di Giorgio Ferraris, portavoce de i “Democratici per Casale”
Egregio Presidente Portaluppi e Stimati Consiglieri, I Democratici per Casale da tempo sono preoccupati per lo stato fatiscente e pericolante degli immobili gestiti dall’Ente Trevisio e per questo si sono fatti carico di individuare nella trasformazione patrimoniale la soluzione idonea che, con l’alienazione dei beni non più strategici, consenta di reperire le risorse per restaurare sia la Scuola Media Trevigi che la Chiesa di Santa Caterina.
I Democratici per Casale, consapevoli dei problemi economici e delle difficoltà finanziarie a cui l’Ente è sottoposto, sono sorpresi nel riscontrare che l’attuale Consiglio di Amministrazione sembra aver completamente abbandonato la possibilità di alienare parte degli immobili di cui è gestore. Così facendo viene di fatto preclusa l’opportunità di reperire i fondi necessari per il restauro della Scuola Media Trevigi e per il recupero del patrimonio artistico della Chiesa di S. Caterina.
Peraltro tale processo di vendita era già stato discusso e deciso dalla passata amministrazione dell’Ente in stretto rapporto e collaborazione con il Comune, data l’urgente necessità di intervenire sulla scuola media, frequentata da oltre quattrocento studenti.
Si tratta di identificare gli immobili, come ad esempio Palazzo Vitta, peraltro sfitto, e quelli prospettanti su Piazza Castello, chiedere al Comune stesso la variante di valorizzazione urbanistica per poi procedere all’alienazione tramite asta pubblica e utilizzare il ricavato per offrire alle famiglie di Casale una scuola media in un completo stato di sicurezza e alla città il restaurato gioiello di Santa Caterina, singolare capolavoro del barocco piemontese.
E’ motivo di profonda amarezza continuare a leggere sui giornali locali il grido di allarme su danni cui sta andando incontro si importante patrimonio pubblico e d’arte quando ci sono le soluzioni per intervenire senza attendere risposte improbabili.
Con la presente i Democratici per Casale chiedono a Lei Presidente e al CdA di dichiarare, senza ulteriori indugi, se condivide la scelta evidenziata e come intende procedere per salvaguardare dall’imminente inverno e dal grave degrado il patrimonio artistico e storico che appartiene ai cittadini di Casale Monferrato.
Sicuri di ottenere al più presto una risposta esauriente e dovuta, per le responsabilità pubbliche del Cda, distinti saluti