Musica "at home" con Caccamo al Teatro Sociale di Valenza
di Massimo Castellaro
Appuntamento d’eccezione, sabato 1° novembre, ore 21, al Teatro Sociale di Valenza dove approderà Giovanni Caccamo, artista prodotto da Caterina Caselli e Sugar Music ma lanciato da Franco Battiato, che ascoltò i suoi brani nel 2012, decidendo di accompagnarlo come produttore artistico.
Caccamo, che proporrà “Live at Home 2.0”, a seguito dell’incontro con Battiato ha così aperto i concerti del tour ‘Apriti Sesamo’ del noto musicista nelle città di Milano, Padova, Ravenna, Reggio Emilia, Roma, Firenze, Genova, Ragusa, Catania, Palermo, Messina, Salerno, Latina e la data speciale al Nelson Mandela Forum di Firenze di Franco Battiato feat. Antony & The Johnsons. Il primo “Live at Home” è risultato essere un successo umano e mediatico per svariati motivi; numerose le case che hanno accolto l’iniziativa in tutta Europa.
Emozione, contatto, dialogo, scambio umano; hanno parlato del tour, tra gli altri, Rosario Fiorello e numerosi organi di informazione: a Parigi la data è stata fatta a casa di Gherardo Felloni, direttore creativo accessori Miu Miu; a Zurigo, protagonista è la casa di Kurt Metzler, noto scultore di fama mondiale; a Milano, la performance è avvenuta nel laboratorio di Velasco Vitali; ricordiamo anche Elisabetta Sgarbi e Giovanni Robustelli.
Nella città dell’oro si svolgerà al Teatro Sociale, che la nuova gestione intende trasformare in un luogo aperto facendola divenire la ‘casa’ dei valenzani e degli amanti della cultura in genere. E non a caso, lo spettacolo sarà aperto ai soli possessori di una delle carte (che sostituiscono i tradizionali abbonamenti) per la stagione in corso, quindi da 20, 100 o 250 euro (chi non la possiede ne potrà acquistare una la sera stessa e assistere al concerto, nda); quindi coloro che al teatro di Valenza sono ‘di casa’.
Già, perché per ospitare ‘Live at home’, concerto della durata di 45 minuti, occorre abitare in Italia o in una Capitale Europea, avere un pianoforte in casa, in uno spazio abbastanza ampio e avere passione per la musica e per l’ascolto.
Voler coinvolgere e condividere con amici e conoscenti un evento emozionante, curioso e divertente.
«Un modo - spiegano i sostenitori del progetto - per valorizzare i rapporti umani e sostenere la passione di un giovane talento, senza dover spendere soldi e senza alcun filtro mediatico. Tante anime, tanti respiri uniti dalla musica in uno spazio intimo comune».