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Manifestazione
Moncalvo: domenica affollata per il debutto della Fiera del Tartufo
Pochi ma buoni gli esemplari in gara: il Tartufo d'Oro a Ronzano

Come nella migliore delle tradizioni, una leggera nebbia ha fatto da cornice alla mattinata della 67ma edizione della Fiera Nazionale del Tartufo bianco di Moncalvo, prima che il sole pomeridiano riscaldasse la piazza aleramica. Domenica scorsa si è tenuta la prima delle due domeniche dedicate alla trifola bianca, tra i simboli dell’eccellenza moncalvese e del nostro territorio.
Non fosse per le mascherine, il “respira tartufo” per annusare i prodotti e il green pass da esibire a richiesta alle forze dell’ordine, non si penserebbe di essere ancora in fase emergenziale dell’epidemia da Covid-19. Tante persone infatti hanno raggiunto la capitale aleramica sin dalle prime ore della mattina e preso parte alla grande fiera in piazza Carlo Alberto. “E’ bello poter vedere così tante persone qui oggi”, ha detto Michele Rampone, presidente commissione Fiera del Tartufo, “godersi la bella giornata e degustare le eccellenze della nostra terra”. Soddisfazione anche per il primo cittadino Christian Orecchia che ha ricordato gli appuntamenti collaterali alle fiere come le mostre al Museo Civico e le opere d’arte di Guglielmo e Orsola Caccia nelle chiese cittadine. “Da non dimenticare le rassegne teatrali, quella dialettale e quella di prosa al Teatro Civico”, ha commentato il presidente della commissione Montanari Andrea Monti.
L’appuntamento più atteso della giornata è stata la Mostra Concorso con la premiazione dei vincitori dei migliori esemplari di tartufo bianco. Ad aggiudicarsi il Trofeo Città di Moncalvo “Tartufo d’oro” è stato Giovanni Ronzano di Costigliole d’Asti, con un esemplare singolo di 255 grammi. “Ho tre cani e quattro nipoti che mi aiutano a cercare i tartufi”, commenta felice Ronzano nel ricordare la tradizione di cercatori di trifole: “ho imparato dai miei nonni”. Non rivela però i segreti e come di consueto nicchia alla domanda su dove abbia trovato l’esemplare vincitore. “Nei boschi, dalle mie parti, posso dire che era sotto un rovere”, ha detto l’esperto trifulao che poi ha spiegato: “c’è un posto adatto e diverso alla ricerca del tarfuto a seconda del periodo, delle piogge e delle temperature. Un bosco che ha prodotto tanti tartufi ieri, non è detto che ne darà altrettanti la settimana successiva”.
Pochi i tartufi in gara, 12 gli espositori in tutto che hanno portato alla giuria guidata da Emilio Lanfrancone poco meno di quattro chili. Annata magra dunque e prezzi alle stelle basti pensare all’edizione del 2019 in cui il vincitore era un esemplare di circa 700 grammi e in concorso erano stati portati 10 chili di trifole. Prezzi anche alti dovuti alla scarsità di piogge che quest’anno si aggirano sui 5 euro al grammo.
Tante le personalità del territorio intervenute durante la giornata, dal prefetto di Asti Alfonso Terribile all’onorevole leghista Andrea Giaccone. “Una bellissima giornata e il numeroso pubblico di oggi è il riconoscimento per una città e un territorio che offre eccellenze”, ha commentato il presidente della provincia di Asti Paolo Lanfranco. Un territorio vivo che segna il tutto esaurito tra ristoranti e strutture recettive, segno che i turisti ci sono e hanno voglia di muoversi. Lunghe code anche fuori dallo stand della pro loco guidata da Mirko Ippolito che in sicurezza ha servito il pranzo a base di tartufo. “Ci aspettiamo altrettanta affluenza anche per domenica prossima – conclude Rampone – grazie al ponte del 1 novembre”, durante la quale si assegnerà come da tradizione il premio “Zappino d’argento”.
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