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La multinazionale della Giustizia. Contatti fra magistrati italiani e brasiliani per indagini comuni

Dopo la «multinazionale delle vittime» dell’amianto potrebbe ora nascere una «multinazionale della giustizia». È il risultato - in un certo senso insperato - della trasferta che la scorsa settimana ha portato in Brasile i rappresentanti dell’AFEVA Bruno Pesce, coordinatore del Comitato Vertenza Amianto e Nicola Pondrano, insieme ai magistrati della Procura di Torino Sara Panelli e Gianfranco Colace autori (con il pm Raffaele Guariniello) della monumentale indagine che ha portato alla condanna dei vertici di Eternit. Una serie di appuntamenti pubblici, incontri, convegni che hanno messo in contatto sindacalisti, funzionari del ministero del lavoro e tanti magistrati con i togati italiani. L’aspetto particolarmente rilevante è che l’indagine della Procura di Torino ha moltissimi aspetti di internazionalità, conseguenza in un certo senso diretta della struttura multinazionale dell’Eternit particolare. Crimini e responsabilità E ciò ha una valenza importantissima dal punto di vista giudiziario, perché gli stessi documenti che hanno inchiodato lo svizzero Stephan Schmidheiny alle sue responsabilità in Italia sono virtualmente validi anche negli altri Paesi in cui la multinazionale operava. «Chiamare di fronte alle proprie responsabilità la multinazionale anche in Brasile avrebbe un effetto dirompente», commenta Bruno Pesce, e trasformerebbe di fatto la vertenza e il processo italiano in una vertenza davvero internazionale prospettando dice «una multinazionale della giustizia». Cosa che potrebbe davvero far temere a quanti fanno ancora affari con l’amianto avendo ormai la certezza di mettere repentaglio la vita di lavoratori e cittadini che si profili la certezza di essere chiamati a rispondere dei loro crimini. E in un futuro non remoto. «Ma anche per i lavoratori italiani che hanno lavorato in Brasile - e quindi per la giustizia italiana - ci potrebbero essere sviluppi molto importanti», commenta Pesce, «da questo scambio di informazioni, di documenti, di perizie che si profila fra le strutture giudiziarie dei due Paesi» L’iniziativa di Legambiente E venerdì alle 21 al Teatro Civico di Trino si svolgerà un incontro pubblico organizzato dal gruppo di Trino di Legambiente dal titolo «Eternit, storia di un disastro italiano. Aspetti Sanitari, giuridici e ambientali». «A pochi giorni dalla “storica” sentenza del tribunale di Torino, Legambiente ha voluto mettersi a disposizione per raccontare ai cittadini di Trino e del basso vercellese la storia della Eternit di Casale», spiega un comunicato stampa. Relatori saranno gli stessi Bruno Pesce e Nicola Pondrano (presidente del Fondo vittime amianto dell’Inps), che spiegheranno con testimonianze dirette, «cosa ha significato combattere per il lavoro e contemporaneamente per la vita, affrontando drammi personali e morti, in nome della giustizia e della verità», anticipa un comunicato stampa. In apertura di serata verrà proiettata il film-documentario «Polvere. Il grande processo dell’amianto», di Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller. La serata sarà anche l’occasione per dar voce a due giovani ricercatori universitari, Ruggero Vigliaturo, trinese, e Alessia Bertana, che illustreranno alcuni aspetti giuridici, socio-sanitari e scientifici della vicenda.

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Carlotta Prete

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