Un casalese che ti fa volare: Flavio Ottone movimenta migliaia di passeggeri verso le navi della Costa
di Luigi Angelino
I “Monferratini”, così si chiamano i lettori del bisettimanale Il Monferrato che partecipano alle crociere Il Monferrato-Stat, nei loro viaggi di trasferimento aerei hanno qualcuno che li sorveglia... Oltre al Padreterno si tratta di Flavio Ottone, casalese, che sul suo biglietto da visita sotto la “C” di Costa ha una lunga dicitura: “Head of Guests Air Planning & Operations. Revenue Management, Air & Sea, Itinerary Planning”.
In parole povere è il responsabile programmazione e operativo voli della Costa Crociere e in tale veste - a capo di un team di venti persone, con sede a Genova - movimenta migliaia e migliaia di passeggeri (“in Costa li chiamiamo ospiti”). Spieghiamoci meglio. Per alimentare navi come l’ammiraglia Costa Diadema (4947 passeggeri...) e le consorelle si organizzano anche molti voli di linea e charter verso i porti di imbarco; siamo stati testimoni recentemente del gran traffico aereo che ha fatto scalo all’aeroporto di Pointe à Pitre-Le Raizet in Guadalupa per salire sulla Costa Magica nel tour Le Perle del Caribe. “Vi ho seguiti fino all’atterraggio, poi sono andato a dormire tranquillo...”. Ci dice sabato Ottone in visita in Redazione, gli crediamo, è documentatissimo sugli orari.
Ottone nasce a Casale, Agro Callori, nel 1971 da Cesare e Liliana. Oratorio del Duomo (ricorda il parroco don Pierino Fumarco e il vice don Franco Cipriano), studi liceali, militare negli Alpini a Belluno (“compianta brigata Cadore”) e primo lavoro nel campo del turismo alla Quadrifoglio Viaggi di Casale (1991-1998). Il ricordo top: “Ho accompagnato un gruppo in Libia, le rovine di Leptis Magna, Tripoli, Deserto rosso....esperienza magnifica....si volava ancora via Djerba, Tunisia (c’era l’embargo) .... e poi via terra si raggiungeva Tripoli lungo una costa incontaminata....”. Una programmazione all’avanguardia per quel tempo.
Nel 1998 sposa Ombretta e ha due figli Giulia e Lorenzo. Per due anni rimane ancora a Casale come “travel agent’’ (così recita Linkedin, tutto in in inglese) alla Vince Viaggi.
Il pendolarismo inizia il 1° dicembre del 2000 con l’entrata in Costa; gavetta: non staccava i fogli daL calendario ma quasi, cioè i biglietti dalla stampante in collegamento con una rumorosa telescrivente. L’e-mail personalizzata è una prima vittoria e via via fino al ruolo di head, manager di una impresa che opera a livello planetario (pensate alle navi che fanno il giro del mondo, ai collegamenti per le tratte parziali...); tanti puzzle da incastrare; il tutto con molto entusiasmo e altrettanta passione senza badare a orari e a spegnere il telefonino che lotta coi fusi orari. In più c’è il delicato settore della negoziazione.
Al suo attivo ancora la conoscenza diretta di un decine di aeroporti, delle loro misure di sicurezza e di movimentazioni bagagli. Uno dei fiori all’occhiello della Costa (apprezzato, quasi con ammirato stupore, dai nostri crocieristi): la consegna della valigia all’aeroporto e il ritrovarla poi in cabina sulla nave e viceversa (fino ad ora ci è andata bene, o quasi, a Dubai è arrivata sulla Costa Fortuna con le ruote incrociate...).
Ottone è un pendolare (va tutti i giorni a Genova in auto) perchè ama Casale e un giorno ci vorrebbe tornare stabilmente: “Città e collina costituiscono un unicum che apprezzo molo”.
A Roma, all’Enac, hanno definitivamente approvato il potenziamento dell’aeroporto Cappa, incominciamo a farvi pagare le tasse aeroportuali e a guardare i bagagli...
Chissà.
FOTO. In vetrina il casalese Ottone, nel risvolto il video sull'aereo dei Monferratini che annuncia l'arrivo a Pointe à Pitre (Guadalupa) tra le isole dei Caraibi e il Golfo del Messico.