Titti Palazzetti: «Urgente approvare la modifica al Codice Penale per i disastri ambientali»
Dall'ufficio stampa del Comune di Casale riceviamo e pubblichiamo
«Ora il Parlamento dia corso al disegno di legge per introdurre il nuovo reato di disastro ambientale».
È questo il primo pensiero del sindaco di Casale Monferrato, Titti Palazzetti, a poche ore dalla deposizione delle motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione dello scorso 19 novembre, che aveva visto la prescrizione dei reati imputati allo svizzero Stephan Schmidheiny per la vicenda Eternit.
«Prendiamo atto delle motivazioni, che comunque erano già contenute nella sentenza letta lo scorso novembre, ma rimane la nostra convinzione che il diritto può fare giustizia; la Corte di Cassazione aveva tutti i margini per confermare le pene previste nei primi due gradi di giudizio».
Ma il sindaco Titti Palazzetti, come all’indomani della sentenza, pensa al futuro: «Il nostro compito, ora, è insistere affinché il Parlamento dia corso, così come mi è stato assicurato dai presidenti del Senato e della Camera, al disegno di legge sul nuovo reato di disastro ambientale: non possiamo continuare ad avvalerci di leggi e codici degli anni Trenta del secolo scorso. Nel frattempo il mondo è cambiato e non è più sostenibile accettare che ci siano persone e aziende che inquinano e che possano andarsene indisturbate: chi inquina deve pagare, sia i danni ambientali sia i danni alla popolazione. È una battaglia non solo per Casale Monferrato, ma anche per Taranto, Augusta, la Terra dei fuochi e tutte quelle zone d’Italia colpite nel profondo dai disastri ambientali perpretrati con disinvoltura nei decenni».
E sul versante giudiziario: «La città di Casale Monferrato proseguirà nell’appoggiare i cittadini, Raffaele Guariniello e le associazioni dei familiari vittime amianto, e in particolare l’Afeva, nelle battaglie giudiziarie, a partire dal processo cosiddetto Eternit bis. Non lasceremo soli chi ha pagato il prezzo più alto da questa triste vicenda».
E per concludere, il sindaco Titti Palazzetti ha voluto ricordare quanto già affermato pochi giorni fa, all’indomani della firma del decreto della Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque del Ministero dell’Ambiente per lo stanziamento di oltre 64 milioni di euro per la bonifica dall’amianto: «Dopo la sentenza shock della Cassazione, Casale Monferrato e i Comuni del territorio non si sono arresi e hanno combattuto, con ancora più determinazione e fermezza, per avere giustizia. La città ha pagato un prezzo troppo alto in questi anni. Una risposta, chiara e concreta, era necessaria e il Governo ce l’ha data. Sono ancora molte le questioni da affrontare sul tema amianto, a partire dalla ricerca e dalle cure per i malati, ma poter attuare la bonifica totale del territorio è un traguardo importante e fondamentale. Sara la nostra priorità e ci impegneremo con tutte le nostre energie per raggiungerlo».