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Mercoledì 5 febbraio
"La dittatura del sapore", il libro di Diego Fusaro
Incontro a Casale con l'autore, Marco Botta e Ugo Bertana
La Commissione europea ha dato il via libera all’inserimento della polvere della larva gialla della farina nella lista dei cosiddetti “novel food” a livello continentale; l'elenco comprende tutti gli alimenti non consumati “in maniera rilevante” prima del maggio 1997. Questa polvere pare avere una molteplice possibilità di utilizzo in cucina: produzione di pane e torte, prodotti a base di pasta e trasformati a base di patate, ma anche formaggi, prodotti caseari e composte di frutta e verdura.
“La perdita del patrimonio enogastronomico del Monferrato, del Piemonte e dell’Italia a favore di anonimi piatti vedrà un domani le nostre tavole piene di cavallette?” questa è la domanda che si pone Marco Botta rappresentante dell’Associazione “La Galleria del Pensiero” insieme all’autore del libro “La dittatura del sapore” di Diego Fusaro.
La presentazione si terrà mercoledì 5 febbraio alle ore 21 presso la Sala Giumelli di Palazzo Vittone in piazza Cesare Battisti 1 a Casale Monferrato.
In nome del rispetto dell’ambiente e della salute, il nuovo “menù del mondo globalizzato” mette al bando ciò che per secoli ha plasmato la nostra identità alimentare, dal vino all’olio d’oliva, dalle carni al pane, annientando ogni diritto alla pluralità, alla differenza e al locale a favore del consumo di hamburger di carne sintetica, panini con i grilli, patatine di farina di mosca.
“Nella civiltà della Tecnica, il discorso intorno al cibo si organizza soltanto prendendolo in considerazione dal punto di vista medico, scientifico e ambientale. Viene del tutto trascurata la questione culturale e simbolica, che pure è decisiva: il cibo non nutre solo la pancia, ma anche la testa. Il cibo significa. Ed è riattraversando criticamente, nel suo sviluppo storico, il rapporto fra sapore e sapere, tra pancia e testa, che sono arrivato a prendere in esame le contraddizioni del nostro presente, comprese le nuove mode alimentari gastronomicamente corrette delle larve, degli insetti e di quello che genericamente viene definito, con etichetta nobilitante, novel food: un cibo postmoderno e senza qualità, buono solo a distruggere le identità della tavola e a imporsi come nuova mensa "disgustosa" per gli sconfitti della globalizzazione della disuguaglianza. La chiamo la dittatura del sapore: essa va a completare la dittatura del sapere propria dell'odierna civiltà della Tecnica.” afferma l’autore Diego Fusaro.
Attento studioso della “filosofia della storia” e delle strutture della temporalità storica Fusaro punta il dito sulla deriva verso cui stiamo andando denunciandone gli effetti disastrosi e proponendo una nuova filosofia del mangiar bene dove il cibo torni a essere delizia non solo per il corpo ma anche per la mente e forte momento conviviale di dialogo e costruzione sociale.
“La riflessione deve partire dall’industrializzazione di un settore come l’agricoltura che è in forte difficoltà. La ricerca dovrebbe capire se il tentativo di introdurre alternative ai nostri abituali consumi è dovuto davvero al sovraffollamento o alla crisi economica del settore agricolo. Certo è un argomento difficile da trattare e introdurre in paese come il nostro con una lunga tradizione enogastronomica.”, afferma Ugo Bertana giornalista, scrittore nonché contitolare del Ristorante del Santuario di Crea.
Al termine della presentazione firma copie dell’autore grazie alla disponibilità della libreria Coppo.
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