La vulp cun tre pioti

Da l’Esopo monferrino Zoofavole dialettali raccolte e scongelate, tradotte e commentate a cura di Pietro Giordano Odalengi (12)

La vurp, che ‘n dì l’ava pardì ‘na piotadren d’na tajola,

s’dava pi nen pas:“ades mi sun pi nen cula d’na vota,sun ‘na s-ciapin-a sopa e cme ch’a fassa tirà nan?

Qui i’è da disperarsi!

”Ma dop s’ascrola: “Vanta sapatasi!

Dop tùt i’è tanc treipè ch’i han facc carrierada quand chi portu la camicia nera.”

La traduzione (la volpe con tre zampe)

La volpe, che aveva perduto una zampa in una tagliola, non riusciva più a darsi pace: “Non sono più quella di prima. Sono ridotta ad una schiappa. Sono zoppa e c’è di che disperarsi”. Poi però si scuote: “Qui bisogna darsi una mossa. In fondo ci sono dei treppiedi che hanno fatto carriera solo perché indos-sano la camicia nera”.

il commento

Il tutto converge verso la stoccata finale contro quelli che, durate il regime fascista, ottenevano incarichi di presti-gio, non per meriti e competenza, ma per l’appartenenza al Partito.