Santarcangelo-Casale 3-1. Decidono gli episodi, ma il risultato non cambia
Raramente, in questi ultimi sette anni di fedele simbiosi con i colori nerostellati, è capitato di approcciare un commento su una partita del Casale senza molta voglia di scriverlo. A incidere in negativo sull’umore non è certo la stanchezza post-rientro dalla Romagna. Colpa del risultato? Questo è un fattore che innegabilmente condiziona, ma solo in parte. Così come del resto la classifica che, a undici giornate dalla fine, è tutto fuorché irrimediabile, perlomeno in ottica play-out. Dito puntato sulla prestazione della squadra? Nossignore, perché la prova dei neri, seppur poco entusiasmante, è stata encomiabile sotto il profilo dell’impegno. Si è visto ben di peggio e sono stati in particolare gli episodi negativi, fischi arbitrali compresi, a condizionare il 3-1 in favore di un Santarcangelo quasi incredulo di fronte a tanta grazia. Oltretutto è emerso anche qualche inevitabile progresso rispetto al match interno contro il Vallée d’Aoste di quindici giorni or sono, un match cruciale e letteralmente regalato alla formazione di Benny Carbone, forse perché giunto troppo a ridosso dell’approdo in panchina di Buglio e della chiusura del mercato.
UNA RIVOLUZIONE INOPPORTUNA
A sconfortare realmente, per venire al nocciolo della questione, è il modo in cui il Casale – inteso come progetto sportivo e societario – continua a essere costantemente bistrattato. Dalla ingenua Foppiani a Di Stanislao, passando per un Goveani corresponsabile dell’attuale stato di cose, si è andati di male in peggio. Non può essere un caso se, dall’insediamento ufficiale dell’entourage romano-napoletano in poi, sono giunti un pareggio e poi quattro sconfitte consecutive, di cui tre contro dirette concorrenti nella corsa salvezza, con 11 reti al passivo in quattro partite dopo che se ne erano incassate soltanto due nelle precedenti 5 gare (tre delle quali contro le prime della classe!). Suvvia! Dopo il miracolo dicembrino di una squadra rianimatasi dal baratro e capace di conquistare ben 10 punti in 5 partite - ovvero la metà del bottino stagionale complessivo - serviva acquistare un centravanti e poco altro, perché quel gruppo che si abbracciava compatto prima delle partite aveva trovato una sua identità reale, ora nuovamente smarrita. Dopo la rivoluzione suicida, ora l’unica vera garanzia è il lavoro di Buglio, Colombo e Brancaccio (tutti senza bacchetta magica, ahinoi!) che sicuramente non mancherà e che si spera possa dare frutti immediati, già a partire da Casale-Monza di domenica prossima. Sotto il profilo atletico non ci dovrebbero essere problemi, a patto di non disperdere anche il lavoro effettuato dal preparatore David Chiodo, colui che nel 2007 portò la squadra in gran forma fino alla finale play-off di Serie D di fine giugno. I tanti nuovi arrivi giungono da esperienze diverse, oltretutto con poche partite nelle gambe, non tenerne conto sta costando caro.
SCONFITTA CONDIZIONATA DAGLI EPISODI
Come già detto, nel raccontare la gara di Santarcangelo non è comunque possibile prescindere dagli episodi. Perché se dopo una manciata di secondi, sotto una pioggia scrosciante, Lasagna - ennesimo capitano stagionale - avesse trovato il gol, invece di centrare in pieno la parte bassa della traversa, forse saremmo qui a raccontare un’altra storia. Dopo quello sfortunato lampo, la partita si è trascinata senza emozioni fin quasi alla mezz’ora, quando su una punizione da trequarti per il Santarcangelo, nella classica mischia in area, il direttore di gara Ceccato (con due “c”!) ha ravvisato un calcio di rigore di cui nessuno si era accorto. Il Casale ha accusato il colpo, non è riuscito a cambiare immediatamente passo e ha subito il 2-0 prima del riposo.
NARDI FESTEGGIA PARANDO DI … TESTA!
Al rientro dopo l’intervallo, Buglio ha scelto di inserire l’esterno Taraschi per l’interno Colella (uno dei sette acquisti di gennaio schierati dal primo minuto, oltre che uno dei quattro under nella formazione titolare), accentrando Siega e avanzando ancor di più Ficarrotta a supporto di Lasagna. La mossa ha consentito all’estroso numero dieci nerostellato di rendersi maggiormente incisivo e proprio un gran destro dell’ex Trapani, dopo soli cinque minuti, ha beffato Nardi. Il portiere dei padroni di casa (soprannominato simpaticamente “Pagliaccio” dai suoi tifosi per il suo look), nell’occasione ha festeggiato le 250 presenze in gialloblù e ha messo la ciliegina sulla torta con una una parata incredibile: una respinta istintiva con la testa (!!!), su incornata perentoria di Moretto. Cose mai viste! Dopo la promettente sfuriata esauritasi nei primi venticinque minuti della seconda frazione, i nerostellati hanno purtroppo rallentato il ritmo, sono rimasti in dieci e hanno incassato il definitivo 3-1, anche perché Palumbo e Ficarrotta si sono ritrovati con il passare dei minuti alle prese con i crampi: nulla di sorprendente, visti i lunghi periodi di inattività, ma è proprio su questi dettagli che si decidono le sorti di una stagione e non ci capacitiamo del fatto che un consulente esperto quale Gigi Pavarese possa aver sottovalutato questi basilari aspetti.
SANTARCANGELO – CASALE 3 - 1
Marcatori: 26’ Anastasi (S) su rigore, 42' Graziani (S), 49’ Ficarrotta (C), 87' Bazzi (S) su rigore.
Santarcangelo (4-3-1-2): 1-Nardi; 2-A.Fabbri, 3-G.Rossi, 5-Bamonte (60’ 15-Papa), 6-Benedetti; 4-Obeng, 7-Baldinini (c), 8-Oliboni (79’ 16-Bazzi), 10-Canini; 9-Anastasi (75’ 18-Pieri); 11-Graziani. (Andreani, Montresor, Locatelli, Severino). All. Cuttone.
Casale (4-5-1): 1-Gabrieli; 2-Capelli, 5-Lanzolla, 6-Moretto, 3-Casale; 10-Ficarotta (83’ 18-Tulimieri), 11-Colella (46’ 17-Taraschi), 4-Palumbo, 8-Giunta, 7-Siega (63’ 15-Pani); 9-Lasagna (c). (Ruzittu, Monaco, Cristiano, Mascioli). All. Buglio.
Arbitro: Ceccato di Bassano del Grappa (Viello di Padova e Regazzo di Treviso).
Note: giornata fredda e piovosa, con scrosci insistenti, terreno leggermente allentato. Spettatori 400 circa, fra i quali una quindicina di sostenitori nerostellati, oltre a Di Stanislao senior e junior. Santarcangelo in maglia a bande verticali gialloblù, pantaloncini e calzettoni blu; Casale in completo biancostellato. Prima dell’inizio del match è stato osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Carmelo Imbriani. Espulso al 79’ Moretto per doppia ammonizione. Ammoniti Oliboni, Canini, Papa, Palumbo, Giunta e Lasagna. Recupero: 0’+5’. Angoli: 2-3 (1-1). Occasioni gol: 5-5 (3-1).