«A questa Giunta non interessa affatto la geografia!»
di Evasio Soraci
Vorrei in questa lettera riprendere alcune tematiche emerse nella seduta del Consiglio Comunale di mercoledì 3 giugno in merito all’interrogazione del consigliere Giorgio Demezzi circa gli Atti del 12° Convegno di Geografia a Casale (settembre 2013) e alla relativa risposta dell’Assessore all’Istruzione Ornella Caprioglio.
I convegni di geografia sono stati dodici in un ampio arco di tempo (25 anni) ed esattamente dal 1988 al 2013. Me ne è sempre stata affidata la direzione scientifica, prima direttamente dal Comune, poi dalle scuole che si prendevano in carica l’iniziativa, pur sempre con il finanziamento, il patrocinio e la fattiva collaborazione del Comune. Per riconoscimento unanime sono sempre stati un momento alto e significativo per il nostro territorio, per la cultura, la ricerca, la didattica. I docenti hanno sempre sottolineato l’importante ricaduta didattica di queste iniziative; molti mi hanno anche detto di avere imparato, grazie ai convegni, ad insegnare meglio la geografia. Del resto momento saliente di tali incontri sono sempre state le comunicazioni didattiche degli insegnanti su esperienze realizzate con le loro classi su tematiche relative all’argomento base del convegno, dalla scuola dell’infanzia all’università (in non poche occasioni sono intervenuti come comunicatori gli stessi studenti).
I convegni inoltre hanno sempre di più assunto un respiro nazionale, grazie alla partecipazione, come relatori, dei più bei nomi del pensiero geografico a livello delle università d’Italia; alla partecipazione, sovente anche come comunicatori, di iscritti provenienti da tutta Italia; alla risonanza che i convegni casalesi, tramite la mia persona, hanno avuto nei vari consessi geografici a livello nazionale ed internazionale, alle recensioni comparse sulle più antiche e prestigiose riviste geografiche italiane, in genere scritte dal Prof. Dionigi Roggero, mio vero e proprio braccio destro, che mi ha sempre con grande amicizia e competenza seguito, aiutandomi a superare momenti difficili, oltre che come apprezzatissimo relatore e responsabile delle lezioni itineranti sul terreno. Ho sempre trovato un valido appoggio nei sindaci e negli assessori all’istruzione e alla cultura che si sono via via succeduti. Ho ad esempio uno splendido ricordo di Carlo Baviera, che, con un rigore encomiabile, portava un saluto non formale ma che sapeva entrare nel merito delle tematiche del convegno; dopo di che seguiva dall’inizio alla fine i lavori del convegno.
Gli ultimi due convegni si sono svolti sotto l’Amministrazione Demezzi, nel 2011 sull’unità d’Italia e nel 2013 sul paesaggio e la cultura popolare visti in rapporto al processo di globalizzazione (ringrazio ancora “Il Monferrato” per aver seguito in modo esemplare questi due eventi). Ho avuto dal Sindaco Giorgio Demezzi una splendida collaborazione. Assieme abbiamo seguito l’iter dei convegni, assieme ci occupavamo delle richieste di finanziamento a Fondazioni legate ad Istituti bancari. Ma l’ho avuto vicino anche per le cose più spicciole ma pur sempre importanti. Ricordo che una volta, per l’ultimo convegno, mi risolse il problema di un filo elettrico che mancava per il momento serale di spettacolo. Un’altra collaborazione indispensabile l’ho avuta dalla mia preside, Rossana Gianella (che già nel 2008 aveva ospitato alla “Trevigi” il 10° convegno), facendosi carico dell’ 11° convegno come dirigente del comprensivo “Negri” e del 13° come dirigente del comprensivo “Anna d’Alençon”, oltre, ovviamente, alla collaborazione dei dirigenti amministrativi e al personale docente e non docente delle due scuole.
