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Detti e proverbi
Si allarga il progetto per “Proverbiarium”
Da un’idea di Flavio Giacchero e Luca Percivalle
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Forte del grande apprezzamento registrato durante l’inaugurazione dello scorso anno, l’installazione sonora “Proverbiarium - Museo dei detti e dei proverbi”, allestita a Palazzo Volta di Cella Monte, sede della Fondazione Ecomuseo Pietra da Cantoni, cresce e si arricchisce, con una nuova raccolta di voci registrata nelle comunità di Murisengo, Odalengo Grande e Villadeati.
Il progetto, firmato da Flavio Giacchero (fotografo, musicista ed etnomusicologo) e da Luca Percivalle (regista e antropologo visivo), non si limita a conservare uno spicchio di eredità culturale recuperata nel Monferrato casalese, ma mira ad estenderne i contenuti per poi condividerli col pubblico. “Le voci degli abitanti del territorio trasformano i proverbi in un’esperienza viva, un ponte tra passato e presente che parla al cuore della comunità” spiega Percivalle.
“A completare l’opera, poi, ci sono i ritratti delle persone che hanno prestato la propria voce e che, nella loro varietà espressivo-culturale, andranno ad arricchire l’installazione, aggiungendone un ulteriore livello di connessione tra le parole, le persone e il territorio”. L’installazione, visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 8 alle 22 sotto il portico di Palazzo Volta a Cella Monte, ospita attualmente circa 350 proverbi proposti dagli abitanti di Cella Monte e Rosignano Monferrato e, presto, si arricchirà di ulteriori 260 detti/proverbi raccolti a Murisengo, Villadeati e Odalengo Grande. Di questi, circa 120 sono stati registrati nelle Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado di Murisengo, grazie a un coinvolgimento attivo di bambini, genitori e nonni, anche, ospiti della casa famiglia Pianeta Anziani di Robella d’Asti.
“Questo ampliamento non rappresenta solo un accrescimento culturale, ma anche un’opportunità per riflettere su ciò che accomuna le persone, quindi, parole e insegnamenti che, pur espressi in lingue diverse, raccontano un’unica storia di saggezza e umanità”.I proverbi raccolti, per la maggior parte in dialetto monferrino, si allungano anche fuori regione e nazione andando a ricomprendere quelli veneti, sardi, liguri, siciliani, calabresi, rumeni, nigeriani, ucraini, albanesi, moldavi, spagnoli e inglesi, per una raccolta davvero multiculturale, a dimostrazione che, pur nelle differenze linguistiche, esistono valori e insegnamenti universali.Il progetto, infatti, si propone di salvaguardare le radici culturali del territorio, evitando che la memoria collettiva venga dispersa.
“Tramandati di generazione in generazione, i dialetti non sono solo espressioni linguistiche, ma strumenti di saggezza che guidano la vita quotidiana, insegnando il rispetto per se stessi, per gli altri e per il territorio” conclude Percivalle.
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