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Zoofavola i maestri dell’uomo: tacchino, maiale e pappagallo
I maiestru dl’om:pichìn, crìn e papagal
Da l’Esopo monferrino Zoofavole dialettali raccolte e scongelate, tradotte e commentate a cura di Pietro Giordano Odalengi (9)
‘L dis a l’om ‘n pichìn:“Sa t’ha nventà la rùua,ringrassia la me cùua.
”Dop al rilansa ‘n crìn:“Chi t’creddi ch’l’abbia datil’idea dal gavanati?
”Par al padròn, ch’al stava nanca a senti,
‘l rispond ‘n papagal:“L’è nnutil ch’av lamenti:l’om,
da iacc animal,lìè semp cunvint d’vei niente d’amparà,
nanca da mi ch’i’ ho mustaii a parlà.”
Il riassunto
Un tacchino dice all’uomo: “Se hai inventato la ruota, devi ringraziare la mia coda”. Dopo di lui un maiale rincara la dose: “Chi credi che ti abbia suggerito, se non io, l’idea del cavatappi?”Per il padrone, che non li sta neppure a senti-re, risponde un pappagallo: “E’ inutile che vi lamentiate: l’uomo è sempre convinto di non avere niente da imparare dagli altri animali. Nemmeno da me, che pure gli ho insegnato a parlare.”
Il commento
Nessun commento. A meno che non si voglia mettere in particolare evidenza la “territoriali-tà” dell’invenzione. Nel senso che, da qualche secolo in qua, vediamo quasi sempre soltanto il tacchino che “fa la ruota”. Così come vi prevale la razza dei maiali con il codino “a succhiello”.
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