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  • 29 giugno 2015
  • Casale Monferrato

Legambiente interviene sull'ampliamento della discarica Bazzani

Pubblichiamo l’intervento di Legambiente Casale in merito all’ampliamento della discarica Bazzani. In attesa dell’incontro da noi richiesto a Consorzio casalese rifiuti, Cosmo e Comune di Casale Monferrato vogliamo anticipare il nostro pensiero in merito al ventilato ampliamento della discarica Bazzani. Legambiente, quando nei primi anni Novanta si trovò ad affrontare l’emergenza rifiuti dettata dalla fine della discarica Baraccone, assunse una posizione aperta alla discussione sulla nuova discarica, anche se già allora si era convinti dell’assurdità di scavare enormi buche per interrare “rifiuti” con conseguente consumo di suolo, spreco di energia e di risorse. Chiedemmo alle istituzioni che la nuova discarica rispondesse a requisiti ben precisi sia nella scelta che nella gestione del sito. Chiedemmo l’impegno che si avviasse da subito una politica che portasse a una drastica riduzione dei rifiuti con l’avvio della raccolta differenziata e un’attenzione alla prevenzione, con la riduzione dei rifiuti a monte (riduzione degli imballaggi, ad esempio). Purtroppo si è perso tempo prezioso. L’avvio della raccolta differenziata è stato lento e difficoltoso. Il successivo passaggio alla raccolta domiciliare “porta a porta” ha permesso di fare un salto arrivando all’attuale 58,41 %. È comunque ancora distante il traguardo del 65% e, tanto più, l’obiettivo dell’80%. Siamo, però, fiduciosi che il passaggio alla tariffazione puntuale possa garantire un salto di qualità e possa far prendere corpo al principio comunitario delle quattro R (riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero) che altri territori hanno già sperimentato e offerto come esempio durante il recente convegno sul tema della gestione dei rifiuti, promosso da Consorzio, Cosmo e Comune di Casale Monferrato. La proposta di ampliamento (raddoppiamento o forse anche di più?) dell’attuale discarica ci trova, oggi, nettamente contrari, principalmente per i seguenti motivi: non corrisponde a quanto previsto dalla normativa europea che indica nella discarica un metodo residuale per trattare i rifiuti. non corrisponde all’idea di futuro da consegnare alle nuove generazioni che la coscienza civile ed ecologica ci impone; non ci sembra una risposta opportuna, allo stato attuale delle nostre conoscenze, all’eventuale rischio di una nuova emergenza rifiuti; inoltre i dati presentati per giustificare tale emergenza ci sembrano confusi e ci pare non prendano in considerazione gli effetti di una raccolta differenziata che arrivi al traguardo dell’80%; è contraddittoria: da una parte il Consorzio annuncia l’avvio del progetto di tariffazione puntuale per rendere più efficace la raccolta differenziata, dall’altra Cosmo propone di far ricorso a un sistema obsoleto e dannoso per l’ambiente concepito come se la raccolta differenziata, le metodologie e le tecnologie innovative per il trattamento dei rifiuti non esistessero. Ciò detto, poiché non fa parte della cultura della nostra associazione abbandonarci a una protesta non motivata, chiediamo che si apra subito un confronto pubblico. Chiediamo che ci sia trasparenza assoluta nella discussione e nelle scelte: che si apra da subito un tavolo di confronto del quale chiediamo di far parte; che si avvii un vero percorso partecipativo dove i cittadini del territorio dei quarantaquattro Comuni del Consorzio rifiuti possano esprimere pareri qualificati in considerazione del fatto che il ciclo di rifiuti è totalmente pubblico.

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Michele Castagnone

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