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Sabato 13 e domenica 14 maggio

Anteprima Grignolino & Co: un grande weekend a Casale

Kermesse enoica e di territorio al Castello del Monferrato

Al Castello di Casale dopo Golosaria arriva “Anteprima Grignolino & Co.”

È tutto pronto e, in caso di maltempo, accuratamente rimodulato, il grande evento enoico organizzato per sabato 13 e domenica 14 maggio al Castello Paleologo di Casale Monferrato, per celebrare le virtù del Grignolino del Monferrato Casalese doc e, con lui, la Barbera del Monferrato Superiore docg, il Rubino di Cantavenna doc e il Gabiano doc.

Una due giorni per ripercorrerne la storia, apprezzarne le qualità ritrovate e/o rivisitate, ma anche per analizzarlo, conoscerlo e comprenderlo attraverso un tempo lento da consumarsi all’interno di una cornice storica che trasuda di un grande e importante passato. Un evento arricchito da un focus scientifico per approfondire i temi del climate change in viticoltura, per conoscere i portinnesti di nuova generazione in grado di affrontare siccità e malattie, nonché per aprire le porte alla tecnologia applicata al mondo enoico in vigna.

Un po’ di storia

Il Grignolino è un vino molto antico e rinomato, la cui storia è intrecciata con quella del Monferrato casalese. Durante il marchesato degli Aleramici, in Valle Ghenza figuravano contratti d’affitto con clausola di coltivare il Grignolino (XIII sec.), mentre nel XVII secolo, i Gonzaga ne trasferirono botti dal castello di Casale a Mantova. Durante il Regno di Casa Savoia, figurava nei menu reali e veniva annoverato tra i rossi pregiati. Con 700 vigneti mappati, il Monferrato della seconda metà dell’Ottocento era punto nevralgico e leader dell’enologia italiana. Il primo Spumante Grignolino fu quello dei Conti Callori di Vignale Monferrato (1880). Col riconoscimento Unesco dei Paesaggi Vitivinicoli Monferrato degli Infernot (2014), il Grignolino è tornato a riprendere vigore e a riconquistare importanza/dignità, con un imbottigliato in crescita (436mila bottiglie/anno); sempre più ricercato e apprezzato nelle sue tipologie tradizionale e Riserva, oltre che Metodo Classico e Metodo Martinotti con uve Grignolino, nonché Monferace.

Degne di curiosità anche due tra le più piccole doc italiane quali sono il Rubino di Cantavenna e il Gabiano (rispettivamente 11mila e 7mila bottiglie nel 2021) coltivate sull’ultimo crinale delle colline della Valcerrina che si affaccia sul grande fiume Po. A colpire, i particolari descrittori frutto di un altrettanto particolare terroir, per l’esclusiva combinazione di suolo, microclima, esposizioni e lavoro dell’uomo. Produzioni contenute ma preziose che, proprio nella limitata tiratura, trasferiscono il percepito dell’esclusività.

Il programma

Sabato 13 (in orario 17-23) e domenica 14 (in orario 11,30-19) Banchi d’Assaggio gestiti direttamente dai produttori all’interno della Manica Lunga del castello. In degustazione 75 etichette di 28 aziende. Carnet da 8 degustazioni a 15 euro con riduzione a 13 euro per le associazioni di settore e per chi acquista i ticket online.

Due le Masterclass, una blind tecnica su 10 campioni di Grignolino vendemmia 2022, per scoprire il Grignolino che verrà, guidata dai sommelier Ais e dall’enologo Mario Ronco (sabato alle ore 17,30 - ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili), e una trasversale (domenica alle ore 16,30) dal titolo “Questo Monferrato: una narrazione di virtuosismi enoici tra passato, presente e futuro” dedicata a 12 etichette tra Grignolino, Barbera, Rubino di Cantavenna e Gabiano, guidata dal Presidente di Ais Piemonte Mauro Carosso. Euro 20 con riduzione a 15 euro per le associazioni di settore.

Nella corte del castello, o nei torrioni in caso di pioggia, street food a cura dell’Enoteca Regionale del Monferrato (tagliere monferrino, battuta di Fassona con nocciole Igp Corilù, frittelle verdi, vitello tonnato, e agnolotti monferrini di magro o di carne).

Spazio anche alla cultura delle doc con visite guidate (gratuite) al Centro Nazionale delle Doc Paolo Desana situato al secondo piano del Castello. Alle ore 10 di domenica: Convegno Scientifico nella sala Marescalchi, con ingresso libero.Ad intervenire su “Un vigneto a prova di climate change. la adaptation in vigneto, tra tecniche e tecnologie nuove e innovative e rivisitazione in chiave attuale di pratiche consolidate” sarà il prof. Matteo Gatti del DI.PRO.VE.S. dell’Università di Piacenza, mentre l’agronomo Luigi Falginella (Vivai Rauscedo) interverrà su “Dai portinnesti M alle varietà resistenti: nuove sfide e nuove soluzioni”; infine, Daniele Trinchero (fondatore iXem labs Politecnico di Torino) parlerà di “Radiocomunicazioni e monitoraggio del clima. Storia di un matrimonio importante”. Info/prenotazioni: info@gowinet.it.

Evento organizzato dal Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese in collaborazione con Go-Wine e Ais Casale Monferrato nell’ambito del Psr 2014-2020 Bando B2022 Misura 3.2.1, con contributo della Fondazione CRAL e il patrocinio della Città di Casale Monferrato.


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Carlotta Prete

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