La lettera di don Pietro Strano con le notizie del Seminario nascente a Libreville in Gabon
di Don Pietro Strano
Prima di ogni cosa vi ringrazio per il sostegno economico e spirituale con la vostra preghiera, che ci avete dato in questi mesi passati.
Come forse sapete già, il 15 settembre 2012 il Signore ha permesso che nascesse un nuovo Seminario Redemptoris Mater a Libreville in Gabon (Africa).
A mia sorpresa mi è stato chiesto, per mezzo degli iniziatori del Cammino Kiko, Carmen e P. Mario, di fare il formatore (rettore) di questo nuovo seminario Redemptoris Mater, essendo stato donato “fidei donum” all’Arcidiocesi di Libreville.
Dopo molte fatiche e travagli insieme alle famiglie in missione, che formano la Missio ad Gentes a Libreville, il Signore ci ha fatto trovare una casa, una piccola villa, con quattro camere da letto, quattro servizi, un salone che fa da cappella per il seminario e sala delle celebrazioni per la comunità della Missio, più sala da pranzo, cucina e cortile con posto macchina e piccolissimo giardino.
Per circa due mesi siamo stati accolti benevolmente da sorelle vedove o coppie anziane delle comunità di Libreville.
I seminaristi sono sei di altrettante nazionalità, Cameroun, Guinea equatoriale, Costa d'Avorio, Congo, Italia e Spagna. Hanno un buon spirito e si adattano a tutte le difficoltà, i pionieri sono sempre i più forti e più provati , ma a loro Dio concede grazie particolari. Non si lamentano del clima caldo umido o delle scomodità ma con zelo vivono la vita di preghiera e di comunione fraterna. I primi giorni che siamo entrati in questa casa in affitto sono stati duri perché ci mancava tutto, abbiamo dormito per un mese sui materassi adagiati sul pavimento ed in queste circostanze un forte nubifragio ha alluvionato la nostra casa in piena notte e ci siamo ritrovati a dover spazzare acqua, 10cm, fuori dopo che la pioggia ha cessato, abbiamo vissuto questo con pace perché ci poteva capitare di peggio se c’erano i letti, si sarebbero rovinati e noi non ci saremmo accorti che entrava l’acqua in casa, per tre ore dall’una alle tre del mattino abbiamo spinto l’acqua fuori casa, era un’ospite indesiderata.
Tre di questi seminaristi sono già in teologia e tre stanno imparando il francese per iniziare il prossimo anno la filosofia.
Come tutti i seminari Redemptoris Mater (95 in tutto il mondo) viviamo nella più assoluta precarietà affinché possiamo sperimentare che Dio è Provvidenza e non ci lascia mancare il necessario. Abbiamo incominciato ad arredare la casa di tutto, perché era vuota. Per iniziare ci ha aiutato la Fondazione Famiglia di Nazareth di Madrid, ma adesso dobbiamo, con umiltà, incominciare a chiedere. "Chiedete e vi sarà dato", dice Gesù, perciò noi sulla sua Parola gettiamo le reti rivolgendoci a voi che conosciamo, sperando che voi possiate chiedere ad altri vostri amici che hanno desiderio di aiutare la Nuova Evangelizzazione formando un nuovo clero disposto a perdere la vita per amore al Vangelo, soprattutto amore alla "pecora perduta", a chi è ferito nello spirito, distrutto dai fallimenti della vita o scandalizzato dalla sofferenza della Croce; a chi si è allontanato dalla Chiesa per svariati motivi. Aiutarci a formare sacerdoti che abbiano un forte spirito missionario per andare in quelle parti del mondo dove la Chiesa Cattolica non è presente, completamente in mezzo ai pagani che non conoscono la gioia della Buona Notizia oppure in Diocesi dove la secolarizzazione sta rendendo le chiese vuote e prive di uno spirito nuovo per evangelizzare.
Qui, come in tutto il mondo, c'è bisogno di una Chiesa visibile e credibile, le famiglie ed i seminaristi, che un giorno diventeranno presbiteri a Dio piacendo, possano essere testimoni fedeli del Vangelo. La realtà sociale e religiosa in Gabon, come in tutta l'Africa è molto difficile a causa del sincretismo religioso tra religione e riti tradizionali, magia e culto agli spiriti, con la presenza di sette che vengono dagli Stai Uniti a predicare una fede fatta di promesse e parole vuote, promettendo anche soldi ma poi alla fine esigono dalla gente. Senza contare le false ideologie religiose che predicano.
E' presente la droga, l'aborto, la promiscuità familiare, l'assenza del padre come figura autorevole e la madre deve allevare i figli concepiti con più uomini, ma che sono scomparsi dopo la notizia della gravidanza. Poi aggiungiamo il propagarsi dell'aids perché già giovanissimi (13/14 anni) hanno i primi rapporti occasionali per dimostrare a se stessi e alla famiglia che sono fertili, soprattutto le ragazze che si concedono al primo arrivato.
In questa società è necessario testimoniare ed annunciare una parola di speranza e solo la Chiesa ha una Parola, per questo noi siamo qui per dare voce a Gesù che si è fatto povero per condividere la povertà umana e farsi carico dei peccati dell'umanità.