Come successivo convegno avevo pensato ad un tema come: La geografia verso l’Expo 2015. Pensavo di trovare analoga accoglienza da parte dell’attuale Sindaco e della sua Amministrazione. Così telefonai alla segreteria del Sindaco chiedendo, sul tema, un incontro, pregando di far intervenire anche gli Assessori all’Istruzione, Ornella Caprioglio, e alla Cultura Daria Carmi. Visto che il tempo passava e nulla succedeva, mi decisi a richiamare. Mi venne risposto che da parte del Sindaco mi si diceva di rivolgermi all’Assessore Caprioglio. E qui già emergeva la prima differenza con Demezzi, che mi aveva seguito passo passo e che aveva preso direttamente su di sé l’iniziativa. Balzava subito evidente che la Prof. Palazzetti riteneva il convegno di geografia cosa di scarsa importanza, sbolognandomi agli Assessori ( che pur io stesso avevo chiesto di convocare).
Mi reco allora dall’Assessore Caprioglio che mi dice in buona sostanza di non avere un euro da mettere su tale iniziativa, però, trattandosi di Expo ed essendo questa una delle numerosissime competenze dell’Assessore Carmi, di rivolgermi a lei. Cosa che, dopo un po’ di anticamera, ho fatto. Dopo avere brevemente illustrato all’Assessore (di nuova nomina) la storia dei convegni, le ho esposto il progetto per l’eventuale 13° convegno. Daria Carmi mi dice la piccola cifra che potrebbe stanziare per l’iniziativa, e lì finisce l’incontro. Nei giorni successivi, considerato anche la difficoltà a erogare finanziamenti o anticipazioni da parte di enti che erano intervenuti nelle precedenti edizioni, valuto che il finanziamento prospettatomi dall’Assessore Carmi è assolutamente insufficiente, pur cercando di risparmiare, per allestire un convegno dignitoso, in cui non venga meno l’efficienza e l’ampiezza di prospettive che aveva caratterizzato i precedenti incontri.
Secondo quanto affermato dal consigliere Demezzi nell’interrogazione del 3 giugno, forse in altri casi non si va tanto per il sottile a erogare contributi, e confesso che il dubbio è venuto anche a me, ma mi sono fermato lì, poiché ho sempre ritenuto, e mi son sempre comportato di conseguenza, che l’incarico che coprivo, come Presidente del Comitato – Laboratorio per la Didattica della Geografia, fosse un incarico istituzionale che mi poneva al di sopra delle parti (la geografia non è né di destra né di sinistra, è una scienza). Arrivai quindi alla conclusione: prendiamo atto che non ci sono più le condizioni per continuare dignitosamente i convegni di geografia, del resto 12 convegni, che han lasciato un segno positivo, in 25 anni di lavoro non sono poca cosa, posso essere comunque soddisfatto. Ovviamente comunico questa mia decisione all’Assessore Carmi.
Rimaneva, tanto più che il 12° convegno del 2013 sulla globalizzazione era destinato ad essere l’ultimo della lunga serie, il problema degli Atti. Dal convegno del 2000 su Letteratura e Geografia, dopo ogni convegno si son sempre fatti gli Atti; la prima volta in cartaceo, poi, per risparmiare, sempre in DVD. La procedura era che a me arrivavano i vari contributi, su cui io facevo i necessari controlli scientifici, quindi li passavo al capo Ufficio stampa del Comune Dott. Gabriele Degiovanni (che ancora ringrazio della collaborazione). Dopo di che ci trovavamo il Dott. Degiovanni ed io per mettere insieme il tutto e fare la base per l’uscita in DVD degli Atti (e qui il capo Ufficio stampa ha sempre fatto dei lavori informatici meravigliosi). Per esempio il Sindaco Demezzi non ha avuto nessun problema a stanziare le somme necessarie per gli Atti dell’11° convegno, ma anche, dimostrando grandi rettitudine e apertura mentale, per quelli del 10° che pure si era tenuto sotto un’altra Amministrazione di diverso orientamento politico. La stessa cosa abbiamo fatto, Degiovanni ed io, per gli Atti del 12° convegno.
