Quando, il 20 ottobre 1863 a Mirabello venne inaugurato il Piccolo Seminario di San Carlo, alla cui direzione il vescovo di Casale mons. Luigi Nazari di Calabiana aveva chiamato don Michele Rua, futuro successore di don Bosco, Pietro Ricaldone non era ancora nato. Figlio di Luigi e di Candida Raiteri nacque sette anni dopo, il 27 luglio 1870, l’anno stesso del trasferimento del collegio da Mirabello a Borgo San Martino.
Il padre, uomo di carattere e vicesindaco del paese, era un agiato agricoltore, mentre la madre si preoccupava per la vivacità del giovane Pietro, abilissimo nell’arrampicarsi sugli alberi intorno alla casa.
Fece i primi studi nel collegio salesiano di Alassio, poi in quello di Borgo San Martino dove conobbe don Giovanni Bosco, che raggiunse a Torino al termine del triennio di teologia presso il seminario casalese. Per vent’anni, come quarto successore del Santo, fu alla guida della Congregazione salesiana, dando notevole impulso alla formazione spirituale e professionale dei giovani e allo sviluppo degli istituti di cultura superiore, in particolare dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), di cui Don Ricaldone fu il primo Gran Cancelliere. Fece due volte il giro del mondo, portando in ogni paese la parola di don Bosco e creando ovunque gli istituti professionali con personale specializzato. Per questo ebbe in Italia molti meritati riconoscimenti, tra cui la “Stella d’oro” al merito rurale e quella al merito della scuola, cui si aggiunse l’approvazione di molti altri paesi. Pietro Ricaldone morì a Torino il 25 novembre 1951. Dopo qualche anno, il 30 settembre 1956, a Mirabello veniva inaugurato il monumento opera dello scultore Collino alla presenza di Gianni Agnelli e Vittorio Valletta. L’amicizia con Giovanni Agnelli si era rafforzata il 3 luglio 1938, a cinquant’anni dalla morte di don Bosco, con la posa della prima pietra nella periferia di Torino dell’Istituto intitolato alla memoria di Edoardo Agnelli, figlio di Giovanni Agnelli, il fondatore della FIAT, morto tre anni prima in un incidente aereo. In una recente ricerca sul contributo dato dai salesiani piemontesi durante l’occupazione tedesca alla protezione di ragazzi ebrei, il direttore dell’Istituto Storico Salesiano don Francesco Motto auspica per il quarto successore di don Bosco il riconoscimento di “Giusto fra le Nazioni” per l’importante e silenziosa azione di tutela di tanti giovani ebrei a Valdocco (perquisito due volte dai tedeschi, fortunatamente senza esito) e nelle case salesiane piemontesi dove essi erano continuamente trasferiti con una migrazione mai interrotta e che non lasciava alcuna traccia.
UN TOUR SALESIANO
In occasione del recente Viaggio d’autore a Mirabello (vedi ns. sito internet, sempre 2013) sul piccolo Seminario di San Carlo (oggetto di una serie di iniziative lo scorso fine settimana), abbiamo avuto occasione di incontrare in Municipio con il sindaco Luca Gioanola, Paolo Ricaldone, consigliere comunale e capogruppo di maggioranza, cugino di terzo grado don Pietro Ricaldone, quarto successore di don Bosco.
Il legame è il nonno Fedele cugino primo di don Pietro.
In Comune grazie all’efficienza del personale è già pronto l’atto di nascita di Pietro Lorenzo Ricaldone, figlio di Luigi (fu Francesco), vicesindaco facente funzione, nascita avvenuta nella “casa di sua abitazione sita in questo abitato nella Contrada Rovere al numero 9”. Testimoni: Luigi Ricaldone (fu Giuseppe) e Pietro Gabotto, maestro comunale.
Segretario comunale che riceve l’atto Evasio Provera, notaio.
Ci regalano anche un calendario con foto storiche, tra cui l’inaugurazione del nuovo municipio nel 1937, presso casa Bocca. Rendiamo poi omaggio al vicino monumento a don Pietro Ricaldone, di fronte a San Michele, il progetto di sistemazione, ci dice il sindaco, è dell’ing. Carlo Provera, padre di Rosetta Loy.
In via Rogna è aperta San Sebastiano e ne approfittiamo. E’ la prima parrocchiale del paese funzionante dal 1474 al 1562, quando si completò il grande edificio dedicato a San Vincenzo.
Molti i ricordi salesiani: quadri rappresentanti don Bosco, don Michele Rua (primo direttore nel 1863 del collegio di Mirabello e primo successore di don Bosco), san Domenico Savio e un grande busto di don Pietro Ricaldone.
Infine andiamo alla casa che in facciata ha il busto di don Pietro Ricaldone, la lapide è stata posta da Paolo Ricaldone medico, cugino primo di don Pietro, nella casa abita il nostro Paolo.