Povia e Baccini girano il video della canzone "Uniti" a Moleto
di Simona Raiteri
Hanno indossato gli abiti di don Camillo e Peppone in quel di Moleto per girare il videoclip del loro ultimo disco: si tratta dei due celebri cantautori italiani Francesco Baccini e Giuseppe Povia, giunti martedì sera nella suggestiva frazione di Ottiglio, scelta appunto come location del video della loro canzone, intitolata "Uniti". Il brano, che avrebbe dovuto essere proposto al Festival di Sanremo 2008 ma che di fatto non è stato selezionato, parla della "tornacontocrazia", un neologismo coniato appositamente dai due artisti per denunciare il dilagante potere delle major, dei giochi di lobby, dei vantaggi e del tornaconto personale a discapito dell'onestà e dei veri valori.
«Una canzone che merita e che esce al momento giusto, in un mondo dove poche persone decidono quello che devono ascoltare milioni di persone, senza un chiaro metro di giudizio» commenta riferendosi all'ambito musicale il cantautore milanese Povia (fiorentino d'adozione), incontrato mercoledì pomeriggio insieme al collega genovese Baccini, presso il complesso "Le Cave di Moleto".
Proprio in merito a queste considerazioni, i due artisti hanno dato vita ad una manifestazione, l'Independent Music Day, svoltasi a Sanremo nei giorni del Festival (di cui peraltro Povia vinse l'edizione 2006 con la canzone "Vorrei avere il becco"), finalizzata al raggiungimento di un maggiore spazio da destinare alla musica italiana, anche mediante una proposta di Legge. Un'iniziativa che ha raccolto numerosissimi consensi, che si avvale di un apposito sito (www.independentmusicday.com) e che continuerà il suo percorso a Roma il prossimo 21 giugno e nelle principali città italiane, consentendo peraltro a cinquanta gruppi emergenti di esibirsi.
A caratterizzare la canzone "Uniti", il cui video è stato girato in questi giorni principalmente nella piazzetta del bar e nella chiesetta di San Michele, è la squisita immediatezza del testo, fondato, come spiega Baccini, «su un dialogo tra due amici che manifestano punti di vista differenti: uno crede che affidandosi alla fede si possano risolvere i problemi, mentre l'altro ha più fiducia nelle forze dell'uomo». Poi scherzando, aggiunge, rivolgendosi a Povia: «Naturalmente lui, che in passato ha cantato davanti al Papa, interpreta l'uomo di fede, mentre io, che ho dedicato una canzone e un video a Renato Curcio, sono quello più... scettico!». Il diavolo e l'acqua santa, insomma; e proprio per sottolineare la diversità delle convinzioni dei due amici, il regista astigiano Beppe Varlotta, che si occupa della realizzazione del videoclip, ha deciso di puntare su una sorta di rivisitazione di due famosissimi personaggi letterari e cinematografici, quali appunto don Camillo e Peppone, modellati con uno stile fresco e originale. Superfluo a questo punto dire che Baccini, con un bel paio di baffi posticci e l'inconfondibile camicia a quadri, interpreta Peppone, mentre Povia veste i panni di don Camillo.
Tra i personaggi che compaiono nel video vi sono anche alcuni attori dell'Associazione teatrale "L'Arcoscenico" di Asti, ovvero Ileana Spalla nel ruolo di una "nonna" e Sergio Danzi nei panni di un "mago".
Il clima sul set è disteso; negli attimi di pausa gli interpreti scherzano e dimostrano di apprezzare questo suggestivo angolo di Monferrato, «oltre naturalmente alla barbera», precisa sorridendo Baccini, che ben conosce la zona. Infatti, oltre ad avere stretto diverse amicizie (citiamo quella con il compositore astigiano Giorgio Conte, fratello del celebre Paolo), il cantautore genovese ha di recente girato un lungometraggio intitolato Zoe, ambientato tra le colline monferrine, per la regia dello stesso Varlotta. Anche Povia, come Baccini, conta numerosi amici in Monferrato, una terra che - ne siamo sicuri - porterà fortuna al videoclip dei due simpatici e affabili artisti.