Sabina Malgora: «La vita? Un grande mistero, ricco di risorse e di sorprese»
di Paola Robotti
Il fascino del passato, le possibilità del presente, il tempo dilatato di ciò che è stato, i ritmi concitati di oggi: due anime, due modi di essere sono entrambi presenti in Sabina Malgora giovane donna graziosissima, archeologa, egittologa, studiosa vanto del nostro territorio.
Sabina vive a San Giorgio («paese che è il mio nido e in cui ho radici profonde»), in una casa costruita sulla seconda cinta di mura risalenti al XII secolo, poco distante da mamma Paola, papà Bruno e dal fratello Michele che risiede a Casale.
La nostra interlocutrice ama la musica di ogni tipo («cambio genere in base all’umore»), i film soprattutto storici, la lettura («preferisco i gialli»), visitare i musei, il nuoto e lo sci.
«Della vita penso sia un grande mistero - afferma - ricco di risorse, di sorprese. Io cerco di vivere ogni giorno come fosse l’ultimo sottostando all’imperativo do do do, go go go (fai fai fai e vai vai vai). Anche se ho paura sono affascinata dalla morte, fenomeno irreversibile, ma ritengo sia importante quello che si lascia come ricordo della nostra vita».
Sabina Malgora vorrebbe poter portare la sua esperienza a servizio del Monferrato e di Casale che vorrebbe con un respiro culturale pari ad alcune città che ha frequentato. «Casale ha tutte le carte in regola per farcela, le persone dovrebbero avere più orgoglio per il territorio. C’è poco coinvolgimento nel tessuto locale».
Il servizio su Il Monferrato di venerdì 27 marzo 2015