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Martedì 18 giugno
Enzo Amich: sospeso dalla Camera... salva una vita
Ironia della sorte: era il suo primo giorno di sospensione dalla Camera. Eppure, il provvedimento disciplinare irrogato a seguito del parapiglia in aula ha permesso all'on. Enzo Amich di salvare una vita umana.
Era lunedì mattina quando il deputato monferrino, assieme a sua figlia Matilde, si stava dirigendo verso Montecitorio che, benché sospeso, aveva deciso di raggiungere ugualmente per incontrare i colleghi. Passando per Villa Borghese, Amich si è imbattuto in un signore sulla 70ina intento a chiedere disperatamente aiuto per un uomo, uno spagnolo di 59 anni, riverso a terra privo di segni di vita.
"Era in una pozza di sangue, esanime - racconta Amich - Dopo l'arrivo delle forze dell'ordine mi sono assunto la responsabilità di provare a rianimarlo, l'ho messo in posizione di sicurezza, gli ho liberato la bocca dal sangue, era totalmente inerme. A quel punto, in accordo con il 112 con cui sono rimasto al telefono in vivavoce, sono partito con il massaggio cardiaco, loro mi davano il ritmo e dopo 3-4 minuti ha ripreso a respirare. Sono andato avanti e dopo circa 20 minuti è arrivata l'ambulanza. Il cuore aveva ripreso a battere. Quell'uomo è stato trasportato all'Umberto I e operato d'urgenza. Ora è in terapia intensiva".
L'on. Amich è stato anche contattato da Palazzo Chigi ricevendo le congratulazioni per il gesto: "Ho capito quanto è importante che gli operatori della sicurezza siano formati e tutelati a livello legislativo - spiega Amich - È stato un momento di aiuto corale: chi chiedeva aiuto, chi portava l'acqua, chi dirigeva il traffico, chi guardava mia figlia... tutti insieme per far ripartire quel cuore".
Infine, un sassolino dalla scarpa legato alla vicenda della rissa alla Camera: "Sono stato strumentalmente attaccato per aver fatto parte della Folgore: ebbene, è lì che per la prima volta ho imparato a fare quella manovra che ha salvato quell'uomo".
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