«Il Brasile è fra i maggiori Paesi utilizzatori, estrattori ed esportatori dell’amianto nel mondo. Dal 2000 oltre 50 importanti città e 10 stati su 27 ne hanno vietato l’utilizzo nel proprio territorio (in Italia si è iniziato con la messa al bando nel comune di Casale nel 1987 poi con legge nazionale 257 del ‘92). Il 10 agosto è iniziato il “Julgamento de Ações de Constitucionalidade das Leis estaduais e municipal de banimento do amianto”. Alla prima udienza ha partecipato anche una delegazione dell’AFeVA di Casale».
Ad annunciarlo è proprio l’AFeVA di Casale: «Nella notte scorsa (in Brasile l’orologio è 5 ore addietro) l’ultima votazione, 8 su 10, ha da un lato validato la legge dello stato di San Paulo che ha bandito l’uso dell’amianto e dall’altro ha messo in mora la legge federale che ne ha consentito finora il cosiddetto “uso controllato”.
La messa al bando dell’amianto in Brasile si sta finalmente concretizzando grazie alla lunga lotta dei familiari e delle vittime da amianto collegati con l’ABREA (Associazione Vittime Amianto brasiliana, sorella dell’AFeVA) che ha visto la crescente partecipazione di parti importanti della società civile e delle istituzioni brasiliane fra le quali le associazioni dei procuratori e dei magistrati del lavoro, parlamentari,sindacati, medici, ecc. Naturalmente assieme alla grande soddisfazione, la mobilitazione continua».