Sarà realizzato un arretramento dell’argine attuale in corrispondenza della Cascina Consolata di Terranova, ponendo così rimedio alla strozzatura dell’area golenale e riducendo di trenta centimetri il livello di piena nella sezione dei due ponti di Casale. Il nuovo argine che sarà raccordato con il sistema già esistente avrà una lunghezza di oltre un chilometro e un’altezza di quattro metri rispetto al piano campagna. Il programma di interventi messo a punto dalla Regione Piemonte e dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po (A.I.Po) prevede una spesa di 3 milioni di euro; la progettazione attualmente in corso sarà completata in autunno e già entro il 2010 inizieranno i lavori che sono destinati a durare due anni.
Queste informazioni sono state rilasciate dall’assessore regionale Daniele Borioli durante il sopralluogo effettuato mercoledì 10 febbraio sull’argine della Consolata con l’ingegnere Carlo Condorelli e il geometra Eligio Di Mascio dell’A.I.Po. «Si tratta di un intervento importante – ha spiegato Borioli – che si colloca all’interno di un piano straordinario di messa in sicurezza delle città piemontesi dal rischio idrogeologico: 115 milioni in tre anni, 60 dei quali già nel 2010. Dell’intera somma 25 milioni sono destinati complessivamente al territorio alessandrino e 3 alla risoluzione, nei primi anni della prossima legislatura regionale, di gran parte delle problematiche di rischio nel Casalese».
Il provvedimento è arrivato, ha continuato l’assessore, al termine di numerosi confronti tecnici per individuare la migliore soluzione ai gravi problemi emersi durante le alluvioni del 1994 e del 2000 quando nel tratto casalese del Po l’acqua arrivò quasi alla sommità degli argini con allagamenti estesi di Oltreponte, Popolo e Terranova. «L’azione dell’Aipo, nell’immediatezza degli eventi, è stata quella di provvedere alla realizzazione delle opere urgenti per il ripristino dei tratti di argini danneggiati e al consolidamento del sistema. Ed è stata richiesta la collaborazione del comune di Casale nella fase di attuazione di alcune opere. La configurazione finale che dà luogo al nuovo intervento deriva inoltre dalle risultanze di uno studio condotto dal Politecnico di Torino che aveva già indirizzato le opere di adeguamento dell’argine realizzato dall’A.I.Po nel 2007 nella zona Nuova Casale».
Sarà avviato presto anche il programma di esproprio della Cascina Consolata attualmente disabitata.