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Con Il Monferrato-Stat le capitali baltiche (e San Pietroburgo) sulla Costa Luminosa

- Tutte le cose belle finiscono e termina anche la Crociera Il Monferrato-Stat. Ma entriamo in cronaca. Abbiamo ancora negli occhi lo splendore di San Pietroburgo quando giovedì 19 maggio suona a intervalli la sirena della Costa Luminosa in mezzo alla nebbia mentre si arriva a Tallinn. Un suono che ci ricorda i corni dei pescatori salgariani. Tallinn, antico porto anseatico, è divenuta patrimonio dell’umanità dell’Unesco nel 1997. Il video su cui seguiamo i dati nave segnala umidità 95%. In effetti ci accoglie pioggia a scrosci. Non ci sono, come ci accade a Sanremo (seconda patria) i marocchini che ti vendono l’ombrello, e così lo acquistiamo in un negozio (dodici, euro, made in Cina). Tallinn La guida del nostro gruppo è Leena Ulbokand, è molto preparata, è una violinista al locale teatro dell’Opera. Entriamo nel centro storico (Vanalinn), racchiuso da due chilometri e mezzo di mura e arriviamo ad ammirarlo fino a uno strepitoso belvedere con vista sui tetti aguzzi, i campanili e viottoli sottostanti, ma anche sui grattacieli della città nuova e sul mare fino al porto. E’ una piccola capitale (dell’Estonia) e si vede. Non si vede (bravi) che la città ha 407 mila abitanti. La vicina cattedrale Alexander Nevsky è a croce greca con cinque cupole a cipolla, splendida l’iconostasi all’interno. Vorremmo avere un po' di tempo per comperare al'ingresso icone per la collezionemuliebre, ma non vogliamo staccarci da gruppo Altra chiesa: la cattedrale di Toompea, o duomo di Toompea, luterana. All'interno della chiesa sono notevoli molte tombe, di diversi tipi, dal XIII secolo al XVIII secolo, un sarcofago di pietra intagliata del XVII secolo, l'altare con il coro ed il presbiterio, numerosi gli stemmi delle antiche famiglie tedesco-baltiche dal XVII secolo al XX secolo. Due delle quattro campane sono del XVII secolo, le altre due sono del XVIII secolo, l'organo è del 1914. Tra i personaggi illustri sepolti nella chiesa si ricordano: Enrico Matteo von Thurn-Valsassina, nobile ceco con origini italiane, Pontus De la Gardie, nobile militare, Samuel Greig, scozzese, ammiraglio della Marina Imperiale Russa, Adam Johann von Krusenstern, esploratore e Fabian von Fersen, nobile, politico, militare svedese. Il nostro traduttore di lapidi è il docente universitario Olimpio Musso (monferrino in Colle Val d'Elsa) cui mandiamo quella (in splendido gotico) di von Krusenstern, pronta la risposta: ('Adam Johann) VON KRUSENSTERN NATO IL 19 NOVEMBRE 1770 MORTO IL 24 AGOSTO 1846. SPOSATO CON JULIE VON TAUBE'. I siti porgono lunghe biografie di navigatore, esploratore e autore di libri molto tradotti. Noi poi usciamo sotto un portale gotico dopo aver ammirato un bel sepolcreto (ti pareva) da una inferriata. Più in la c'è e da una signora che prepara una specie di mandorlato in un pentolone di rame. Eccoci in piazza del Municipio: è abbellita da comparse in costume (li trasporteremmo al nostro Castello) ma l’occhio corre più avanti su una pasticceria super fornita, per la trasparenza sul muro si propongono tutti i tipi di dolci e i prezzi. Conta (in fila per due) sotto i portici (non perdiamo nessuno). Una chicca: attraverso il piccolo passaggio di Santa Caterina ecco una serie di pietre tombali (tombstones) appese al muro per narrare la storia medievale (e la narra anche una vetrofonia -haimè non antiriflesso- in inglese). Sullo sfondo una torre circolare con la sua guglia rossa, che