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Progettazione

Calliano: un centro termale idroterapico alla Pirenta

Un desiderio del sindaco che potrebbe diventare realtà

La fonte Pirenta (foto Beppe Cantarelli)

Un desidero che è più di una suggestione e che potrebbe diventare presto realtà. Il sindaco di Calliano Paolo Belluardo ne parla ormai da anni e non ha mai smesso di provarci: realizzare un centro termale presso l’area della fontana solforosa della Pirenta sulla ex statale Asti-Casale, poco prima di Castell’Alfero. 

Il condizionale è ancora d’obbligo ma le premesse ci sono tutte. L'amministrazione comunale ha infatti acquisito l'area pari a circa 10 mila metri che, unitamente all’altra porzione già in possesso, circonda la fonte solforosa. “Si tratta del primo tassello che mette le basi per il futuro centro termale. Un’operazione che sta particolarmente a cuore all’amministrazione comunale. Voglio ringraziare tutto il personale in modo particolare il geometra Andrea Cantamessa per il suo grande impegno, professionalità, serietà e dedizione al lavoro”, dice Belluardo.

Il Comune nel 1915 vendette i terreni circostanti la fonte a privati a condizione che venisse realizzato un impianto termale in grado di sfruttare pienamente la preziosa acqua. Negli anni ’20 e ’30 del secolo scorso la Pirenta, dotata di strutture recettive (una vasca, uno spogliatoio e una locanda), fu utilizzata come “colonia idro-elioterapica”.

Oggi la fonte, recentemente ripulita e ristrutturata, è visitata da centinaia di persone che non rinunciano a fare provvista di un’acqua benefica che meriterebbe senz’altro un impiego più diffuso e che, si spera, possa trovare futuro grazie anche ai finanziamenti del PNRR. L’acqua sulfurea è usata sin dall’antichità per curare malattie del fegato e della pelle, ma soltanto negli anni sessanta del secolo scorso è stata compiutamente analizzata nella composizione chimica e nelle proprietà terapeutiche.


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