Per acquisire potere e carriera o successo, si fanno "riti sacrificali di giovani" cioè vengono uccisi per strappare loro il cuore, i reni, il fegato e gli organi genitali mentre sono vivi così questi organi sono carichi di potenza e mangiati subito danno più forza a chi ha fatto il sacrificio; se ne contano circa la media di 40/50 all'anno ed aumentano soprattutto in prossimità di elezioni politiche o di concorsi nazionali per posti di lavoro in amministrazione. Nella zona dove l'Arcivescovo ci ha mandati Angondje (pronuncia: Agongè) non c'è la presenza fisica della Chiesa Cattolica, cioè manca la parrocchia e di conseguenza tutto quello che ruota attorno ad essa: catechismo, caritas, scuola, aiuto alle donne sole ed ai bambini "de la route" (della strada).
Noi non siamo qui per costruire tutte queste strutture, ma per ricostruire "l'uomo" nella sua dignità di persona umana; dignità distrutta dal peccato che è conseguenza della non conoscenza della Verità, della bellezza e della gioia che il Vangelo porta con sé e dà a chi lo accoglie; per ricostruire la famiglia fatiscente o aiutare i giovani e formare già dalla giovinezza una famiglia cristiana.
Non voglio dilungarmi oltre per non stancarvi ma semplicemente voglio dire che il Signore ci ha inviati in questo angolo della Terra (siamo proprio sull'equatore quindi al centro della Terra) per annunciare la Buona Notizia, che Dio non si è dimenticato di loro e della loro povertà umana e sociale, per questo ha mandato noi come poveracci in mezzo a loro per dire che con noi viene il Signore, non portiamo soldi, non costruiamo scuole o chiese ma veniamo per dire che "Dio vi ama" così come siete, nonostante i nostri peccati non si è stancato di noi, portiamo la speranza che è certezza che Gesù Crocifisso è morto ed è risorto per i nostri peccati, perciò la morte non ci spaventa, la povertà non ci distrugge perché Lui ha vinto tutto questo.
Siamo poveri in mezzo ai poveri per essere più credibili, obbedendo al mandato di Gesù: "non portate né borsa, né denaro, né vestiti, né bisacce, ma annunziate che il Regno è vicino e che Cristo viene con noi".
Abbiamo di che vivere e pagare l'affitto fino al mese di Aprile, dopo....?
Dio provvederà attraverso la vostra sensibilità e generosità, non esitate a chiedere ad amici e conoscenti che possono e vogliono vivere la "carità" dando con amore e come dice Gesù: <>. Inoltre S. Paolo dice che: <>, chi di noi non ha peccati? E' meglio scontarli qui che dopo nell'altra vita, la quaresima è il tempo propizio per combattere contro il peccato dell'avarizia. <>!
Come seminario riconosciuto dalla Santa Sede con decreto Vescovile firmato il 21 novembre 2012 a Roma, dobbiamo avere una contabilità chiara e trasparente secondo le normative del diritto canonico, per cui c'è un consiglio di amministrazione, oltre a quello pastorale, con un economo. Abbiamo aperto un conto bancario presso la Banca BICIG di Libreville e tramite questo conto operiamo per le necessità del Seminario, abbiamo un registro contabile tenuto dall'economo dove vengono segnate tutte le entrare e uscite, registrazione di fatture o ricevute fiscali ecc., vengono segnate anche le offerte ricevute personalmente a mano. Siamo soggetti a visite ed ispezioni da parte della Congregazione Propaganda Fidei, per cui dobbiamo vigilare che tutto sia fatto secondo le normative canoniche e pastorali della Chiesa.
Tutte le forme per aiutarci sono buone:
a) Versamenti al conto bancario della BICIG di Libreville, vedi allegato a questa e-mail.
b) Pensare anche ad un'adozione a distanza di un seminarista senza una cifra o un periodo fisso, secondo quello che il Signore vi ispira, scegliendo anche il nome specifico del seminarista e così avrete notizie dirette da lui, diventerà un vostro figlioccio.
c) Con intenzioni di S.Messe perché io non ho una parrocchia e quindi non recepisco offerte di nessun genere.
Per la curiosità, legittima, di chi vuol sapere "quanto costa un seminarista al mese"?, affinché vi possiate fare un'idea è di circa € 400,00, qui il caro vita rispetto al reddito procapite è più alto che in Europa, Libreville è al settimo posto della classifica mondiale. Ma il vero gesto di carità è quello della "vedova" del Vangelo.
Qualcuno ha detto che nella Chiesa le opere si fanno con "le promesse dei ricchi e il denaro dei poveri", è sempre stato così, però noi confidiamo che anche un ricco può entrare nel Regno di Dio se mette in pratica la Parola di Dio: <<...va vendi tutti i tuoi averi e dallo ai poveri>>, <<...ciò che avete fatto a uno di questi piccoli lo avete fatto a me>>.
Grazie per aver almeno letto questa lettera. Personalmente io ed i seminaristi vi assicuriamo la preghiera quotidiana nell'Eucaristia, vi saluto con la Pace di Cristo Risorto insieme ai seminaristi Pedro di Spagna , Andrea d'Italia, Domingo di Guinea Equatoriale, Landry di Costa D'Avorio, Eric di Repubblica democratica del Congo ed Emmanuel del Cameron.