volete di più, manca l'armigero che ti chiede un fiorino (citazione da film Benigni-Troisi). Dribblando le gocce di pioggia foto di gruppo infine di fronte a un palazzo dal ricco portale in pietra (ma sono in molti così, questo ci ricorda la vecchia Taggia). Alla sera cocktail con il comandante Matteo Fava e l’Hotel Director Gualco; brilla Il Monferrato (anche sulle luminose della discoteca). Officia Paolo Pia (Stat), valletto Luigi Angelino (Il Monferrato). Annuncio del prossimo Costa Day il 18 giugno al Candiani (saprete dove si andrà da Monica Sattamino e c., sorprese e sorprese). Il comandante tra i doni (non mancano i krumiri Rossi-Portinaro) riceve la copia numero uno della incisione (by Laura Rossi) utilizzata per la ceramica d’autore dono a tutti i crocieristi, raffigura lo scalone d’onore del Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo nel complesso Ermitage. Nasce, anzi è nata da qualche tempo, una collezione. A cena continua l’abitudine dei ‘tanti auguri’ e non sfugge alla nostra torta con candeline e coretto anche chi si rifugia al ristorante Vip. A sera a teatro siamo tutti giurati in una specie di X Factor. Stoccolma - Il grande galeone Vasa Potenza della tecnologia e gran lavoro redazionale venerdì arriva ai Monferratini la stampatina del Monferrato, ce la porta il cabinista, un sorridente filippino. La maggior parte di chi scende dalla nave per l’escursione sceglie un 'tutto Stoccolma', per il nostro gruppo una guida simpatica Sara (o Sarah?) da Carpi; dico subito che mi ha impressionato e tanto il Museo Vasa: si trova sull’isola di Djurgården ed espone l’unica nave del XVII secolo rimasta intatta, la Regalskeppet Vasa (anche solo Vasa), un grande galeone svedese ornato in modo molto elaborato che affondò durante il suo viaggio inaugurale nell’agosto del 1628. Recuperato nel 1961. sottoposto a un lungo restauro, è esposto con una contestualizzazione storica nelle balconate su sei piani (c’è l’ascensore dove troviamo sempre un casalese...) è un esempio per esporre piccole e grandi cose (noi pensiamo all’aereo di Natal Palli). Certo che monetizzare in questa maniera, da macchina del tempo, un grande insucesso vuol dire essere proprio bravi. Nobel e il casalese Sobrero L’escursione era incominciata con la visita al grande palazzo del Comune di foggia nazional-romantica; con la sua torre (106 metri), è sicuramente il monumento più caratteristico della città. La guida cita gli oltre 20 milioni di tessere che compongono i preziosi mosaici della Sala d’Oro. In questo palazzo avviene la consegna dal famoso premio Nobel e la Sala Blu del Municipio accoglie il banchetto ufficiale con la famiglia reale e i riceventi del premio. E noi poi vediamo la casa natale di Nobel tra il verde e in centro la fondazione a lui dedicata il che ci permette di ricordare meglio che la dinamite che portò miliardi alle casse dello scienziato svedese (e il tutto ora va nel premio) deriva dalla invenzione della nitroglicerina del casalese Ascanio Sobrero (nome che conosceva la bionda guida, Sarah da Carpi, ma ella non sapeva la nascita monferrina di Sobrero, in via Canina per la precisione, mettere lapide). Stoccolma: Palazzo Reale Fa piacere leggere “Il Monferrato” sul parabrezza dei bus parcheggiati di fronte a palazzo reale dove si sta battezzando (spara il cannone) Oscar Carl figlio della principessa Victoria e terzo in linea dinastica di aspirante al trono). Vicino c’è la cattedrale, entriamo, molte sepolture antiche. Nel cortiletto una guardia con elemo dorato e chioodato scaccia chi