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Sviluppo e occupazione

Cartier aprirà un nuovo impianto nel polo Coinor di Valenza

Si espande in Italia l'azienda francese di alta gioielleria

L'ingresso della zona Coinor a Valenza

Un'iniziativa tutta interna che conferma la volontà di rispettare i tempi in vista dell’avvio dell’attività del nuovo sito produttivo. Ancora poche settimane fa sulla pagina di Linkedin era apparso l’ennesimo avviso di Pgi Spa, polo di produzione della gioielleria di Cartier, perché continuava la ricerca risorse da inserire in ambito orafo (orafo al banco, incassatura, pulitura) disponibili per la sede di Valenza. E l’altro giorno il teatro ha ospitato un workshop dedicato alla preparazione delle persone che verranno a lavorare nella città dell’oro.

Cartier (gruppo Richemont) dopo avere inaugurato il nuovo stabilimento di via Ramazzini, a Basse di Stura, nella periferia nord di Torino, un impianto produttivo di circa dodicimila metri quadrati, realizzato al posto di un vecchio sito industriale ristrutturato e riqualificato, che occupa circa quattrocentocinquanta persone di cui centoventi di nuova assunzione, si prepara a dare il via al sito di Valenza che prevede a regime circa duecento dipendenti. Tra Torino e Valenza il marchio francese di alta gioielleria darà quindi lavoro a oltre seicentocinquanta persone. Numeri che, secondo le previsioni del gruppo, sono destinati a crescere nel prossimo futuro.

L’area complessiva acquista a Valenza, la zona è quella del Coinor, da Pgi (Polo gioielleria Italia) è di ottomila metri quadrati (cinquemila di proprietà comunale e i rimanenti di una società immobiliare, ndr) di cui seimila destinati alla sede produttiva che si svilupperà su due piani, più uno seminterrato. Il progetto parla di una architettura di design contraddistinta da un colore vivace che vuole creare un elemento identificativo forte anche sul piano visivo..

La presenza strutturata di Cartier è il risultato di un processo che risale ad alcuni anni fa. Presente nella città dell’oro con alcuni laboratori, tra il 2018 e il 2019, il marchio aveva delineato il percorso di consolidamento in Italia, un territorio «che esprime un'eccellenza formidabile, attraverso un polo e partner esterni a Milano, Torino e Valenza. Abbiamo fatto un'operazione di sistema e di rete guardando a un mestiere che è cambiato molto e che richiede manualità, ma anche grandi competenze e creatività» erano state le parole di Silvia Verduzio, responsabile delle risorse umane di Cartier Pgi Spa, pronunciate durante un evento dedicato alla formazione. Lo stabilimento valenzano dovrebbe essere operativo entro il prossimo anno. Il gruppo Richemont è una holding finanziaria svizzera, fondata a Ginevra nel 1988, che riunisce marchi di lusso, tra cui Cartier, Montblanc, Van Cleef & Arpels, Piaget, Vacheron Constantin, Jaeger-LeCoultre e altri. Per il distretto orafo questa operazione conferma la volontà dei maggiori brand del lusso, l’altro esempio è Lvmh, di consolidare il radicamento a Valenza. Un processo industriale sicuramente interessante, ma che deve trovare un corretto equilibrio con il resto dello storico tessuto produttivo locale.


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Enea Morotti

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