Sala: un pesante contributo ricordato al cimitero e in Municipio
di Luigi Angelino e Dionigi Roggero
Appuntamento con il sindaco di Sala Claudio Saletta per ricordare il pesante tributo di Caduti pagato dalla piccola comunità collinare nella prima guerra mondiale. I loro nomi sono ricordati nella lapide posta sulla facciata del palazzo comunale di Sala sotto questa iscrizione commemorativa: “Ad immortale ricordo dei Salesi che nella vittorioso guerra del 1915-1918 invitti morirono per l’Italia e per la civiltà latina”.
E’ posta a fianco di quella che ricorda il tenente colonnello Tommaso De Cristoforis, morto insieme a 500 soldati italiani nel 1887 a Dogali in Abissinia, che a Sala “veniva ogni anno a rinfrancarsi in seno alla famiglia nei brevi ozi autunnali”. Recentemente aggiunta un altro importante riconoscimento: la targa col testo in tre lingue che ricorda l’iscrizione dei paesaggi vitivinicoli nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco.
Dopo una breve visita all’archivio comunale nell’antico forno con arco gotico ci trasferiamo con il sindaco Saletta, accompagnato dalla moglie Lella Gaviati, al cimitero.
Al centro la stele con i nomi dei caduti (sono stati aggiunti i nomi di Rei Luigi e Borlo Tommaso) e le date di costruzione e restauro (ottobre 1948, giugno 1999 e aprile 2010).
Passando davanti alle tombe delle famiglie Fava e Melotti torna in mente la struggente vicenda di Luigi Melotti della Bossola, ricostruita da Alessandro Allemano nel libro “Storie e memorie della Sala” su documenti donati al Comune dalla nipote di Firmina Melotti. Luigi vide partire per la guerra i tre figli Ettore Riccardo e Remo, oltre ai due generi Gildo Gaviati (parente della moglie del sindaco), e Pietro Fava. Quest’ultimo, classe 1889, dopo aver preso parte alla spedizione italiana in Tripolitania, torna a casa, nel giugno 1914 sposa Firmina Melotti, ma poche settimane dopo viene richiamato e muore un anno dopo, nel giugno 1915, sull’Isonzo per ferita di arma da fuoco.
Prima di uscire un breve sguardo alla cappella storica, dove riposano esponenti delle famiglia Bonardi, Giachino, Alliana e Gatti, nel ricordo dei legami con la celebre pittrice francese Élisabeth Vigée Le Brun (la figlia Julie aveva sposato in seconde nozze Cesare Bonardi di Villanova Monferrato).
L’elenco dei Caduti
Questo l’elenco dei Caduti di Sala: Asp. Uff. Piano Giuseppe; ser. mag. Crova Dante; ser. Aceto Celestino; cap. Piano Dionigi; sol. Bonelli Aristide; sol. Bonelli Carlo; sol. Borlo Pietro; sol. Botto Luigi; sol. Bragantini Carlo; sol. Fava Pietro; sol. Borlo Giuseppe; sol. Francia Carlo; sol. Ganora Carlo; sol. Massola Giulio; sol. Melotti Vincenzo; sol. Pastore Giuseppe; sol. Piano Giuseppe; sol. Piano Luigi; sol. Rei Pietro; sol. Robbio Giuseppe; sol. Zeppa Pietro; sol. Melotti Francesco. Alessandro Allemano aggiunge altri nomi: Angelo Borlo, disperso nella conca di Plezzo; Pietro Imarisio, sepolto a Ponte di Legno, Luigi Quirino morto nell’Ospedale militare di riserva di Casale e i due fratelli ufficiali Giuseppe e Camillo Caire, la cui famiglia è legata a Sala. Giuseppe morì nel novembre 1917 nell’ansa di Zenson di Piave durante la ritirata di Caporetto ed ebbe la medaglia d’argento al valor militare. Camillo, ragazzo del ’99, perse la vita nel settembre 1918 a Valfurva (Sondrio) in un infortunio per causa di guerra.