oltrepassa i confini. Altro inciso grazie alla guida : vediamo in una via –una pietra runica sepolcrale e la sua storia. Passiamo anche al palazzo-museo degli Abba e il pensiero corrè alla coppia Galfrè-Borla. Alla sera al ristorante della nave (invidia verso Roberto Comoglio che cena guardando il mare) tagliamo la grande torta Il Monferrato-Stat con brindisi amicale. Via a fare le valige, ottimo il servizio che te le carica anche sull’aereo e te le fa ritrovare a Malpensa (meno otimo poi il portarsele lungo tutto il perimetro dell'aeroporto all'uscita 8). C’è anche chi riesce ancora ad uscire per provare il bar tutto di ghiaccio in un albergo e (il solito Formaggio) non si risparmia la battuta al barista: “Vorrei i cubetti nel mio whiskey”. E' la notte tra il 27 e 28 maggio. Parte il bus per l’Europa La cabina, “piccola grande casa”dell Costa Luminosa, la lasciamo alle 8 di sabato 28. Dall’alto vediamo partire (ore 8,15) gli amici del bus Stat che tornano a Casale con uno scampolo ulteriore di vacanza. Arriveranno, come nei piani, lunedì notte, per la cronaca gli autisti sono Alberto Mesisca e Sebastiano Zucca, accompagnatrice Micol Zainaghi. Il grosso dei Monferratini raggiunge l’aeroporto di Stoccolma, controlli (cìè un aggeggio apposta per le scarpe) e in perfetto orario si sale sul volo Neos verso Milano. Nello snack non c’è più il succo al mandarino (il gran capo voli Costa Flavio Ottone avrà letto il precedente articolo?) ma un eccellente succo d’ananas. Arrivo a Malpensa poco prima delle 16. Caldo. Qualche inghippo nell’aggancio del finger al portellone. Fuori alla uscita 8 ci aspettano due bus con altrettanto cortesi autisti (Giovanni Balestrucci e Giuseppe Caprarelli) pronti a sollevarti del bagaglio (più pesante delll’andata, per via dei gadget). Col telefonino il boss Paolo Pia ci fa vedere che il bus in giro per l’Europa in quel momento è a Malmoe. L’ultimo nostro pullman quello che passa da Vercelli e Oltreponte-Popolo arriva a piazzale Pia alle 18,46. Facciamo nostro l’intervento di commento di Paolo Pia: “Una crociera intensa -per vedere molto non siamo stati fermi un minuto- che ci ha permesso di conoscere non solo grandi bellezze architettoniche e naturali ma un mondo ricco di umanità che ci ha lasciato piacevolmente sorpresi”. LA PARTENZA Riavvolgiamo il nastro. La crociera “baltica” de Il Monferrato-Stat ha registrato una doppia partenza sempre alle cinque del mattino e sempre da piazzale Pia della nostra capitale (Casale). La prima giovedì 19 in autobus (a bordo han visto di tutto, anche una nevicata in Svizzera), la seconda sabato 21 in aereo (charter Neos, tutti uniti grazie al casalese Flavio Ottone, capo voli Costa, però con lo snak a bordo non avrei aggiunto il succo di mandarino). Congiungimento completo (totale 132 persone) sabato, come vedremo, a Stoccolma per imbarco sulla Costa Luminosa. Per la cronaca è il quarto volo+nave nella storia dei monferratini (termine coniato dal compianto Mauro Cavallone) gli altri: Copenaghen, Emirati e Caraibi. E sono tutti soddisfatti. Il volo, 1676 km. da Malpensa, viaggia in perfetto orario e il Boeing 767apre il portellone a Stoccolma alle 11,45, temperatura esterna 14°; prima di scendere saluti dai comandanti (ne hanno due) Aldo Busetti, vercellese, e Castor Fantoba, spagnolo. Le hostess indossano un simpatico cappellino roso (ci ricorda il comics Fortunello) per la foto ricordo. Mezz'ora d'autobus (posti strettini) ed eccoci al porto. Formalità veloci nella stazione marittima (con piccola, ma ben fornita, sezione turistica) e