A questo punto, pensando fosse una pura formalità, mi reco dall’Assessore Carmi, per comunicarle che per gli Atti è tutto pronto e che rimane da stanziare una esigua cifra per la pubblicazione sui DVD. A questo punto l’Assessore mi dice di non avere soldi. Io, interdetto, faccio notare che non si capisce come ci sarebbe stata una cifra, pur piccola, per fare un nuovo convegno, ed ora non ce n’è una, ben più esigua, per fare gli Atti del convegno che rimarrebbe l’ultimo della serie. Mi risponde: “Eh, ma un conto è l’evento, un’altra cosa, non altrettanto importante, sono gli Atti”. Confesso che mentre scendevo le scale per raggiungere via Mameli, ero letteralmente frastornato; mi chiedevo se avevo sognato o se avevo vissuto qualcosa di reale.
Possibile che un Assessore alla Cultura non si renda conto dell’importanza degli Atti del Convegno di Geografia di Casale? Vogliamo trascurare l’impegno mio e del Prof. Roggero; vogliamo trascurare il contributo dei relatori, tra cui la Prof. Maria Clotilde Giuliani dell’Università di Genova e il nostro Vescovo Alceste Catella; vogliamo trascurare il fatto che in questi Atti abbiamo inserito, come affettuoso e deferente ricordo, le relazioni dal 1998 al 2006 tenute ai convegni di geografia da SE Mons. Germano Zaccheo? Trascuriamo pure tutto questo. Ma negli Atti, nel settore Comunicazioni Didattiche, c’è il sangue, l’impegno, l’intelligenza, la volontà, l’amore alla scuola e ai giovani dei nostri insegnanti, di tutte le scuole pubbliche e paritarie di ogni ordine e grado, coi loro meravigliosi lavori, col loro riuscire a motivare ad un primo approccio alla geografia i bambini della scuola dell’infanzia, con lavori interessantissimi e coinvolgenti nelle scuole primarie e medie, con lavori ad altissimo livello, anche scientifico, delle scuole superiori. Come si può ignorare tutto questo?
Così è nata, da parte di un ex – Sindaco che tanto aveva fatto per i convegni, come Giorgio Demezzi, l’idea di rivolgere in Consiglio una interrogazione sulla questione. Demezzi, illustrando l’interrogazione, ha correttamente ed efficacemente ripercorso la storia dei convegni, rimarcandone l’importanza per il nostro territorio e concludendo col sottolineare l’assurdità del voler negare un piccolo stanziamento per la semplice stesura degli Atti.
Come si evince dal mio racconto, l’Assessore con cui avevo più trattato era quello alla Cultura, Daria Carmi, che però quella sera risultava assente (ritirata strategica?). La risposta viene affidata all’Assessore Caprioglio. Questa, cercando di sminuire l’importanza dei convegni al solo scopo evidente di giustificare la negazione del pur piccolo finanziamento per la stesura degli Atti (ché alla fine solamente di questo si trattava), ricorre ad alcune falsità e scorrettezze. Entriamo nel merito. Non corrisponde a verità che a partire dal 9° convegno (chissà poi perché proprio quello?) si sarebbe riscontrata una fase di stanchezza e di flessione dei convegni. Per la verità la partecipazione non è mai mancata, tanto meno nelle ultime edizioni: nel 10° convegno, alla “Trevigi”, dovemmo aggiungere delle panche in fondo, non bastando le sedie normalmente presenti in aula magna; nell’ 11°, al “Negri” non potemmo ospitare il convegno nella, pur bellissima, saletta a pianterreno, incapace di contenere tutti i convegnisti, e dovemmo spostarci nella grande aula all’ultimo piano; ma ancora di più è stato proprio l’ultimo convegno a registrare il più grande successo ed il più alto numero di partecipazioni. Le iscrizioni, che alla fine rasentarono le 200, continuavano ad arrivare, tant’è vero che col valoroso personale della scuola dovemmo fare molte nuove cartellette per i convegnisti e il Comune ci dovette mandare nuovo materiale (come le Guida di Casale) da donare ai partecipanti.
