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Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria

Previsioni luglio-settembre 2024: «Un lieve rallentamento»

Nel complesso dati discreti per il trimestre estivo: cresce la propensione ad investire e recupera la redditività

Nella foto la presidente di Confindustria Alessandria, Laura Coppo

Un lieve rallentamento per l’economia nel trimestre d’estate. Le previsioni degli industriali alessandrini sono prudenti, in particolare per gli ordini, ma recupera la redditività, occupazione e produzione sono positive, è elevata la propensione ad investire e migliorano le prospettive riferite ai costi delle materie prime, dell’energia e della logistica. Peraltro, anche la tendenza nazionale e regionale indica un rallentamento.  

Lo confermano i risultati della 199a Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, che rileva le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre luglio-settembre 2024.

I principali indici SOP, che registrano lo sbilancio tra ottimisti e pessimisti, sono complessivamente buoni anche se l’andamento è in lieve calo .

La rilevazione che riguarda i prezzi evidenzia un miglioramento rispetto ai precedenti trimestri: il 30% delle imprese prevede un aumento dei prezzi delle materie prime (era il 41% lo scorso trimestre), il 15% prevede aumenti per quelli dell’energia (era il 22%) e il 29% per i costi della logistica (era il 39%).

In dettaglio: la previsione dell’occupazione è positiva a +8 (era +12 nell’ultimo trimestre), quella della produzione a +3 (era +12), quella degli ordini totali a zero (era +7), quella degli ordini export a –4 (era –1). Migliora la previsione sulla redditività positiva a +4 (era –4).  La previsione di ricorso alla cassa integrazione è in lieve crescita ma sempre bassa ed è formulata dal 5% degli imprenditori intervistati (era il 2%) e sono sempre in maggioranza,  al 76% (era l’80%), quelli che prevedono invariata l’occupazione. In crescita la propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali che è dichiarata dal 76% degli intervistati (era il 69%), e anche il tasso di utilizzo degli impianti è sempre elevato al 76% della capacità (era 78%). Il ritardo negli incassi diminuisce ed è segnalato dal 21% degli imprenditori (era il 22%), e ha lavoro per più di un mese il 79% degli intervistati (era il 78%). 

I settori produttivi evidenziano andamenti altalenanti: per il metalmeccanico indici positivi per gli ordini totali e stabili per export e produzione, per il settore della chimica-gomma-plastica migliorano e sono positivi gli indici dell’occupazione e degli ordini export ma sono in calo per la produzione e ordini totali, mentre per il settore alimentare, soggetto alla stagionalità, gli indici sono positivi e in crescita per occupazione, produzione e ordini export, e buoni ordini totali.

Per il settore dei servizi alle imprese le previsioni sono migliori di quelle complessive: occupazione a +11 (era +28), il livello di attività a +12 (era +25), i nuovi ordini da +14 a +15, export  da +4 a zero, e la redditività permane positiva. 

Nel raffronto con l’andamento regionale i dati alessandrini sono migliori per occupazione, produzione, ordini totali ed export, redditività, per la propensione ad investire e per la previsione di un minore ricorso alla cassa integrazione.

I risultati dell’Indagine Congiunturale, elaborata dall'Ufficio Studi di Confindustria Alessandria, alla quale hanno collaborato 124 imprese associate tra le manifatturiere e quelle dei servizi alla produzione, sono stati presentati il 10 luglio da Laura Coppo, Presidente di Confindustria Alessandria, e dal Direttore, Renzo Gatti.

«Il trimestre estivo è sempre il meno dinamico dell’anno – spiega Laura Coppo, presidente di Confindustria Alessandria – ma dalla nostra indagine, che rileva un lieve rallentamento che colpisce in particolare l’acquisizione degli ordini, emergono anche buoni dati: la crescita della propensione ad investire ed il recupero della redditività, previsioni positive per l’occupazione e la produzione, l’alto indice di utilizzo degli impianti ed il miglioramento dei costi di materie prime, energia e logistica. Mentre nell’indagine piemontese gli indici SOP sono peggiori rispetto a quelli provinciali. A livello regionale pesa molto la difficoltà del settore tessile-abbigliamento, da noi molto poco presente, mentre la provincia di Alessandria ha riscontri per chimica e gomma-plastica migliori rispetto all’indagine regionale. Rallentamento, sia a livello provinciale sia regionale, per il metalmeccanico».

«Il Centro Studi Confindustria, che misura ogni mese l’indice RTT (Real Time Turnover), ne registra un calo più forte a maggio nel Nord-Ovest, dove l’aumento di aprile era peraltro stato più ampio. Tuttavia, per le grandi imprese industriali associate a Confindustria, la produzione rimarrà stabile. Aumenta però a livello nazionale il rischio percepito di un peggioramento. Anche guardando alla dinamica trimestrale, aggiunge il CSC, le imprese sono diventate più pessimiste rispetto all’inizio dell’anno. E sono negative e in peggioramento a livello nazionale le previsioni rispetto ai costi di produzione. I giudizi sulle condizioni finanziarie, invece, si riconfermano positivi».

servizio e approfondimento su "Il Monferrato" di venerdì 12 luglio


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