saliamo sulla Costa Luminosa presentandoci alla guest general manager (primo interfaccia del nostro gruppo) Anne Marie Gheorghe. Salutiamo la grande statua di Botero nella hall e i vecchi e i nuovi amici che arrivano dai controlli. Gradito un ritorno, in pratica direttamente sbarcato dal Teatro Municipale di Casale, quello di Paolo Formaggio. Tra le coppie di habituè: Garlando-Bifalchi, Cortello-Garelli, i signori Peschiera, antichi vicini di casa. Alle 16 apre l’info point Monferrato-Stat (front-desk: Simona, Samantha, Patty, Paolo, Dino) al ponte 2 vicino proprio al 'Botero'. E’ sempre un bel momento di aggregazione grazie alla professionalità degli operatori. Viene a trovarci l'Hotel director, Raffaele Gualco, di Novi Ligure, conosce benissimo Casale. Potremmo anche aggiungere che il servizio in cabina è ottimo e passa pure una ragazza fillippina con questionario a controllare che tutto sia ok. Per la storia il congiungimento dei monferratini avviene alle 17,37 quando appare sotto il bordo nave l'autobus blu Stat (e si incrocia con quello rosso turistico di Stoccolma e poi... dietro con una grande nave) guidato da Alberto Mesisca e Massimo De Zani. Sbarco dal bus, ricevuti da Paolo e Simona Pia e da chi scrive queste note. Il personale Costa è bravo a far giungere in cabina i bagagli per la cena. Ricordiamo che questo gruppo era partito giovedì, per loro un parere, Renzo Garlando: “Gita riuscitissima, valore aggiunto per la crociera, ci siamo goduti in partiolare Berkino di giorno e di notte, noi si pensava fosse una città così bella” La cena al ristorante Taurus è regionale, ligure, c'è chi ha ancora la forza di seguire lo spettacolo afro a Teatro. Esercitazione Domenica si apre con l'esercitazione in giubbetto rosso antisalvataggio sui ponti esterni, seguita con attenzione dopo le note vicende. Tra le isole del fiordo di Granhamns Partenza da Stoccolma alle 10,30, tre ore spettacolari di dribbling tra le 2.700 isole (abitate con giudizio da quel che vediamo) del fiordo di Granhamns. Il tutto con contorno di decine di barche a vela, canoisti, piccoli motoscafi, un traghetto, due navi da crociera medie che si chiamano Cinderella e Birka e tutti dal bordo ti salutano. Fanno tenerezza piccoli fari tra le isolette, case tra il verde con a fianco la bandiera. Da un bosco spunta una pala eolica bianca (no buono). Scriviamo queste note dal terrazzo della cabina (ottavo piano) col vecchio personal sulle ginocchia per nulla perdere, il pranzo può attendere. Battuta di un crocierista: "quanti boschi, per forza qui è nata l'Ikea". Certo, siamo in un altro mondo, quello delle favole. Manca Capuccetto Rosso. Poi si sbarca il pilota locale per fare una rotta orientale alla volta di Helsinki (e alle 16,45 il telefonino ti fischia già il “Benvenuti in Finlandia”), il mare è come una tavola su cui gioca il sole, a tratti. Alla sera, al ristorante, primi 'tanti auguri' (con torta personalizzata e coretto) ai monferratini che compiono gli anni o celebrano anniversari di matrimonio. Candeline per chi si è sposato, praticamente un viaggio di nozze: Evasio Soraci, noto insegnante e presidente provinciale dei geografi e la moglie Carola Bellavia, impiegata postale. Quindi più riposati spettacolo al teatro. Helsinki e Parvoo Lunedì arrivo alla capitale della Finlandia: Helsinki. Sbarco. In sintesi. Una volta lasciato il porto passiamo davanti al Palazzo del Parlamento, al Museo Nazionale, alla Finlandia Hall, progettata da Alvar Aalto, l’architetto finlandese più famoso al mondo, modernissima (ed è stata aperta nel 1971) al Nuovo Teatro dell’Opera e allo Stadio dei Giochi Olimpici del 1952.  