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Sabato il taglio del nastro

Inaugurata la nuova Big Bench a Casa Battia di Murisengo

La panchina gigante n. 361 denominata colle Belvedere

Tutti sulla nuova Big Bench (foto Chiara Cavagnolo)

In una dimensione decisamente bucolica, evocatrice di una tradizione contadina tutt’oggi viva e pulsante, sabato 29 giugno, a Casa Battia di Murisengo, è stata inaugurata la Big Bench Colle Belvedere, pensata e realizzata da Simone, Elisabetta e Piero dell’Azienda Agricola Vitivinicola Cerrano. E’ la panchina gigante numero 361 e si presente nei colori del cielo e delle nuvole, per trasmettere quel percepito di pienezza del sentimento e di universalità del pensiero, che la dimensione vasta, sconfinata e immensa del cielo stesso sa garantire. Tutt’intorno, poi, degradano tasselli variegati di un puzzle naturale armoniosamente disegnati dagli architetti del paesaggio, quali sono, i contadini, così come apprezzato dal vicesindaco Maria Fosson durante il taglio del nastro, sorretto dai bambini Mia e Filippo.

Il suo strategico posizionamento/orientamento, infatti, consente una visuale sconfinata che, oltre i filari, si allunga sulle dolci colline avvolte da coltivi, boschi e svettanti campanili, fino a raggiungere le Alpi Marittime e il Monviso fino alle Graie. Ed è in questa terra che, trasudante di storia, bellezza e vocazione contadina, gli ecosistemi si alternano e si confondono, preservandone le valenze più belle.

Perfettamente integrata nel paesaggio, costruita dalla carpenteria Roccatello e dalla falegnameria Borgo, “la nuova Big Bench sarà rinnovato motivo per la visita di Murisengo e del Monferrato che, nei suoi diversi angoli, sa sempre riservare suggestioni nuove, ambienti unici e paesaggi incantevoli” ha aggiunto la Fosson. “Ci piace pensare che quanti si allungheranno fino a Casa Battia, e si siederanno su questa panchina gigante, potranno dimenticare un po’ dei loro affanni e riscattare la bellezza del tempo lento, puro e ritrovato” ha detto Piero.

“Questa bella Big Bench e la cornice che la perimetra sono il frutto di un lavoro a più menti e mani. Per questo, oltre ai Roccatello e Borgo, un grazie va all’impresa Tamagnone per la balconata, a Gianni Bertuola per il livellamento, a Rosita e Roberta per la concessione di parte della superficie dedicata, a Renato per il suo instancabile aiuto, a Chiara per il testo, a Luigi Francia per il generatore e ad Enrico Tizianello per cassa e microfoni, oltre all’Asd I Cinghiali per aver co-sostenuto l’impegno di spesa”. Raggiungere la Big Bench è facile. Parcheggiando l’auto nella piazzetta di Casa Battia, si attraversa una breve radura prativa, per poi infilarsi tra i filari e, seguendo la stradina campestre, arrivare al Colle Belvedere. Al taglio del nastro, accanto al vice sindaco Fosson, l’assessore Chiara Cane, il capogruppo Gino Vitale e i consiglieri Monica Quilico e Maria Chiara Molino. Presenti, anche, le associazioni: Alpini, Elleboro, Centro Ricreativo San Candido, Polisportiva, Na stizza ‘d Sorina, I Balot e l’Asd I Cinghiali. Tra gli altri, anche il vice brigadiere di Murisengo Emanuele Centracchio col carabiniere Giuseppe Minnalà, oltre all’Ambassador Big Bench Community Project Gianni Montanari. In giornata, è seguita la visita dell’Ambassador Barbara Segino.

Passaporti e timbri disponibili presso l’Azienda Cerrano (di fronte al parcheggio della frazione) e al Ristorante San Candido.


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Ramona Bruno

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