Articolo »
Aree protette del Po
Il rischio di essere aggrediti: un corso per i guardiaparco
Come gestire i comportamenti violenti messi in atto dagli interlocutori
Il lavoro del guardiaparco è ricco di molte sfaccettature, ha tratti entusiasmanti di contatto con la natura, faticosi per via delle difficoltà legate al territorio di competenza, al clima. Possono anche esserci momenti di tensione, pericolo o disagio dovuti a comportamenti violenti da parte degli interlocutori. Su questo ultimo aspetto si è concentrato il corso di formazione - che ha visto coinvolti tutti i guardiaparco dell’Ente di gestione Aree protette Po piemontese - nella sede di Casale Monferrato.
“Rischio aggressione: gestire situazioni difficili con l’utenza e riconoscere i segnali critici” era il titolo che il consulente della formazione in materia di sicurezza ha dato alla giornata di approfondimenti teorici, casi pratici, simulazioni che hanno impegnato tutto il settore di vigilanza.
Come sottolineato dall’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, la violenza fisica rappresenta uno dei pericoli occupazionali più gravi. Tale fenomeno comprende insulti, minacce o aggressioni fisiche.
Se i singoli atti di violenza possono essere imprevedibili, lo stesso non può dirsi delle situazioni in cui tali atti hanno maggiori probabilità di verificarsi. Tra i fattori di rischio c’è l’attività a contatto con il pubblico, magari svolta in condizioni di isolamento.
Il programma del corso era molto articolato e comprendeva la descrizione di tipologie di contesti e di motivazioni all’aggressività, le reazioni di fronte al pericolo. Molto interessante il tema dei metodi per sapersi relazionare con un aggressivo, la giusta risposta per prevenire e/o disinnescare, le reazioni post-aggressione, la gestione dell’ansia, le azioni preventive. I corsi di formazione in presenza sono anche momenti di aggregazione, unione del personale che normalmente è diffuso su più sedi.
Guardiaparco a Pecetto
Nella sede del Comune di Pecetto di Valenza (in piazza Italia 1), sarà inaugurato il nuovo presidio territoriale del Servizio Vigilanza dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese.
«È un importante risultato per il controllo del Sito di Interesse Comunitario (SIC) Bric Montariolo, che interessa parte dei territori di Pecetto di Valenza e di Valenza», commenta Roberto Saini, presidente dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese.
Il Bric Montariolo, che si estende sugli ultimi contrafforti orientali delle colline del Monferrato, prospicienti la bassa pianura alessandrina e la Lomellina, è stato istituito principalmente per tutelare la presenza di un elevato numero di specie di orchidee: sono state censite fino ad ora 13 specie di orchidee selvatiche.
«Disporre di una nuova sede per i guardiaparco su un territorio così significativo dal punto di vista naturalistico garantirà un puntuale servizio di vigilanza e da qui prenderanno il via anche le attività di monitoraggio delle specie faunistiche e floristiche locali. Ringrazio l’Amministrazione comunale di Pecetto che ha messo a disposizione questa sede e che, da quasi dieci anni, collabora con l’Ente-Parco nell’organizzazione del Festival delle Orchidee spontanee che si volge proprio all’interno del SIC Bric Montariolo», ha concluso il presidente Saini.
Calendario aree protette
L’incontro a Pecetto di Valenza è stata anche l’occasione di presentare e distribuire le prime copie del Calendario 2024 “Un Parco di opportunità”. Una pubblicazione dedicata alle opportunità che le aree protette delle nostre zone con i servizi ecosistemici, i bandi di cofinanziamento, le misure del PSR, e il lavoro dell’Ente di gestione offrono al territorio, agli abitanti e fruitori. A breve il calendario sarà inviato ai Comuni e alle province del territorio di competenza, e condiviso con enti e soggetti con cui si è maggiormente collaborato durante l’anno che si è appena concluso. In copertina è possibile ammirare una bellissima foto scattata da Elio Cazzuli, volontario degli Amici del Parco, che si riferisce in modo esemplare a molte attività, in primis al progetto Life orchids appena concluso.
Profili monferrini
Questa settimana su "Il Monferrato"