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  • 16 luglio 2024
  • Alessandria

Scuola

Primi laureati in Medicina di Alessandria

Venticinque dottori e dottoresse

Alle 17.40 di ieri, lunedì, è arrivato il momento delle proclamazioni della prima sessione di laurea dei medici per il canale formativo aperto nell’anno accademico 2018/2019, cui seguiranno la sessione autunnale e quella straordinaria nella primavera del 2025. I nuovi venticinque dottori e dottoresse si uniscono così ai settanta del Polo di Novara.

L’aula magna del Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale ha ospitato la cerimonia avvenuta alla presenza del Rettore Gian Carlo Avanzi, del presidente della Scuola di Medicina, Gianluca Gaidano, del direttore del Dipartimento di Medicina traslazionale, Gianluca Aimaretti, della direttrice del Dipartimento di Scienze della Salute Lia Rimondini,  della presidente del corso di studio in Medicina e Chirurgia Sandra D’Alfonso e del nuovo Rettore, Menico Rizzi, che entrerà in carica a novembre.

Ripetutamente citato durante gli interventi, non ha nascosto l’emozione il direttore del Dipartimento Attività integrate ricerca e innovazione (Dairi), Antonio Maconi, che ripercorre il percorso iniziato nel 2013 quando «iniziammo a parlare dell’istituzione ad Alessandria del corso di Medicina e Chirurgia e nel 2018 partì ufficialmente, il traguardo di lunedì 15 luglio sembrava lontanissimo. E invece eccoci qui a celebrare non un traguardo, ma una tappa di un percorso che non si ferma: la speranza, infatti, è che lo spirito di unione e condivisione di tutti coloro che hanno lavorato sul territorio in questi anni, con la forte sintonia di Upo, sia un esempio per il riconoscimento a Irccs, istituto di ricovero e cura a carattere scientifico».

I primi laureati sono arrivati ad alcuni mesi di distanza dalla istituzione dell’Azienda ospedaliera universitaria. Il rettore Avanzi, arrivato ormai alla fine del mandato, ha colto l’occasione per un rapido bilancio di alcuni dei passi più importanti per Alessandria: il corso di laurea in medicina, il campus al quartiere Orti («nell’arco di tre anni dall’avvio della gara, prossimamente, vedremo l’insediamento») e ha annunciato che «l’università nei prossimi anni si allargherà con l’acquisizione della palazzina del Politecnico». Una decisione rispetto alla quale, i vertici del ‘Poli’ di Torino per ora non si sono ancora espressi.

Federico Riboldi, assessore regionale alla Sanità, si è collegato da Roma per portare il saluto dell’amministrazione e suo personale (come sindaco di Casale Monferrato ha sempre seguito in prima linea le vicende sanitarie).

Il Piemonte, con soli tre corsi di laurea in Medicina e Chirurgia attivi, si conferma tra le regioni con il minor numero di sedi formative, molto al di sotto di realtà come la Lombardia (14), l’Emilia-Romagna (8), il Lazio (17) o la Sicilia (9). 

L’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) ha presentato i dati che compongono il ‘Focus 2023 sulla formazione di Area Medica’  che restituiscono una fotografia del sistema universitario italiano per ciò che riguarda la formazione di chi si iscrive al corso sessennale di Medicina e Chirurgia. L’Upo ha 1.198 iscritti a Medicina e Chirurgia e mette attualmente a disposizione complessivamente 230 posti tra Novara (130) e Alessandria (100), più del doppio rispetto ai 100 disponibili nell’anno 2013-14.


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Alessandro Pugno

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