Ma la meta è più singolare. La nostra escursione ci fa proseguire lungo la strada costiera fino a raggiungere a 50 km dalla capitale la destinazione: Parvoo (ma nei cartelli è Parvoon). Mille anni di storia per, oggi, 48 mila abitanti, Porvoo è, per le guide, uno dei gioielli dell’architettuta finlandese, il tempo si è fermato grazie alla urbanistica medioevale, le case piccole e basse, i cortili pittoreschi e le stradine strette fanno di questa città costruita in legno, dipinto di rosso un gigantesco museo a cielo aperto. I magazzini sul lungo fiume testimoniano la tradizione marinara e commerciale. Si sale alla chiesa, ma è chiusa per esercitazione anti incendio. La guida ci porta anche fino a una cioccolateria, deliziosa, proviamo tutti i tipi (sono generosi...). Da Porvoo ripartiamoper Helsinki attraverso un paesaggio campestre. Nella capitale sosta nella monumentale Piazza del Senato, con al centro una statua dello zar Alessandro. Si ammirano la bianca (accecante, attrazione fatale per le foto) la cattedrale luterana (Tuomiokirkko), il palazzo del governo, l’Università e la Sederholm House (l’edificio più antico del centro risalente al 1757). Sulla strada per il porto ecco anche la cattedrale ortodossa (detta della Dormizione con la cupola d’oro),poi ancora il palazzo presidenziale e la movimentata piazza del mercato sul golfo di Finlandia. La Costa Luminosa stacca gli ormeggi nel tardo pomeriggio verso San Pietroburgo. SAN PIETROBURGO Martedì e mercoledì (24 e 25) sono state forse le giornate top della crociera Il Monferrato-Stat sulla Costa Luminosa grazie a San Pietroburgo, seconda città più grande della Russia e fulcro culturale del paese. Una città veramente monumentale con cinque milioni di abitanti. In trip advisor 291.169 recensioni... La raggiungiamo da Helsinki dove, ricordiamo, i Monferratini si erano divisi per due escursioni, la prima, più numerosa, a Porvoo città tutta in legno circondata dal mare, per quasi tutti una ripida salita alla chiesa dove facevano esercitazioni anti-incendio (il legno qui rimane un pericolo). Per il secondo piccolo gruppo un “tutto Helsinki” compresa (invidia) la chiesa della roccia e assaggi di salmone (doppia invidia ma non ne avremmo dubitato visto che el gruppo faceva partr Paolo Pia). Tra i ricordini in valigia l'elmo vichingo. Alla sera di lunedì cena ispirata alla Campania (assaggiamo la pastiera, non male, ma quella della signora Antonietta -Marechiaro- batte tutti). Il comitato festeggiamenti fa spegnere le torte a due coppie con 55 anni di matrimonio. Subito dopo cocktail per lo staff Stat-Monferrato e alcuni fedelissimi col comandante Matteo Fava e con l'hotel director Raffaele Gualco (di Novi Ligure) peroriamo la causa di un incontro, ormai storico, con tutti i monferratini. Alla sera al teatro della nave lo spettacolo è di raffinata acrobazia. Dalle finestre per tutta la notte si possono osservare i fari delle isola della Finlandia a sinistra e dell'Estonia e della Russia a destra. Per chi se ne intende come Flavio D'Andria che ci segue dal satellite, alle 22,40 la Luminosa era alla latitudine 59.59.16 Nord, longitudine 26.40.25 Est, velocità 15,9 nodi. Flavio legge la citazione e ci manda auguri. Grazie. Giulia Klesneva porta il sole Torniamo a San Pietroburgo arrivo alle ore 7 locali, ore 6 a Casale, nel nuovo porto turistico, ci sono già altre due navi da crociera.. Primo giorno (martedì): Siamo fortunati perchè il nostro gruppo viene preso in