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Iniziativa

“Adotta un nonno” alla Casa di Riposo di Casale Monferrato

Un progetto di scambio intergenerazionale e di prevenzione del rischio di isolamento sociale

Venerdì 5 giugno nel cortile antico di Ospitalità CDR Casale si è svolta la festa finale del progetto “Adotta un nonno”, giunto al secondo anno di programmazione; curato dall’educatrice della struttura Selene Andorno, l’attività si è svolta lungo l’anno scolastico grazie alla collaborazione della Direzione didattica e il corpo insegnanti della scuola Luzzati, e alla disponibilità dei volontari VITAS e del gruppo di volontari-artisti (lo scrittore Pier Angelo e i musicisti Walter e Sergio) coordinati dalla terapeuta Maria Antonietta Pinto.

Accolti da tutti gli ospiti della struttura, in particolare il Nucleo Blu è stato protagonista attivo nelle fasi progettuali, i bambini hanno animato il pomeriggio, portando gioia e la magia della fiaba a tutti i presenti. Il saluto istituzionale della presidente di Ospitalità CDR, Alessandra Balestriero, e l’intervento della direttrice sanitaria, Daniela Degiovanni, hanno sottolineato i benefici e l’importanza del cammino conseguito.

“Adotta un nonno” è, per sua definizione, un progetto di scambio intergenerazionale e di prevenzione del rischio di isolamento sociale. Destinatari sono gli anziani della casa di riposo Ospitalità CDR Casale, i bambini della scuola dell’infanzia Luzzati, le famiglie dei “nuovi nonni-nipoti”

Gli obiettivi conseguiti sono la riduzione del rischio di isolamento sociale, la restituzione di dignità alla persona anziana, la creazione di nuovi legami personali duraturi, la promozione di un invecchiamento attivo definito nel 2002 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano”.

I benefici del progetto avvantaggiano tutti gli attori in una virtuosa sinergia! Gli anziani conseguono l’aumento dell’autostima, della mobilità fisica, del senso di appartenenza sociale con l’incremento della memoria e la diminuzione dell’ansia, migliorando così il benessere generale della persona; i bambini sviluppano atteggiamenti positivi verso le persone della terza età, migliorano la relazione e l’interazione sociale, sviluppano abilità quali il pensiero critico e la capacità di risoluzione di problemi.

L’educatrice Selene Andorno così presenta il progetto: “Per il secondo anno consecutivo la scuola dell'infanzia Luzzati ha aderito con entusiasmo alle nostre proposte. Quest'anno è stato il tema del viaggio (l’anno scorso erano stati gli alberi) che ci ha accompagnato nei mesi, siamo partiti presentando una vecchia valigia che abbiamo chiamato Louise, piena di libri, che ci hanno fatto viaggiare in luoghi diversi con la mente e con il cuore per poi passare ad un viaggio più interiore esplorando le diverse emozioni, belle e brutte, perché tutte vanno comprese ed accettate. E proprio da qui sono nate tre storie molto particolari che rispecchiano perfettamente la fantasia degli uni e i vissuti passati degli altri, ricordati con nostalgia ed emozione. Miscelati poi da noi professionisti con divertimento e creatività. Ed è con la stessa creatività che i bambini si sono esibiti in una danza fatta di movimenti liberi e spontanei trasportati dalla musica e dalle parole delle loro storie”.

La festa si è conclusa con un grande cerchio in cui tutti, ma proprio tutti, hanno danzato, al ritmo della musica e del battito del cuore.


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Germana Rondano

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