Il bilancio di coach Griccioli: «Novipiù, una stagione da protagonisti!»
di Paolo Zavattaro
Tra i lunghissimi e toccanti applausi che domenica scorsa, alla fine di gara-4 contro Pistoia, il pubblico del PalaFerraris - tutto in piedi - ha tributato ad ogni singolo giocatore della Novipiù, uno speciale, affettuosissimo e prolungato, è stato dedicato a coach Giulio Griccioli, il timoniere di questa squadra che ha condotto con abilità e sicurezza in una stagione esaltante e per molti aspetti memorabile.
Arrivato a Casale la scorsa estate dopo avere firmato un contratto con scadenza annuale, il tecnico senese, insieme al direttore sportivo Marco Martelli ha subito accettato una sfida non facile: riaccendere l’entusiasmo del “popolo juniorino” dopo la delusione per la fugace e amara esperienza in Serie A, allestendo una squadra che, per qualità tecniche e doti umane, sapesse divertire, coinvolgere e appassionare il pubblico in ogni battaglia. Scommessa vinta, come tante altre.
A poche ore dalla conclusione dei play-off, Giulio Griccioli, prima di fare ritorno a Siena per trascorrere alcuni giorni con la famiglia, ha voluto ripercorrere le tappe salienti di un anno intenso e ricco di emozioni.
«È stata una stagione importante che ci ha visti protagonisti, forse in maniera inattesa rispetto ai pronostici della vigilia, sempre a ridosso dei primissimi posti e per qualche tempo anche in vetta alla classifica. Abbiamo chiuso la regular season al terzo posto, posizione che abbiamo poi confermato anche nei play-off, il secondo risultato di sempre della società in questa serie.
La sconfitta contro Pistoia brucia, senza dubbio, ma al tempo stesso sono sereno perché non abbiamo dato il massimo in ogni occasione...».
Una stagione intensa, appassionante, segnata da infortuni importanti, da quelli di capitan Pierich e di Rodney Green nella prima parte, fino alla lussazione alla spalla di “Povka” Butkevicius nella semifinale dei play-off: «Siamo passati in mezzo a numerose tempeste: dal lungo stop di uno dei nostri americani, che in quel momento era reputato come il più forte straniero del campionato, all’infortunio che ha fermato il lituano nelle gare chiave della serie contro Pistoia, tuttavia in ogni circostanza il gruppo ha dato sempre risposte importanti dal punto di vista umano oltre che tecnico. Nell’arco del campionato, e specialmente nei play-off, tuttavia, è stato possibile risolvere rapidamente alcuni problemi fisici grazie al nostro staff medico e alla competenza di Tomaso Lionti e di Francesco Gioia».
Tante le scommesse vinte, si diceva, ad iniziare dalla scelta dei due giocatori d’oltreoceano, «grazie anche al preziosissimo lavoro di Marco Martelli. Il suo operato mi è stato di grande aiuto per tutta la stagione, in quanto è stato un trait-d’-union costante con la squadra consentendo a me e a tutti di lavorare nelle condizioni migliori».
Dopo avere ricordato la splendida stagione di Casper Ware, MVP di LegDue alla prima esperienza europea e la crescita di Butkevicius («un’altra scommessa vincente...»), coach Griccioli cita poi Niccolò Martinoni che, dopo l’intervento della scorsa estate, ha recuperato la condizione ottimale diventando, nella seconda parte del campionato, uno degli elementi cardine della squadra. «In un momento cruciale della stagione ha avvertito che da parte di tutti c’era grande fiducia nella possibilità di un suo rilancio e allora è riuscito a tirare fuori le cose migliori...».
Il tecnico sottolinea poi la crescita e i miglioramenti palesati da tutti gli altri giocatori, citandoli uno ad uno, con una menzione particolare per i “senatori” Pierich e Malaventura, punti di riferimento costanti e un grande esempio per il gruppo in ogni circostanza.
Un affettuoso ringraziamento lo rivolge ai suoi assistenti Andrea Valentini («si è messo al servizio del club con grande umiltà dopo l’esperienza come capo allenatore nella passata stagione e mi ha dato grande carica in tutte le partite con la sua serenità») e Lorenzo Pansa e poi al giovane ed efficiente staff della Junior: «Al mio arrivo ho trovato una organizzazione già rodata che in ogni occasione ha dato un valido supporto in tutti gli aspetti logistici e organizzativi impegnandosi moltissime nelle varie attività proposte nel corso dell’anno, da JC Campus Project agli stage di aggiornamento con i tecnici».
Un altro ringraziamento al presidente Giancarlo Cerutti e a Guido Repetto, «che hanno avuto per me e per il mio lavoro parole molto belle. La cosa di cui vado più fiero è l’essere stato parte di un grande gruppo di persone e di avere guidato una squadra che ha sempre dimostrato cuore, orgoglio, carattere e la voglia di non tirarsi mai indietro.
A Casale mi sono trovato bene: ho sempre avvertito stima nei miei confronti e di questo voglio ringraziare tutti. In Monferrato si vive bene, la gente e cordiale e fa sentire a proprio agio che, come nel caso mio o dei giocatori, si trova a vivere per un certo periodo lontano dagli affetti».
Di questa stagione Griccioli porterà con sè «l’entusiasmo del pubblico casalese che è cresciuto partita dopo partita. I nostri tifosi ci hanno sempore sostenuto con calore e affetto fino alla serata intensissima di gara-4 contro Pistoia nel quale ci ha incitati e applauditi nonostante la sconfitta che ci ha costretti a uscire dai play-off. Se una delle scommesse era proprio quella di far rinascere la passione del pubblico dopo la sfortunata esperienza della scorsa stagione, direi che ci siamo riusciti, tutti quanti insieme - società, squadra e staff - con impegno, sacrificio, orgoglio, reagendo ad ogni sconfitta e togliendoci delle belle soddisfazioni, con umiltà e la voglia di andare oltre i nostri limiti».
Il futuro? «Attendo di incontrare, a breve, la società: per il momento non faccio programmi. Chissà?... »
Un professionista leale, schietto e capace che ha conquistato il cuore dei tifosi rossoblù. L’augurio è quello di rivederlo presto in palestra, con un nuovo progetto da tradurre in schemi e geometrie di gioco. Possibilmente ancora qui, a Casale.
(foto Enzo Conti)