consegna per 48 ore da una guida preparata Giulia Klesneva, appassionata dell'Italia (l'accompagnatice è Samantha Badino). Bel sole, Camera d'ambra Dopo quasi un’ora di pullman, raggiungiamo Pushkin per il palazzo di Caterina (in russo: Екатерининский дворец, noto anche col nome di Grande Palazzo di Carskoe Selo) la più elegante tra le residenze estive degli zar russi. Aggiungiamo che nel 1811 lo zar Alessandro aprì un celebre liceo accanto al Palazzo di Caterina e Aleksandr Puškin fu uno dei primi a diplomarsi qui, seguito da Alexander Gorčakov e Michail Saltykov-Scedrin. Coda (bisogna anche mettere sottoscarpe tipo moschee per non rovinare i pavimenti) allietata da una bandella di ottoni in divisa d'epoca e poi entriamo nelle magnifiche sale del Palazzo, inclusa, ci giochiamo il jolly, la famosissima Sala d’Ambra. Data la sua magnificenza, era considerato l’ottava meraviglia del mondo, in ogni caso i visitatori rimangono incantati dal lusso accecante e dal calore delle tonalità ambra, dal giallo limone al rosso scuro. Ma sale e saloni che si susseguono a ritmo incalzante, tutti arredati (che belle stufe) sono un grosso valore aggiunto. Dopo la visita guidata al palazzo, breve passeggiata tra gli splendidi giardini: più di 500 ettari di superficie, disseminata di edifici più piccoli, costruiti attorno al lago centrale. Fontane fino al mare In pullman ci spostiamo a Peterhof (conosciuta anche come Petrodvorets): una città nota proprio per grandi palazzi e giardini, tra cui spicca la residenza estiva degli zar di Russia, pensata da Pietro il Grande per competere con la rivale reggia di Versailles e ci è riuscito. In Trip advisor cercatela sotto 'Palazzo e giardino Peterhof' Passiamo più di un’ora tra le fontane, i giochi d'acua (con trucco) e gli edifici di questo giardino che si estende su 120 ettari e arriviamo fino al mare, al Golfo di Finlandia. Foto con Nettuno (statua). Il parco conta al suo interno più di 150 fontane, tra cui quattro cascate (stupende con alle spalle il palazzo) adornate con statue dorate di personaggi mitologici. Ci piacerebbe poter riposare su una panchina, chiudere gli occhi (anche per non vedere le giapponesine che si fanno il selfie) e acoltare il rumore dell'acqua... Al termine della visita un vialone (non finisce mai) ci porta (a piedi sotto un solleone da Casale in agosto) al ristorante per un pranzo tipico. Poi in nave, brevissimo relax. Balletto al teatro Comissargeevskaja Ripartenza per assistere a uno spettacolo di balletto, nel nostro caso il famoso 'Lago dei Cigni', al teatro Comissargeevskaja (ce lo facciamo scrivere alla guida, il biglietto è in cirillico) di San Pietroburgo, il che ci permette all'andata di vedere la città al tramonto e al ritorno illuminata dalla luce artificiale. Una nota per l'eleganza dei casalesi (che fan sfigurare alla grande i giapponesi). Nell'intervallo brindisi nel foyer con spumante sovietico (non è un granchè, dicono tutti). In battello sulla Neva, grande fiume e citazione letetraria Ed eccoci al secondo giorno (mercoledì): si lascia il molo a bordo del pullman, per intraprendere un tour della città, osservando le attrazioni storiche più famose. Inizio con la salita a bordo di un battello che percorre fiumi e canali della città fino alla Neva coi suoi ventun ponti che di notte si chiudono (e chi non sta attento a tornare per tempo a casa che fa? Nuota?). Tour di cupole dorate e di palazzi, citazione per la lunga sfilata del complesso dell'Hermitage e per quello del principe Jussopov, il capo congiura anti Rasputin che si