Articolo »

Autore francese

Piancerreto “maison” dello scrittore Gatti

L’inaugurazione della mostra “Tizia!”alla Casa del Poeta

Letizia. La madre del Poeta a cui è dedicata l’esposizione

In una Piancerreto silenziosa e verdeggiante, lambita dal bosco e dal tempo che scorre lento nella calura agostana, torna a respirare di vissuto e di reminiscenze ancestrali la Maison de l’écrivain et de la litérature nonché la Maison Musee del drammaturgo, scenografo, regista, giornalista, poeta e scrittore francese Armand Gatti.

Per la seconda volta, verrà eccezionalmente aperta al pubblico la casa di Gatti che, per 55 anni (dal 1960 al 2015), fu per lui laboratorio di pensiero, studio, lavoro e creatività, in un contesto di pace naturale e di energia vitale data la bosco. Piancerreto fu per Gatti il rifugio ideale per sfuggire dalla pressione parigina e per dare forma e pienezza alle sue opere. A Piancerreto, Gatti era anche solito invitare i suoi assistenti e gli attori per preparare gli spettacoli. 

Per l’occasione, presso la Casa del Poeta verrà inaugurata l’esposizione “Tizia!” (immagini, installazioni, documenti ed epistole) interamente dedicata alla madre Letizia, per ripercorrere il tragitto di una bambina povera cresciuta nelle colline del Monferrato (Castel San Pietro 6 marzo del 1896) emigrata in Francia e poi ritornata in quel di Piancerreto (Cerrina Monferrato) fino all’ultimo dei suoi giorni. La vita di una “cantastorie” che, quando aveva finito rassettare la cucina, era solita poggiare la fatica su una seggiola posta all’angolo del tavolo e, con lo strofinaccio di lino sistemato sulle ginocchia, liberare le parole leggere in una fluttuosa narrazione accompagnata dalla vitalità a quelle dita, agili e silenziose, protagoniste di una sorta di danza ritmata che, operosa, sfilava la trama tessuta, un lato dopo l’altro, di quel telo bianco compagno di faccende e di pensieri.

Fil rouge della mostra è la “fame” che, dalle colline monferrine alla Francia, rappresentò un tempo sostanziale, lungo e sofferto della vita di Letizia. “Nella Alpi marittime, Letizia è donna di servizio e la sua vita è fatta di bucati, di parquet ben sfregati, di preghiere e di rosari” scriveva il figlio Armand. Nella sua scrittura, la madre apparve solamente dopo la sua morte; in particolar modo, nella Parole Errante e nella serie di quattro testi consacrati all’emigrazione italiana: “L’anarchie comme tettement d’ailes” (L’anarchia come battito d’ali). Testi nei quali si resta turbati per il tormento indotto dalla fame, appunto, e dalle difficili condizioni di una vita di periferia. Diverso, invece, è l’approccio che caratterizza il poema “Il tuo nome era Letizia”, una preghiera che diventa segno ed espressione di riconciliazione. 

Il Monferrato, nelle origini e nella riconciliazione della famiglia di Armand (tra Castel San Pietro e Cerrina Monferrato), rappresenta uno spaccato della natura e dell’essere di Gatti, meglio raccontate dall’esposizione della mostra Tizia! visitabile domenica 13 agosto, unitamente alla Casa del Poeta nella quale sono conservate oltre 25mila pubblicazioni letterarie, incluse le sue, e numerosi souvenirs de voyage raccolti in giro per il mondo, in particolare, nell’Oriente asiatico. 

Per l’occasione, verrà anche lanciato il prossimo evento “1924/2024: 100 ans Armand Gatti”, l’esposizione di volumi, teatro e cinema in occasione dei cent’anni dalla sua nascita (26 gennaio 1924 a Monte Carlo). 

A seguire (ore 18) concerto di M-JF nel parco di casa Gatti. Ingresso libero.


Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Enea Morotti

Enea Morotti
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!