Mulino: ma è proprio l'assessore che ha dato importanza all'iniziativa
Vorrei rispondere alle ulteriori dichiarazioni dell'assessore Caponigro sulla questione “mulino” in risposta alla mia ed ad altre lettere, anche se mi sembra che si sia sollevato fin troppo polverone.
Prima di tutto, mi pare che nessuno, e di certo non io, abbia definito l'iniziativa “scandalosa” nè tantomeno i genitori “sprovveduti”.
Non ci sarebbe stato infatti nulla di male, né da criticare, se l'iniziativa fosse stata descritta per quella che era, ossia una iniziativa promozionale-pubblicitaria (criticabile forse il fatto che abbia avuto il patrocinio del Comune, ma ho evitato il discorso per non essere accusata di voler strumentalizzare il fatto...).
Ma mi lasci dire, Assessore, che a togliere semplicità a tutta questa faccenda è stato Lei quando l'ha caricata di importanza definendola una “iniziativa di educazione alimentare”. Non mi pare giusto vedermi accusata di mancata semplicità.
Il fatto poi che tante famiglie abbiano deciso di partecipare all'iniziativa non è certo garanzia di qualità dell'iniziativa stessa; va bene ragionare sulla logica della democrazia, ma ritenere che se una cosa piace a tanti è sicuramente la cosa giusta da fare mi sembra riduttivo, e osservare il mondo spesso ci dimostra l'esatto contrario.
In quanto alle eventuali e solite lamentele sul fatto che “a Casale non si fa mai nulla”, beh, sicuramente, come dice Lei, è il gioco delle parti; io personalmente non ho mai pronunciato una frase simile, convinta che non ci si possa lamentare per quello che dall'alto non viene fatto quanto piuttosto del fatto di non fare nulla personalmente, perchè il mio senso civico mi porta a pensare che una città la costruiscono i cittadini tutti, e non gli amministratori che cittadini pur sono.
Con questo vorrei, da parte mia, chiudere il discorso.
Le auguro buon lavoro, visto che a quanto ci dice ce n'è davvero molto da fare.
Katia Servidio