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Amministrazione

Borghi più Belli d'Italia: c'è la candidatura di Vignale

La decisione è stata presa nell'ultimo Consiglio comunale

Vignale approva la candidatura all'associazione I Borghi più Belli d'Italia

Vignale si gioca la carta della candidatura all’Associazione I Borghi più Belli d’Italia, azione portata mercoledì all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, e cerca di “bissare” i traguardi dei tre alessandrini già inclusi nell’ormai prestigioso elenco: Garbagna, Volpedo e, soprattutto, il monferrino Cella Monte.

Sorta nel 2001 su spinta dell’ANCI, l’iniziativa si costituì prima del “Club” e quindi nell’Associazione I Borghi più Belli d’Italia il cui “peso” specifico nell’arena turistico-ricettiva ha conosciuto una crescita esponenziale, fino ad abbracciare gli attuali circa 360 Comuni.

L’accesso e la concessione del marchio sono demandati a una specifica Carta di Qualità che, a sua volta, istituisce un elenco di criteri di ammissione. L’ente candidato a Borgo più Bello d’Italia non deve superare i duemila abitanti nel centro storico o nella frazione indicata e comunque non può registrare un complessivo di 15mila residenti.

Sul patrimonio artistico-architettonico, antecedente al 1939 almeno per il 70% degli edifici per regolamento, pendono poi le “richieste” di specifici connotati qualitativi: dall’aspetto urbanistico (qualità degli accessi al borgo, compattezza e omogeneità della massa costruita, preservazione del legame tra microsistema urbano, storicamente determinato, e ambiente naturale circostante) a quello architettonico (armonia e omogeneità dei volumi costruiti, dei materiali e dei colori delle facciate e dei tetti, delle “aperture” – porte, portoni, finestre, luci, e presenza di elementi decorativi simbolici). Non solo “estetica” e bellezza “sui generis”.

Nel “calderone” delle regole di ammissione finiscono tutte le politiche di valorizzazione, sviluppo, promozione e animazione dei propri “patrimoni”: ad esempio, la chiusura permanente o temporanea del borgo alla circolazione delle auto, la cura del verde, l’offerta ricettivo-commerciale e la presenza di artigiani d’arte, l’esistenza di un infopoint e l’organizzazione di eventi e manifestazioni originali e di qualità.

In tal senso, Vignale si avvantaggia dell’appartenenza alla core zone “Il Monferrato degli Infernot” dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato Unesco e dello status di “Comune Fiorito”, riconosciuto da Asproflor.

Approvata in Consiglio la candidatura, la palla passa al Comitato Scientifico dell’Associazione Borghi più Belli d’Italia, che effettuerà un sopralluogo, incontrerà il Sindaco e realizzerà un reportage video-fotografico per appurare l’effettivo soddisfacimento dei criteri di ammissione: un procedimento valutativo che comporta, comunque, una spesa da parte del Comune di 750 euro.

In caso di responso positivo, la quota annuale ammonterebbe a 1100 euro per i borghi fino da 501 a 1000 abitanti. Obbligatoria, infine, l’installazione del cartello ufficiale comprendente la denominazione e l’emblema figurativo del brand. 


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Ivano Nigra

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