Articolo »

• Lettere
• 31 ottobre 2009
• Casale Monferrato

L’ Asl 21 di Casale Monferrato è stata soppressa a seguito di decisioni prese dall’alto senza il coinvolgimento della gente ovvero degli utilizzatori, aspetto gravissimo a cui poi si deve aggiungere anche la non conoscenza del territorio da parte di chi ha formulato il progetto di soppressione. Il tutto in nome di una fantomatica razionalizzazione che di fatto si è trasformata in irrazionalità. Veniva in tal modo soppressa una Istituzione fondamentale per Casale Monferrato ed il suo territorio, collegamento altresì di rilievo con Comuni limitrofi di altre Province, centro di aggregazione quindi di una pluralità di territori, con valenze di ritorno di carattere economico e di riferimento commerciale, culturale e produttivo ed occupazionale facilmente intuibili. Era peraltro facile comprendere come la costituita Asl Unica AL di fatto avrebbe visto spostare nel resto della Provincia il centro degli interessi, delle decisioni e degli interventi in materia sanitaria, pregiudicando ed indebolendo via via le strutture anche Ospedaliere del nostro Ospedale S. Spirito. Si poteva pensare che gli effetti negativi si sarebbero sentiti a distanza di qualche anno ed invece l’impatto è stato quasi immediato, come la maggior parte delle persone operanti nel settore, e non solo esse certamente, stanno constatando sistematicamente. L’importanza della nostra Asl 21 aveva dunque riguardo sia ad aspetti territoriali-istituzionali, sia ad aspetti inerenti la miglior e maggior qualità dei servizi. Non abbiamo letto raffronti con gli altri Ospedali della Provincia da parte di chi ha sostenuto e sostiene la rilevanza di una Unica Asl Provinciale, ma solo cosa si sarebbe finora fatto per l’Ospedale di Casale: i raffronti ed i confronti metterebbero in evidenza forme progressive di disparità di interventi a danno nostro. Così come non sono stati elencati gli aspetti negativi che sono sotto gli occhi di tutti, ma solo quelli positivi o presunti tali. La Asl Unica poi, per la sua enorme complessità dovuta anche a zone distantissime fra di loro oltreché non omogenee, è oggetto di critica non solo nei Casalesi ma anche in altre parti della Provincia, perché la sua funzionalità è discutibile. La Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato e La Lista Civica Nuove Frontiere assolutamente autonome ed indipendenti da ogni e qualunque Partito o Aggregazione Partitica, hanno sempre sostenuto la necessità della esistenza della Asl 21 di Casale Monferrato e ritengono sia essenziale che essa venga ricostituita nelle modalità che opportunamente potranno essere effettuate. Pertanto, L’Associazione Nuove Frontiere di Casale Monferrato si rivolge a Lei Sig. Sindaco, a Voi Componenti la Giunta, a Voi Consiglieri Comunali perché non si perda l’opportunità che si sta presentando, sicura che vorrete lottare e batterVi per il raggiungimento di questa grande finalità. A coloro che ritenessero di essere contrari, Nuove Frontiere rivolge un particolare, caloroso invito, affinché rivedano il loro giudizio esaminando la situazione presente e pensando al futuro sulla base di valutazioni che siano libere da ogni indirizzo preconcetto: modificare le proprie opinioni, quando si ritiene che così sia giusto e doveroso, non solo è manifestazione di maturità e di saggezza ma è anche la più grande espressione di DEMOCRAZIA: Riconoscere un errore e quindi correre ai ripari è la risposta corretta che ci si aspetta dalle Istituzioni appartenenti a tutti i livelli! Il saper ascoltare, il sapere confrontarsi, non devono essere considerati elementi di debolezza ma al contrario! Le Istituzioni che sapranno veramente far partecipare alla Cosa Pubblica i Cittadini, saranno premiate! Per L’Associazione Nuove Frontiere di Casale Monferrato Il Presidente Alberto Riccio Per La Lista Civica Nuove Frontiere Il Consigliere Comunale di Casale Monferrato Carlo Caire