Soppressione Tribunali: nuovo attacco dei presidenti degli Ordini al Governatore Cota
Fra una settimana, con la soppressione dei “Tribunali minori”, si compirà il destino di una delle più sciagurate riforme che la Giustizia abbia subito.
Avremmo preferito che ciò fosse quantomeno accompagnato se non dalle sentite scuse, quantomeno da un mesto silenzio, non certo nostro, ma di certa politica arrogante e, soprattutto, inconcludente.
Invece abbiamo dovuto ancora subire i toni trionfalistici dei proclami del Governatore Cota, fattosi inopinato ed improvviso paladino e garante della salvezza di un solo Tribunale (Alba) sui 7 soppressi nella sua regione, salvo essere clamorosamente “sbugiardato” nel giro di 48 ore dal Ministro Cancellieri, che – pur di evitare lo “strepitus” di ulteriori ostruzionismi – dapprima ha concesso una sospensione del “trasloco” per poi regalare un contentino (“zuccherino” dice lui) di due anni per esaurire le carte pendenti e fare fagotto per destinazione Asti.
Un risultato, un’ autentica presa per il naso, assolutamente scontati, data la protervia sin qui manifestata dal Ministero, ed un “flop” politico di dimensioni inaudite per il Governatore della regione più massacrata d’Italia da questa riforma (7 Tribunali + 9 sez. distaccate + un bel po’ di Giudici di Pace spazzati via come insetti molesti).
Complimenti, Presidente Cota.
Questo è il risultato di una biennale indifferenza Sua e della pressochè totalità degli esponenti politici regionali, tutti quanti in coro presi a giocare “a Shanghai” fra mille distinguo, ma e però, dissociandosi qui e là ma non troppo (e solo a parole) dai superiori ordini a fronte delle istanze invece urlate a gran voce dal territorio per mantenere garantito un servizio essenziale per una società civile, salvo “tifare” ed adoperarsi sottobanco per la salvezza del tribunale del proprio orticello.
Questo è il risultato del non sapersi assumere la responsabilità di un’opinione e la coerenza di difenderla dovunque e comunque. Adesso, solo adesso (mai prima..!) il Presidente dichiara alla stampa: “..sono contrario alla riforma delle circoscrizioni giudiziarie, anche perché i criteri utilizzati sono completamente sballati..” e cerca di giustificarsi dei suoi favoritismi asserendo di “fare la battaglia per tutto il territorio”, salvo subito contraddirsi dicendo di aver sostenuto i due tribunali più importanti (sic!) tra quelli soppressi…
Ma chi glielo ha detto..? In base a quali dati e parametri lo ha deciso? Conosce i dati dei flussi, costi e risultati di efficienza, potenzialità di assorbimento di ulteriori carichi di lavoro degli altri? Lo sa quanti dei Tribunali soppressi erano stati classificati e premiati fra i migliori dallo stesso Ministero per “produttività”?
Le sa, queste cose, un Governatore che da un lato inneggia alla salvezza di un ufficio e dall’altro taglia i collegamenti ferroviari con il Tribunale accorpante per gli altri (v. ad es: Saluzzo-Cuneo)...?
Due anni fa lo convocammo in 17 Presidenti degli Ordini e gli spiegammo, non certo come veggenti ma come operatori di buon senso del settore, esattamente quel che si sta verificando adesso, chiedendogli di intervenire pesantemente con la forza della sua rappresentatività politico-istituzionale su un iter riformatore che avrebbe condotto all’attuale disastro per Alba come per tutti.
E allora, dove è stato in questi due anni?
Sparito.
Quando mai si è curato di consultare il “suo” territorio, che gli offriva a piene mani le prove concrete di questo suo (presunto) pensiero? Se la riforma era “sballata”, con che coraggio, se non per probabili motivi elettorali prossimi, ha deciso all’ultimo momento di saltare sul cavallo grigio delle istanze (guarda un po’…) di un’area che si difende spendendo le sue carte di (pur meritevole, per carità) potenza economica, snobbando le altre zone, gli altri cittadini della “sua” regione, che lavorano sodo, producono e pagano gli stessi tributi degli altri ?
Grazie, Presidente..! Grazie Onorevoli vari di ogni schieramento (sia chiaro!) che avete da un lato proposto e dall’altro votato questa legge delega e un grazie ai Consiglieri Regionali latitanti ovvero pronti ad osannare analogo pensiero.. Grazie da parte dei cittadini meno abbienti che, provenendo da luoghi lontani e se non muniti di mezzo proprio e senza trasporto pubblico adeguato, dovranno pernottare in albergo per poter raggiungere in orario di udienza il Tribunale, grazie da parte delle imprese e da parte dei cittadini che vedranno allungati i tempi per ottenere la loro sentenza e vedranno moltiplicati dello stimato 800% su media nazionale i costi delle notifiche e dei procedimenti esecutivi! Grazie da parte delle famiglie già in difficoltà per la presenza di una persona incapace che dovranno spendere fior di tempo, fatica e denari per raggiungere un Giudice Tutelare, e così via…
Cari politici, noi ci permettiamo di parlare a chiare lettere, senza tessere di partito in tasca ed in modo trasversale proprio perchè rappresentiamo centinaia di colleghi e, tramite loro, decine di migliaia di clienti, cittadini comuni ed operatori economici, ognuno con i propri interessi e con la propria idea politica, ma tutti – dicasi proprio tutti - accomunati, invece, dalla frustrazione di essere stati declassati, derubati, rapinati di un servizio sacrosanto per uno Stato che si definisce civile ed avanzato.
Derubati con il contributo della vostra complice assenza e dei vostri indesiderati spot elettoralistici e con una riforma voluta da nessuno, se non da taluni poteri forti ai quali nessuno di voi è stato capace di “mettersi di traverso”.
La gente lo sappia. E noi saremo lì, in piazza, a ricordarglielo alle prossime elezioni.
Pietro Caire (Presidente Ordine Avvocati di Casale Monferrato)
Maurizio Bonatesta (Presidente Ordine Avvocati di Saluzzo)
Piero Piroddi (Presidente Ordine Avvocati di Acqui Terme)
Piero Jemina (Presidente Ordine Avvocati di Mondovì)
Enrico Zani (Presidente Ordine Avvocati di Tortona)