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Rassegna

Con “Bookolica” si abbinano libri e cocktail a Trino

Con Torta, Ceriotti, Di Sigismondo

Primo appuntamento della nuova stagione della rassegna “Bookolica” giovedì scorso al Bar Cose Buone di Trino, tra libri e cocktails. Tre gli autori che hanno dialogato con il direttore artistico Raffaele Borghesio: Barbara Torta - alias Nora Grant - con “Melodia perfetta di note stonate”; Giovanna Ceriotti con “Pezzi di vetro”; Fulvio Di Sigismondo con “Città d’acciaio”. Il doppio cocktail proposto ai presenti, dal barman Nicolò Tricerri, è stato l’Americano, dedicato al pugile Primo Carnera e il Negroni “sbagliato”, l’aperitivo forse più conosciuto al mondo, nato a Firenze. Il romanzo di Giovanna Ceriotti è stato tra i 40 finalisti al Premio Campiello. Un romanzo che scava in profondità «con temi che riguardano tutti noi, come amore, amicizia e sentimenti, con personaggi semplici, protagonisti del vivere quotidiano. Racconta la vita di una coppia, l’innamoramento, l’amore e poi la fine, con i pezzi di vetro che possono continuare a vivere in un modo differente. Ho voluto raccontare questa storia, collocata nel presente, dal punto di vista maschile». 

Il libro di Nora Grant, è un genere romance o rosa: «I miei libri nascono dai miei sogni. Sono appassionata di cinema, scrivo come se fosse un film, con un ventaglio di superlativi... Il titolo? Rappresenta semplicemente la colonna sonora che ho voluto dare al libro. Per scriverlo ho preso spunto dalle mie amiche, è anche un libro di amicizia e scriverlo mi ha fatto un sacco ridere e spero che diverta anche chi lo legge. Scrivo di cose che fanno ridere perché so cosa vuol dire piangere. Perciò nella scrittura ho bisogno di leggerezza». Il volume di Fulvio Di Sigismondo rievoca i fatti del G8 di Genova. «Nel 2001 abbiamo avuto un problema perché su questa città si è abbattuta una tempesta che ha lasciato una ferita profonda. È la storia di un rapporto difficile tra un padre commissario di Polizia e un figlio no-global. Nel prepararmi per questo romanzo mi sono imbattuto in una frase ricorrente da parte dei testimoni: “La mia vita non è stata più quella di prima”. In quei giorni del luglio 2001 è andato in crisi il rapporto con le istituzioni. Non è un libro di cronaca, ma una storia inventata, per rivivere quelle giornate, affinché non vengano dimenticate. La ricerca della perfezione da parte delle autorità generò invece il caos, fino all’evento irreparabile della morte di Carlo Giuliani in piazza Alimonda, alle ore 17,27 di venerdì 20 luglio 2001. Credo che questa pagina vada riletta e rivissuta, non occultata come spesso è avvenuto in questi anni». Le letture di alcuni stralci dei libri sono state curate da Elisa Caramella della libreria dell’Arca di Vercelli. 

Un secondo appuntamento è già previsto per il 28 settembre (ospiti Cristina Origone, Silvano Nuvolone e Chiara Ferraris), mentre da ottobre la rassegna avrà una cadenza mensile per tutto l’arco dell’anno. 


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