riflettono sullo specchio d’acqua scintillante (c'è sempre il sole), creando un’atmosfera unica nel suo genere. Davanti alla facciata neoclassica del museo navale, sulla punta dell’isola di Vasilevskij, ecco due monumentali Colonne Rostrate doriche dipinte di rosso, erette a simbolo del potere navale russo. Sono alte 32 metri. Una curiosità: un ragazzo corre dietro la nostra barca per salutarci da tutti i ponti, mancia all'imbarcadero dove lo ritroviamo. Si chiama Nikita. Sbarco, breve passeggiata a piazza del Palazzo; imponenete; è delimitata a nord dagli edifici dell'Ermitage, a sud dal Palazzo dello Stato Maggiore, a ovest dall'inizio della Prospettiva Nevskij e dal complesso dell'Ammiragliato. In un angolo una vecchia ambulanza militare ci ricorda, anche per il colore, i giuramenti alla casalese Bixio... Ermitage Una visita a San Pietroburgo che si rispetti non può che portare tutti al Museo dell’Ermitage. E’ stato fondato nel 1764 come Museo privato di Caterina la Grande, e oggi il museo d’arte piu’ grande di tutto il Paese, con un’incredibile collezione di circa 3 milioni di opere d’arte che e’ ospitata in un complesso architettonico comprendente diversi edifici: Il Palazzo d’Inverno, il Piccolo Ermitage e il Nuovo Ermitage. Un labirinto di opere d’arte in un contesto reale (scaloni, sale del trono, stucchi dorati e puoi avvvicinarti a due Lonardo (tra cui una strepitosa Madonna Litta) o a un Canaletto fotografando i particolari di un carnevale veneziano senza dimenticare i grandi nomi dell’arte mondiale. La guida, persona romantica, nella galleria delle statue si sofferma a lungo su Amore e Psiche del Canova. Arriva la pausa pranzo al ristorante dell’Hotel Fontanka con contorno di musiche tipiche (bella la voce di Elena Belih. Il bus ci porta ancora a vedere Piazza del Palazzo, l’Isola Vasil’evskij, fiancheggiata da due colonne rostrate, la cattedrale di Sant'Isacco, enorme e, passata la bottega dell'orafo Fabergè e il campo di Marte quella, fantasiosa del Salvatore sul Sangue Versato (il rtempo cambia, la pioggia fa scappare i venditori di suoivenir). Saluto con Puskin su S. Pietroburgo E la nostra Giulia ci saluta (ma che brava, la nominiamo ad honorem nei nostri Viaggi d'autore, vedi sito) con versi di Puskin dal "Cavaliere di bronzo" Io ti amo, città creata da Pietro Amo il tuo aspetto severo e armonioso, Il possente scorrere della Neva Il suo granitico littorale. Amo il ricamo di ghisa delle tue cancellate, Le tue notti pensose con il loro diafano crepuscolo. Quando io nella mia camera posso scrivere e leggere senza lampada E chiare sono le moli addormentate E luccica la guglia dell'Ammiragliato. Giovedì la Costa Luminosa è a Tallin (piovicchia, vedi). TANTI AUGURI Questi i compleanni festeggiati a bordo: Francesco Scamuzzi, Carla Carbonero, Bruna Lazzaretti, Sergio Comoglio, Ernestina Rinco, Rosanna Boltri, Luigina Gario. Anniversari di matrimonio: Alberto Debenernardi e Marisa Magni; Maurizio Bragagnolo e Santina Mangiafico; Renzo Beccuti e Marcella Monticone; Carlo Coppo e Graziella Villa; Gianfranco Mardegan e Romilda Cattelan. GRAZIE Ringraziamo a nome di tutti i crocieristi lo staff Stat che ha risolto con pazienza e competenza tutti i problemi: Paolo Pia, Simona Piccioni, Dino Chierotti, Samantha Badino e Patrizia Pagliano. La foto di copertina raffigura un gruppo di crocieriti nel palazzo del Comune di Stoccolma (f. L. Angelino, ma guardate le gallery)

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Carlotta Prete

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