragazzi ventenni, soldati sottufficiali, ufficiali di complemento e di carriera?
La fedeltà ai valori nazionali e risorgimentali diede compattezza alla scelta di combattere.
L'onore, i valori di una grande tradizione di civiltà, la forza di una Fede antica e viva, generarono l'eroismo di fronte al plotone d'esecuzione....
Coloro che si salvarono, coloro che dovettero la vita ai coraggiosi aiuti degli abitanti dell'isola di Cefalonia, coloro che poi combatterono al fianco della Resistenza greca, non hanno dimenticato, non dimenticheranno. Questa terra, bagnata dal sangue di tanti loro compagni, è anche la loro terra...'.
-VIDEO ALLEGATO CON CONCLUSIONE A CEFALONIA DAVANTI AL MONUMENTO CHE RICORDA L'ECCIDIO DELLA ACQUI