Un’altra evidente falsità è che i convegni avrebbero ad un certo punto perso smalto, ripetendo sempre la stessa formula. E’ vero il contrario: le novità via via non sono mancate. Ad esempio all’inizio le comunicazioni didattiche venivano concentrate in una mezza giornata; in seguito si sono suddivise per gruppi tematici; alla fine si è deciso di alternarle con le relazioni per dare loro, come meritavano, la stessa importanza e dignità delle relazioni. Le escursioni, tanto saggiamente guidate da Dionigi Roggero, hanno sempre offerto qualcosa di nuovo. Infine, nei due ultimi convegni, si sono aggiunti due momenti serali di spettacolo, graditissimi dal pubblico (ma quali sono le fonti dell’Assessore? Probabilmente un funzionario della Pubblica Istruzione; ma su quali basi?).
E’ pure assolutamente falso che io avrei chiesto una cifra spropositata alla Prof. Caprioglio per fare il convegno. Mi sono invece limitato a dire quale era la mia idea, sondando la disponibilità del Comune.
C’è poi stata la scorrettezza (questa, per la verità, molto grave). L’Assessore ha accusato il consigliere Demezzi di avere fatto una interrogazione ad personam, insinuando che l’interrogazione fosse ritagliata appositamente sulla mia persona e su miei personali interessi, mentre, come abbiamo visto, l’interrogazione si riferiva ad un evento che riguardava tutta la nostra comunità cittadina, a partire dal mondo della scuola e della cultura, tutto il nostro territorio, e, per certi versi, il territorio nazionale. L’Assessore ha poi allegramente sorvolato sul fatto che, su sua stessa indicazione, avevo trattato soprattutto con Daria Carmi. Sul tema centrale dell’interrogazione, cioè lo stanziamento di una piccola cifra per gli Atti, ha finito col non dire nulla a giustificare il no della Giunta. Ha fatto solo un piccolo e confuso cenno finale, per la verità poco chiaro. Non so se ho capito bene, ma mi pare abbia inteso dire che il Comune (bontà sua!) mi metterebbe a disposizione un computer dal quale io dovrei mandare in giro gli Atti per e-mail.
La proposta ha francamente qualcosa di grottesco: gli insegnanti che hanno lavorato, oltre che le scuole, han piacere di vedere valorizzato il lavoro che hanno svolto in un DVD che rimane a loro; lo stesso vale per i relatori. Inoltre io mi ripromettevo, partecipando a fine agosto ad un convegno nazionale di geografia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, di distribuire il DVD a personalità, uomini e donne interessate appartenenti al mondo della scuola e della ricerca, a professori di varie università italiane che saranno presenti, valorizzando una iniziativa della nostra Casale, e la bella figura la farebbe anche il Comune con l’intestazione degli Atti. E invece tutto ciò non sarà possibile.
A questo punto è venuta la replica dell’interrogante, che, dichiarandosi del tutto insoddisfatto e ribadendo il valore del Convegno e dei relativi Atti, si è chiesto come una persona intelligente come l’Assessore Ornella Caprioglio abbia potuto parlare di interrogazione ad personam. La sua conclusione è stata quella riportata da questo giornale (venerdì 5 giugno, p 6): “State dando contributi a chiunque e noi stiamo parlando di 300 euro per questi Atti: vergogna!”.
Io ringrazio il consigliere Giorgio Demezzi per essermi stato ancora una volta vicino. Non intendo esprimere una valutazione complessiva sull’operato della Giunta, fedele alla volontà, per l’incarico ricoperto, di voler essere super partes. Tuttavia, come cittadino, non posso non avere una preoccupazione: il fatto che falsità, scorrettezza ed arroganza non sono segnali positivi. Talora si inizia così, e si finisce col trovarsi di fronte ad una città sgovernata.