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Crociera Monferrato Stat: a Trieste l'inquietante Miramare - Il piatto d'autore (Taccuino 4)

Sabato 27 ottobre, al porto di Trieste sono arrivati i Monferratini che hanno preso parte alla crociera "Terre Sacre e isole nel blu". Bagagli (non veloci), il pulman Stat ci porta a Miramare Voluto attorno alla metà dall’Ottocento dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo per abitarvi insieme alla consorte Carlotta del Belgio. Parcheggio e lieve (ce l'aspettavamo più corta) salita. Incomincia a piovere. Entriamo subito la sensazione unica (bravi) di una lussuosa dimora nobiliare conservatasi con i suoi arredi interni originari. Da attenti lettori della maxi storia della Marina ci intriga lo studio di Massimiliano d’Asburgo, noto con il nome di “Sala Novara”, in quanto riproduce il quadrato di poppa della nave Novara, utilizzata dall’arciduca nei suoi spostamenti come contrammiraglio della flotta austriaca. Spettacolare al primo piano la Sala del Trono è la stanza più grande all’interno del Castello: si sviluppa in altezza per circa dieci metri e in lunghezza per quindici metri. Decorata sul soffitto da capriate lignee, era destinata alla celebrazione di Massimiliano d’Asburgo quale imperatore del Messico e all’esaltazione della sua dinastia. Purtroppo è vietato fotografare ne posso farlo di nascosto (vigila un vigilante). Ritorno al bus e al centro del centro di Trieste che è è la piazza Unità d'Italia. Si trova ai piedi del colle di San Giusto, tra il Borgo Teresiano e Borgo Giuseppino. La piazza si apre da un lato sul Golfo di Trieste ed è circondata da numerosi palazzi ed edifici pubblici. Di pianta rettangolare, per superficie è attualmente la più grande piazza d'Europa che si affaccia sul mare. Affacciati sulla piazza, si trovano le sedi di diversi enti: il municipio di Trieste, il palazzo della Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia e la prefettura del capoluogo. al centro la Fontana dei Quattro Continenti realizzata dallo scultore bergamasco Giovanni Battista Mazzoleni. Fotografiamo una sposina dal velo svolazzante nella quasi bufera e ci corroboriamo al 'Caffè degli specchi'. La sua speciale e suggestiva atmosfera, che lo include tra i Locali Storici d'Italia, ci riporta indietro nel tempo quando ai suoi tavoli sedevano importanti letterati e protagonisti famosi della nostra storia... Ci confortiamo ancora di più con una merenda sinoira qualche tempo dopo a Soave all’azienda agricola Monte Tondo e ancora doni: il piatto d’autore (by Laura Rossi, raffigura Trieste) e una confezione di vino. Non è finita perchè al grill successivo appare Paolo Pia con l’ultimo Il Monferrato per tutti i crocieristi (in cabina ricevevano una sintesi). Un po’ il ricordo del clima di festa che si era creato sulla Costa Classica con il teatro, le danze, le serata a tema e da parte nostra i 'Tanti augur'i in occasione di anniversari (vedi taccuino 3). Domanda di tutti: Dove andiamo il prossimo anno? PER SAPERNE DI PIU' Miramare è una frazione del comune di Trieste, a circa 7 km dal centro cittadino. Prende il nome dal castello di Miramare e il parco ad esso annesso, al cui interno si trova pure un importante parco tropicale. Attorno al promontorio di Miramare si estende la riserva naturale marina di Miramare, istituita nel 1986. È una zona a protezione integrale, con un'estensione di 30 ettari, circondata da un'altra zona a protezione parziale, di altri 90 ettari, istituita nel 1994. Il castello è circondato dal un grande parco di circa 22 ettari caratterizzato da una grande varietà di piante, molte delle quali scelte dallo stesso arciduca durante i suoi viaggi attorno al mondo, che compì come ammiraglio della marina militare austriaca. Nel parco si trova anche il castelletto, un edificio di dimensioni minori che funse da residenza per i due sposi durante la costruzione del castello stesso, ma che divenne di fatto una prigione per Carlotta, quando perse la ragione dopo l'uccisione del marito in Messico. All'interno, il castello è suddiviso in numerose stanze. Il piano terra era destinato a residenza dell'Imperatore Massimiliano I e della consorte Carlotta, mentre quello superiore venne in periodo successivo adibito a residenza del Duca Amedeo d'Aosta, che vi abitò per circa sette anni e modificò alcune stanze secondo lo stile dell'epoca. Furono rimosse le insegne Imperial-Regie e sostituite con croci sabaude. Questo castello è risultato funesto per chi vi ha abitato: Massimiliano d'Asburgo partì per cingere la corona imperiale del Messico e vi morì, Amedeo partì per l'Impero d'Etiopia di cui fu viceré e morì in prigionia. Per questo il complesso non ha buona fama e si dice che nel 1945 il Governatore inglese andasse a dormire in una tenda nel parco. Il castello è descritto nella poesia Miramar di Giosuè Carducci, dedicata alla tragica sorte di Massimiliano d'Asburgo.

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Carlotta Prete

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