Altavilla: sul Monferrato veglia la “Libertà” di Paul Landowski
di Luigi Angelino e Dionigi Roggero
Il monumento ai 25 Caduti della prima guerra mondiale reca questa iscrizione dedicatoria: “Altavilla / riconoscente ai figli suoi / Caduti per la Patria / dedica”. E’ affiancato, all’ombra dell’antico castello di Altavilla, dalla bellissima figura femminile della Libertà, a perenne ricordo di quanti hanno sacrificato la vita per liberare l’Italia. Alta quasi 2 metri, fiera nella sua immobile presenza, è avvolta nella lunga tunica, senza elmo e armi, un braccio lungo il fianco, l’altro con un grande scudo istoriato. Sul basamento si legge: “La libertà / per cui questi prodi caddero / vegli per sempre / sull’Italia / e / sul Monferrato”. E’ certamente il più bello e il più importante dei monumenti monferrini. Porta in basso la firma dell’artista francese di origini polacche Paul Maximilien Landowski (Parigi 1875 - Boulogne-Billancourt 1961).
Molto complessa la decorazione dello scudo che ricorda con gli ideali rivoluzionari “Liberté, Egalité, Fraternité” e le tre date simbolo 1789, 1870 e 1943 della Francia, raffigurata al centro mentre cavalca tra le nubi. Tutto intorno, tradotti in una originale visione ciclica, si susseguono santa Genoveffa, Carlo Martello, santa Giovanna d’Arco, la Bastiglia, la dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, Napoleone e la Grande Armata, la proclamazione della Repubblica, la caduta del Secondo Impero, le battaglie della Marna e di Verdun.
Un tempo la bella opera d’arte ornava il salone del transatlantico francese di 80 mila tonnellate “Normandie”, costruito nei cantieri di Saint-Nazaire e varato nel 1932. Dopo aver solcato i mari di mezzo mondo la scultura è giunta ad Altavilla grazie al proprietario del castello, dott. Franceschini, che ne fece dono al Comune.
Tra le numerose opere, che fece apprezzare lo scultore non solo in Europa, da ricordare il celebre “Cristo Redentore”, che venne collocato nel 1931 (nel centenario dell’indipendenza del Brasile) in collaborazione con l’ingegnere brasiliano Heitor da Silva Costa (Rio de Janeiro 1873 – 1947) sul monte Corcovado. Da lassù l’imponente statua domina con i suoi trenta metri di altezza la Baia di Rio de Janeiro.
Questi i Caduti di Altavilla: “Capit. Basteri cav. Pietro; sold. Basti Irmo 1894; sold. Barioglio Luigi 1876; sold. Bocchino Osvaldo 1891; sold. Caligaris Giovanni 1891; capor. Caprioglio Alfredo 1897; sold. Chizzotti Cesare 1896; capor. Coppo Giulio 1888; sold. Ferrero Colombo 1888; sold. Filipello Ernesto 1889; capor. Gagliardone Ale. 1887; sold. Gatti Leone 1889; sold. Gatti Luigi 1889; capor. Gaudio Pietro 1893; carab. Lavagno Carlo 1896; g. fin. Lucca Giuseppe 1894; sold. Lusana Pietro 1889; sold. Maioglio Luigi 1883; sold. Miravalle Giacomo 1886; sold. Provera Pilade 1896; sold. Roggero Paolo 1893; serg. Rosenga Bovo 1881; sold. Rosenga Ernesto 1894; sold. Rosenga Giuseppe 1894; sold. Savio Luigi 1896”.